Autoritratto (1891)
Édouard Vuillard (Cuiseaux, 1868 – La Baule, 1940) è stato un pittore francese. Appartenne al movimento Nabi. Aderirono al gruppo i pittori Félix Vallotton, Pierre Bonnard, Paul Sérusier, Henri-Gabriel Ibels, Paul Ranson, Aristide Maillol, Jan Verkade, il poeta Cazalis e il musicista Pierre Hermant.
A Ginevra dipingerà decorazioni per il palazzo delle Società delle Nazioni, a Parigi per il Palais de Chaillot e per il foyer della Comédie des Champs Elysées.
Nel 1940 Vuillard fu costretto a lasciare Parigi a seguito dell’avanzata tedesca e, nel corso del viaggio, morì a La Baule. ( da wikipedia )
Édouard Vuillard (1868-1940). Collection Annette Vaillant, FranceArchives CharmetBridgeman Images
Edouard Vuillard – Ker-Xavier Roussel »
Vallotton e Misia nella sala da pranzo (1899)
Dopo cena (1900) Musée d’Orsay
Le Boulevard des Battignolles (1910)
Édouard Vuillard: pittore simbolista alle soglie dell’astrattismo
Édouard Vuillard: pittore simbolista alle soglie dell’astrattismo
di Laura Corchia
Figlio di un ex ufficiale e di una bustaia, Édouard Vuillard nacque l’ 11 novembre 1868 a Cuiseaux. Interessatosi fin dalla tenera età alla pittura, frequentò lo studio del pittore Diogène Maillart a Parigi ed imparò così i primi rudimenti della pittura.
Proseguì poi gli studi École des Beaux-Arts finché, nel 1889, Maurice Denis lo convinse ad unirsi al gruppo dei Nabis. La sua pittura, abbandonato il realismo, divenne così ricca di colori violenti e squillanti. Inoltre, i suoi soggetti, difficili da decifrare, lo resero un astrattista ante litteram, come dimostrano opere quali Gli scaricatori di porto.
“Una testa di donna” scrive Vuillard “mi dà una certa emozione, questa emozione soltanto mi deve servire e non devo cercare di ricordarmi del naso o dell’orecchio, che non hanno alcuna importanza”. Tale affermazione è importante per comprendere la sua poetica simbolista, fatta di figure che si fondono con gli sfondi, di guizzi di luce che rendono gli interni da egli dipinti come illuminati da fonti dirette.
I suoi soggetti prediletti furono la madre, la sorella e le operaie della corsetteria inserite in ambienti sovraccarichi di carte da parati e di arazzi. Queste figure intente nelle occupazioni quotidiane si fondono e si confondono con la stanza che le ospita, al punto da rendere complicata la distinzione tra esse e l’ambiente. Ogni suo dipinto presenta l’uso di colori sempre diversi, vividi, squillanti. Splendido il modo con cui l’autore ha rappresentato le fonti luminose artificiali. Gli interni che dipinse si distinguono per un calore intimo e domestico, per il modo con cui le figure ricevono la luce, per i dialoghi che esse instaurano l’una con l’altra.
Signora in verde, 1905
1896 circa
Donna seduta con le mani giunte, 1916
Misia al piano
Donna alla finestra
una donna spazzola un indumento
Madre e figlia, olio su tavola
Due donne in un interno
Interno
Vaso di fiori
La casa nella duna
Interno
Mont Chevallier a Cannes
vista dalla finestra
Iris e pensés, 1901
Nudo su una sedia, 1904
Modella che si toglie le calze
Sedia delle modelle
Studio con modella
Studio di nudo
La cintura nera
vista sulla collina
La porta aperta, 1902-1903
Lo scoppio della guerra provocò un’interruzione dell’attività artistica di Vuillard. Arruolatosi come pittore dell’esercito, impresse nelle sue opere l’inquietudine del conflitto e dei tempi.
Costretto a lasciare Parigi a seguito dell’avanzata tedesca, morì a La Baule il 21 giugno 1940.