CRONACA ORA PER ORA
19.00 – Il Conte 2 ha ottenuto la fiducia con 169 sì
18.30 – Riunione tra Franceschini e i capigruppo Pd
E’ in corso al Senato una riunione con il capodelegazione Pd a palazzo Chigi, Dario Franceschini, i capigruppo dem Andrea Marcucci e Graziano Delrio, il responsabile Riforme della segreteria Zingaretti, Andrea Giorgis, e il senatore Dario Parrini.
18.15 – Prima chiama del voto di fiducia al governo Conte 2
È in corso, nell’Aula del Senato, la prima chiama del voto sulla fiducia al Governo Conte 2.
18.07 – Paragone (M5s): “Siamo passati dalle parole guerriere alla rivoluzione mite. Io mi asterrò”
18 – Richetti (Pd): “Sarà mio premier ma senza la mia fiducia. Io mi asterrò”
17.45 – Perilli (M5s): “Salvini vittima di uno straniamento”
“Ascoltando i colleghi mi è venuto in mente Rashomon, il film di Kurosawa che raccontava di diverse realtà a seconda del punto di vista di ogni attore. E sentendo Salvini penso che sia vittima di uno straniamento”. Lo dice il vice capogruppo M5s del Senato, Gianluca Perilli in occasione delle dichiarazioni di voto in cui esprime la fiducia del gruppo al governo Conte bis. Per Perilli le “spiegazioni sui motivi di questa crisi non sono ancora arrivate: sento parlare di sgarbi, atti definitivi ma ancora nulla sui provvedimenti che avrebbero spento questo governo”.
17.40 – Marcucci (Pd): “Lavoreremo lealmente in Parlamento”
“Ci attende una opposizione rumorosa, senza idee e senza prospettive; non troveremo da loro il rispetto che meritano Camera e Senato. Ma noi, signor presidente del Consiglio le daremo lealmente la fiducia e lavoreremo in Commissione ed Aula per realizzare il programma che abbiamo deciso insieme”. Lo ha detto in Aula al Senato il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci, annunciato il sì del gruppo dem alla fiducia. Marcucci ha confutato le affermazioni delle opposizioni, che la maggioranza abbia dato vita al governo per “paura” delle elezioni: “paura semmai, senatore Salvini, ne ha lei per le vicende russe e per le indagini”. Il capogruppo del Pd si è poi rivolto ai colleghi di M5s e Leu. “Non è un percorso facile abbiamo avuto un confronto forte, ma con senso di responsabilità e amore per il nostro Paese abbiamo deciso un percorso su obiettivi su cui il Paese ha bisogno. Con il M5S abbiamo pensato ad un rilancio complessivo del sistema italiano, abbiamo pensato a più investimenti green e a riportare al centro della nostra azione politica il lavoro. Finalmente l’Italia sta tornando a contare in Europa, chi ama l’Italia dovrebbe riconoscere i risultati che fanno bene alla collettività. La Lega invece continua a fregarsene degli interessi del Paese. Bisogna andare oltre i calcoli di bottega, con il M5s siamo riusciti costruire un progetto comune, dobbiamo avere la forza di portarlo avanti. Il senso di responsabilità del Parlamento ha prevalso sul disegno suicida di Salvini”.
17.35 – Conte domani sarà a Bruxelles
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mercoledì 11 settembre, sarà a Bruxelles per incontri presso le istituzioni comunitarie. Alle 10.30 il premier incontra la presidente eletta della Commissione Europea, Ursula von der Leyen (Palazzo Charlemagne); alle 11.30 incontro con il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk (Europa building); alle 12.30, incontro con il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, presso il Parlamento europeo. Nel pomeriggio, alle 16 Conte incontrerà il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, presso Palazzo Berlaymont; alle 16.45, incontro con il presidente designato del Consiglio Europeo, Charles Michel, presso Palazzo Egmont.
17.30 – Napolitano: “Assente per motivi di salute, ma dico sì”
“Sono dispiaciuto che le mie attuali condizioni di salute non mi consentano oggi di prendere parte alla seduta del Senato sulla fiducia. Intendo però rendere noto il mio orientamento, come Senatore di Diritto e a Vita, favorevole alla nascita del nuovo governo, pur di fronte a oggettive difficoltà e alla necessità di meglio definire convergenze politiche e programmatiche e la loro tenuta nel tempo”. Lo afferma il presidente emerito della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano.
17.22 – Cartelli Fdi: “Voto”
Cartelli tra i banchi di Fratelli d’Italia con la scritta ‘voto’ intervallata da tricolori al termine dell’intervento di Luca Ciriani nell’Aula del Senato. Il presidente Elisabetta Casellati li ha subito fatti rimuovere.
17 – Leu: “Voteremo convintamente sì alla fiducia”
16.50 – Terminata la replica di Conte. Ora dichiarazioni di voto
E’ terminata la replica del premier Giuseppe Conte in Aula al Senato in occasione del dibattito sulle linee programmatiche del nuovo governo. Ora sono iniziate le dichiarazioni di voto sulla fiducia all’esecutivo.
16.50 – Senatori M5s (e in parte Pd) applaudono in piedi Conte
Applausi dei senatori del M5s, che si sono alzati in piedi, e di una parte di quelli del Pd (rimasti seduti, compreso Matteo Renzi che non ha neanche applaudito) quando il premier Giuseppe Conte ha concluso la sua replica, nell’aula del Senato. Nessuna reazione da parte del resto dei senatori.
16.45 – Conte: “Evitiamo di concentrarci sul tema porti aperti e porti chiusi”
16.45 – Conte su Bibbiano: “Non interveniamo sulle inchieste in corso”
Sugli affidi illeciti il governo “non interviene sulle inchieste in corso ma una misura è stata adottata: è stata istituita presso il ministero della giustizia una commissione per un più efficace censimento degli affidi”
16.40 – Conte: “Con riforma fiscale incentiveremo le imprese a crescere”
“La riforma fiscale la vogliamo impostare con riguardo a un incentivo per le imprese, non vogliamo che siano dissuase alla crescita sulla base di una tassazione più penalizzante. Vogliamo semplificare e rendere il fisco amico. Vogliamo alleggerire nel complesso la pressione fiscale”.
16.30 – Conte: “Programma rimarca importanza della scuola e della ricerca”
“Sono contento che mi sia stato riconosciuto che questo programma rimarca molto l’importanza di investire nella scuola e nella ricerca: il nostro obiettivo non è tanto investire di più ma meglio. I docenti hanno di che lamentarsi se compariamo la loro situazione rispetto all’estero. C’è molto da fare in termini di coordinamento e raccordo sulla ricerca, nel reclutamento dei ricercatori. Ci sono migliori pratiche acclarate al livello internazionale che ci consentono un percorso di migliorare tutto il comparto. Penso a un’agenzia nazionale per rendere più competitivo il nostro sistema”.
16.20 – Cori leghisti contro Conte: “Senza onore”
“Senza onore!”. Così alcuni senatori leghisti hanno urlato interrompendo più volte la replica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in Aula, che aveva parlato della decisione presa dalla Lega “unilateralmente” l’8 agosto di ‘avviarè la crisi di governo. Sono seguiti cori: Dignità, dignità!”, scanditi battendo le mani sui banchi.
16.17 – Conte: “Parlate di dignità. Ma non può essere riconosciuta a seconda che io sia al vostro fianco o meno”
“Fino a ieri ero l’alfiere degli interessi nazionali e ora scopro che non lo sono mai stato. Poi con calma nelle prossime settimane spiegherete al Paese cosa ci sia di dignitoso in tutti i repentini voltafaccia che ci sono stati in poche settimane”.
16.17 – Conte: “Dare agli altri la colpa dei propri errori è il modo migliore per conservare la leadership di un partito politico”
“Assegnare ad altri le proprie colpe è il percorso più lineare per essere deresponsabilizzati a vita, un modo certo, non il migliore, per salvare la propria leadership. Errare è umano, ma dare agli altri le proprie colpe è il modo migliore per conservare la leadership del proprio partito”.
16.16 – Conte: “Anche le forze di opposizione diano il loro contributo”
“Dobbiamo fare di tutto per poter realizzare le riforme che stanno a cuore al Paese, in una prospettiva di nuova legislatura” europea. “Confido che anche le forze di opposizione diano il loro contributo perché quello che costruiremo in questa legislatura andrà a beneficio di tutti gli italiani”, a partire dalla “revisione del patto di stabilità e crescita”.
16.11 – Conte: “Molti degli interventi indulgono sul passato”
“Molte dichiarazioni indulgono sul passato, sono rimaste ferme all’8 agosto quando con una certa arroganza una forza politica ha ritenuto di arrivare unilateralmente a una crisi di governo, di portare il Paese alle elezioni, alla campagna elettorale da ministro dell’Interno, e ancora sempre unilateralmente e arbitrariamente di concentrare definitivamente tutti i poteri, pieni poteri. Se questo era lo schema, il progetto, l’obiettivo è comprensibile che chiunque l’abbia ostacolato, pur nel rispetto della Costituzione, per senso di responsabilità sia diventato nemico. Gli amici di ieri, gli interpreti del cambiamento diventano nemici”, aggiunge. Poi, rivolto all’aula che rumoreggiava, Conte dice: “Non abbiate paura delle parole. Io sono qui da stamattina in religioso silenzio”.
16.10 – Conte: “Europa investa di più in Africa. Non possiamo fare a meno della Cina”
16.08 – Conte: “Gentiloni sarà un importante presidio per l’Italia. Anche per chi verrà dopo questo governo”
“La neo presidente Ursula von der Leyen riconosce all’Italia il portafoglio più forte che c’è. La polemica politica e le logomachie sono intense e vivaci, ma vi invito a considerare il commissario come colui che rappresenterà l’Italia intera. Lo farà per cinque anni, sarà un importante presidio non per la maggioranza di turno”.
16.07 – Conte: “Permettetemi di unirmi agli auguri per il genetliaco della senatrice Segre”
“Permettermi di unirmi agli auguri per il genetliaco della senatrice Segre. Credo tutti possiamo convenire che ci è ancora molto preziosa la sua personale testimonianza su una delle più buie pagine del Novecento”. In ossequio all’esigenza di un “linguaggio più rispettoso dichiaro il mio personale appoggio per l’iniziativa che ha annunciato la senatrice Segre” per la costituzione di un Osservatorio sull”hate speech”, linguaggio “che sta pervadendo la società e nei social media”.
16 – Conte interviene al Senato (qui la diretta tv)
15.48 – La presidente Casellati chiama Salvini “Casini”
Lapsus della presidente del Senato Elisabetta Casellati, che si è rivolta a Matteo Salvini chiamandolo “senatore Casini”. “Casini no, per favore”, ha replicato lui.