DAL ” L’ AVVENTURA ” DI ANTONIONI SIAMO ARRIVATI AI SETTE VILLAGGI FANTASMI DI SCHISINA _- qualcosa sulla loro storia

 

 

 

DOVE SI TROVANO I VILLAGGI :: A FRANCAVILLA DI SICILIA IN PROVINCIA DI MESSINA

Mappa Novara di Sicilia - Cartina Novara di Sicilia ViaMichelin

I Villaggi Schisina costituiscono l’unica frazione di Francavilla di Sicilia (ME) ( qui sopra Taormina )

 

Scossa di terremoto registrata a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)

MESSINA

 

 

Villaggi Schisina, sette borghi abbandonati nelle campagne siciliane

 

 

VILLAGGI SCHISINA 4K (FRANCAVILLA DI SICILIA , MESSINA) - RIPRESE ...

 

 

Schisina

È il più grande dei villaggi e dà il nome a tutta l’area. È l’unico che si trova sulla Strada statale 185 di Sella Mandrazzi, poiché gli altri villaggi si trovano in piccole stradine sterrate. Nel villaggio di Schisina furono girate alcune scene del film L’avventura di Michelangelo Antonioni.

 

WIKIPEDIA

da : https://it.wikipedia.org/wiki/Villaggi_Schisina

 

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Fotografia Villaggi Schisina

 

 

 

 

I villaggi Schisina, una storia moderna - Phil & Silvy Tracking

 

 

 

 

Villaggi Schisina, sette borghi abbandonati nelle campagne siciliane

 

 

Schisina, Borgo San Giovanni, Bucceri-Monastero, Pietra Pizzuta, Malfìtana, Piano Torre, Morfia. Sono sette, sono i Villaggi Schisina e oggi sono in stato di abbandono. La Regione Siciliana li ha costruiti nel 1950, sulla Strada Statale 185 di Sella Mandrazzi, allo scopo di adibirli ad abitazioni per i contadini assegnatari delle terre circostanti, facenti parti di ex latifondi. Costituivano l’unica frazione di Francavilla di Sicilia (Messina).

 

 

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La Storia dei Villaggi Schisina

Nel 1950, al tempo della riforma agraria in Sicilia, fu creato l’Ente per la Riforma Agraria in Sicilia (Eras). Lo scopo era  espropriare e assegnare i vecchi latifondi ai contadini, che a canone agevolato e dilazionato avrebbero potuto riscattare il terreno. Inoltre gli stessi avrebbero potuto ottenere dei fondi regionali.

 

 

File:Villaggi Schisina 05.jpg - Wikipedia

 

 

Per i proprietari che volontariamente offrivano in vendita i loro terreni erano previste agevolazioni. La contessa Maria Maiorca Mortillaro cedette 748 ettari del suo feudo proprio tra Novara di Sicilia e Francavilla di Sicilia al prezzo di 22.800.000 (del 1950). I lavori furono affidati ed eseguiti dall’impresa di costruzioni dell’ingegnere Rosario Arcovito di Messina, per una spesa poco inferiore al miliardo di lire.

 

Fotografia Borgo Schisina

 

L’organizzazione dei sette villaggi era così strutturata:

Borgo Schisina era il villaggio centrale, quello più grazioso, fiore all’occhiello dell’Eras e centro amministrativo di tutta l’organizzazione montana. Gli altri invece erano micro-comunità costituite da piccolissime case costruite in mattoni sui vari terrazzamenti del terreno. I loro nomi: Borgo San Giovanni, Bucceri-Monastero, Pietra Pizzuta, Malfìtana, Piano Torre, Morfia. In tutto furono costruite 164 abitazioni, da assegnare per sorteggio, con annesso appezzamento di terreno variante tra i due e i sei ettari.

 

 

Wikiloc | Foto di BORGO SCHISINA E MALFITANO SUI PELORITANI sabato ...

 

 

La sorte dei Villaggi

Le assegnazioni furono fatte per sorteggio. Subito dopo, però, 64 contadini rifiutano l’assegnazione delle terre, mentre gli altri 100 che accettarono rifiutarono di stabilirsi in loco con le famiglie. Fu così che i villaggi rimasero vuoti. Benché, infatti, i contadini fossero nullatenenti e poverissimi, le case a loro assegnate erano costituite da due soli locali, composti da una cucina di quattro metri per quattro e una stanza da letto di tre metri e mezzo per tre metri, senza luce elettrica, perché a quel tempo non era stata ancora costituita l’Enel. La Sges, società in concessione, non intendeva elettrificare le campagne. Nelle abitazioni, inoltre, non era stata prevista l’acqua corrente.

 

 

Wikiloc | Picture of BORGO SCHISINA E MALFITANO SUI PELORITANI ...

 

 

Al loro interno faceva caldo d’estate e freddo d’inverno, a causa del tetto, che a 700 m s.l.m. venne realizzato a terrazza. In caso di pioggia si allagavano, perché il pavimento era ad un livello uguale a quello del terreno esterno.

Stalla e fienile erano piccoli ed avevano gli stessi problemi delle abitazioni. I terreni assegnati, essendo stati da sempre adibiti solamente a pascolo, avevano bisogno di opere di bonifica, che però erano fuori dalla portata sia economica che tecnica dei contadini. Molti di essi, non potendosi permettere di lasciare un lavoro sicuro di braccianti per un’impresa più grande delle loro poche forze, dovettero rinunciare.

 

Fotografia Borgo Schisina

 

Chi accettò ebbe solo per poco tempo l’assistenza dell’Eras, poi furono lasciati soli. Oltre a tutto questo, l’area interessata era frammista ai pascoli lasciati in mano ai vecchi proprietari, le cui greggi sconfinavano nelle concessioni agricole danneggiandole. Dopo circa dieci anni, nel 1960, solo pochissime abitazioni erano abitate saltuariamente, nella stagione dei lavori agricoli. Di 164 alloggi erano abitati a Malfitana solo 2, a Borgo San Giovanni 4, a Piano Torre 9. Il resto era deserto.

 

 

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Col passare degli anni anche queste abitazioni vennero abbandonate ed i villaggi passarono nel patrimonio del comune di Francavilla di Sicilia, che fino ad oggi non ha trovato la possibilità di un loro reimpiego.

Foto Wikipedia – Davide Mauro

 

 

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1 risposta a DAL ” L’ AVVENTURA ” DI ANTONIONI SIAMO ARRIVATI AI SETTE VILLAGGI FANTASMI DI SCHISINA _- qualcosa sulla loro storia

  1. Donatella scrive:

    La visione di villaggi abbandonati è particolarmente impressionante: sono un simbolo di morte e di impotenza, riforme mai seguite nella loro completezza, che fanno pensare alle occasioni perdute.

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