Peter Green – In the Skies — ALBUM COMPLETO- 1979 ++ ANDREA SILENZI : Morto Peter Green, fondatore dei Fleetwood Mac — REPUBBLICA – 25 LUGLIO 2020

 

 

Fleetwood mac peter green 4.jpg

Peter Green, nome d’arte di Peter Allen Greenbaum (Londra, 29 ottobre 1946 – Canvey Island, 25 luglio 2020), è stato un chitarrista e cantante inglese, fondatore della rock band inglese Fleetwood Mac.

 

FOTO 1970

W.W.Thaler – H. Weber, Hildesheim – Opera propria

 

 

ALBUM ” IN THE SKIES ”

 

Musicians:

  • Peter Green – vocals, lead guitar (tracks 1, 3-9), rhythm guitar (tracks 1, 2, 5, 8)
  • Snowy White – rhythm guitar (tracks 3-4, 6-7, 9), lead guitar (tracks 1, 2)
  • Peter Bardens – keyboards, Hammond organ, electric piano, (tracks 1-2)
  • Kuma Harada – bass guitar, (tracks 1-8)
  • Reg Isidore – drums, (tracks 1-7)
  • Lennox Langton – percussion, congas, bongos, timbales, (tracks 1, 4, 7-8)
  • Godfrey Maclean – drums, (track 8)

Technical

  • Peter Vernon-Kell – producer
  • Neil Hornby – Mixing at Ramport
  • Dave Crawford – mastering
  • Susan Marsh – design
  • Josiah Spaulding, Jr., Peter Cormack – cover concept

 

 

 

  1. “In the Skies” (Peter Green, Jane Green) – 3:52
  2. “Slabo Day” (P. Green, Snowy White, Reg Isidore, Lennox Langton, Peter Bardens, Kuma Harada) – 5:12
  3. “A Fool No More” (P. Green) – 7:46
  4. “Tribal Dance” (P. Green, White, Isidore, Langton) – 4:29
  5. “Seven Stars” (P. Green, J. Green) – 3:10
  6. “Funky Chunk” (P. Green, White, Isidore, Langton, Bardens, Harada) – 4:16
  7. “Just for You” (P. Green, J. Green, White, Isidore) – 4:39
  8. “Proud Pinto” (P. Green) – 3:42
  9. “Apostle” (P. Green) – 3:12
  • Recorded at Lansdowne, Morgan, Vineyard, Ramport and Advision studios, England

 

REPUBBLICA – 25 LUGLIO 2020

https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2020/07/25/news/morto_peter_green-262870533/

Morto Peter Green, fondatore dei Fleetwood Mac

Il chitarrista si è spento nel sonno a 73 anni: resta una delle figure più leggendarie della storia del rock

di ANDREA SILENZI

25 luglio 2020

Morto Peter Green, fondatore dei Fleetwood Mac

E’ stato uno dei chitarristi più influenti e amati del rock anni 60 e 70. Peter Green, co-fondatore dei Fleetwood Mac e poi leggendario solista, è morto a 73 anni: la notizia è stata data dalla sua famiglia, che ha fatto sapere che il musicista si è spento “pacificamente nel sonno”. Green, il cui vero nome era Peter Allen Greenbaum, era nato a Londra nel 1946. Salì alla ribalta nel 1966, quando fu chiamato a sostituire (prima temporanemente, poi a titolo definitivo) Eric Clapton nei Bluesbreakers di John Mayall, la blues band inglese più celebre degli anni 60.

Insieme a Mick Fleetwood e John McVie, anche loro nella band di Mayall, e al chitarrista Jeremy Spencer decise di formare un nuovo gruppo destinato a fare la storia.

I Fleetwood Mac entrarono in scena imponendo uno stile fortemente legato al blues, firmando brani celeberrimi come Black magic woman, poi ripresa da Carlos Santana,Albatross, ma nel giro di un paio d’anni Green decise di abbandonare la band per divergenze personali e artistiche: il 20 maggio del 1970 tenne il suo ultimo concerto con la band.

Il chitarrista, alle prese con problemi di instabilità mentale (gli fu diagnosticata una forma di schizofrenia) decise di intraprendere una carriera solista e di abbandonare la strada del blues per dedicarsi a una forma musicale inedita e totalmente d’avanguardia: il suo esordio solista, The end of the game, resta uno dei dischi più coraggiosi e sperimentali dell’intera storia del rock. Una sorta di free rock lisergico, oscuro e inquietante ma estremamente moderno. In quella riuscita miscela sonora, Green aveva probabilmente proiettato i suoi fantasmi. Dopo quell’album, i suoi problemi mentali lo trascinarono in un vortice che lo portò a sparire dalle scene per tutto il decennio: anni in cui si liberò di tutti i suoi averi, perfino della sua chitarra (acquistata da Gary Moore, altro gigante del rock blues). Dopo ricoveri e degenze, che spinsero la stampa britannica a definirlo “il Syd Barrett del blues inglese“, Green tornò sulle scene nel 1979 con l’album In the skies: un disco rilassato, godibile, ma lontano parente del frenetico e visionario suono di dieci anni prima. Dal suo rientro, arrivato dopo una sorta di eremitaggio misterioso, Green pubblicò una serie di dischi di morbido blues privi di grande ispirazione. Dopo una nuova pausa, durata più di dieci anni, Green si ripresentò sulle scene nel 1997 con una nuova band, The Splinter Group, che riuniva vecchie glorie della scena inglese come Nigel Watson e Cozy Powell.

Dopo l’album omonimo, con gli Splinter pubblicò altri sette dischi, restando nel solco di un blues gradevole ma privo di grinta, in cui però il Robert Johnson Songbook restituì dignità a  una stella che si è spenta troppo presto.

Nel 1988 entrò a far parte della Rock And Roll Hall Of Fame insieme ai Fleetwood Mac. Di lui B.B.King aveva detto: “E’ l’unico chitarrista che mi fa sudare freddo”.

 

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