video: 2.40 minuti — FAI. BREVE PRESENTAZIONE DEL CASTELLO DELLA MANTA IN PROVINCIA DI CUNEO
VIDEO, 11.59 — PARLA UNA RESPONSABILE DEL FAI
Sullo sfondo del Monviso si staglia una fortezza medievale dal fascino severo, che nel suo salone baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi.
Donato al FAI da Elisabetta De Rege Provana, nel 1985
Nata nel XIII secolo come avamposto militare, la roccaforte subì un’importante trasformazione nel Quattrocento grazie al colto e illuminato Valerano, signore e reggente del Marchesato di Saluzzo, che la trasformò in una fastosa dimora di famiglia in concomitanza con l’istituzione del feudo della Manta. Fu lui a volere arricchire la Sala Baronale con i bellissimi affreschi che oggi costituiscono testimonianze uniche della cultura cavalleresca del tempo. Sulla parete sud, il mito dell’eterna giovinezza, ispirato a un romanzo cavalleresco, il “Roman de Fauvel”, è raffigurato dalla fontana della giovinezza, sormontata dal dio Amore.
I nove prodi e le nove donzelle del ” Maestro del Castello della Manta “, un pittore anonimo del XV secolo, sala baronale del castello ( Saluzzo )
Lobsterthermidor at en.wikipedia
Sul lato opposto della sala, vegliano nove prodi eroi e nove eroine dell’antichità classica che, in abiti quattrocenteschi, raffigurano gli ideali cavallereschi delle virtù militari e morali. Intorno alla metà del XVI secolo, il complesso quattrocentesco fu oggetto di nuove trasformazioni e a questo periodo risale il Salone delle Grottesche, caratterizzato da uno splendido soffitto decorato con dipinti e stucchi di chiara impronta manierista, ispirati a quelli delle Logge di Raffaello in Vaticano.Da visitare anche gli ambienti di servizio con le cantine e il cucinone con la gran volta a botte e un grandioso camino, la chiesa castellana, voluta da Valerano e impreziosita con importanti affreschi dedicati alla Passione di Cristo, e, infine, il parco ampio ed ombreggiato da cui si gode di un’incantevole vista sulle ridenti colline della val Varaita.
testo sopra da:
FAI
https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-della-manta
Castello della Manta, Madonna del Latte, anonimo del Quattrocento
In una sala, all’interno di una piccola nicchia è conservato un affresco raffigurante una Madonna del Latte in cui è raffigurata la Vergine Maria nell’atto di allattare Gesù. L’opera risalente al Quattrocento è opera di un anonimo pittore. Si esclude che possa essere l’anonimo artista che affrescò la sala baronale. ( wikipedia )
Ettore ( Valerano del Vasto )
Alessandro Magno ( Tommaso III di Saluzzo )
fotografo sconosciuto
Giulio Cesare ( Federico II di Saluzzo )
fotografo sconosciuto
Giosuè ( Tommaso II di Saluzzo )
- fotografo sconosciuto
Re Davide ( Federico I di Saluzzo )
Giuda Maccabeo ( Manfredo IV di Saluzzo )
Re Artù (Tommaso I di Saluzzo )
Carlo Magno ( Manfredo III di Saluzzo )
Goffredo di Buglione ( Manfredo I di Saluzzo )
Deipile (Eleonora della Torre Arborea, consorte di Manfredo I)
Sinope (Alasia del Monferrato, consorte di Manfredo II e madre di Manfredo III)
Ippolita (Beatrice di Savoia, consorte di Manfredo III)
Semiramide (Aloisia di Ceva, consorte di Tommaso I)
Etiope (Beatrice di Sicilia, consorte di Manfredo IV)
Lampeto (Riccarda Visconti, consorte di Tommaso II)
Tomiri (Beatrice di Ginevra, consorte di Federico II)
Teuca (Margherita di Roucy, consorte di Tommaso III)
Gallerie delle Grottesche
L’abbazia di Staffarda
La facciata
Abbazia di Staffarda e il Castello della Manta
Interno dell’Abbazia di Staffarda
il refettorio
I vestiti e le acconciature dei personaggi raffigurati negli affreschi della Manta ci fanno vedere una moda insieme sontuosa e sbarazzina, che farebbe impallidire i grandi della moda odierna.
Bellissimi sia il castello, che non fa pensare dall’esterno alla leggiadria degli affreschi interni e bellissima anche l’abazia di Staffarda, con le montagne innevate sullo sfondo.
bellissimo il castello della manta. seguendo il tuo blog sì imparano sempre cose nuove in diversi campi,è un susseguirsi continuo di nuovi spunti :dall’ arte al romanzo .alla pittura alle foto veramente insuperabili,