BELLISSIME STOFFE EE TAPPETI AL COSIDDETTO MERCATO NERO DI ULAN BATOR, CAPITALE DELLA MONGOLIA — ++ altro +++ Paola Kim Simonelli, MOLTISSIME NOTIZIE STORICHE SULLA MONGOLIA–DA EASYVIAGGI

 

 

 

 

Mongolia : le cifre chiave

Superficie : 1.566.000.0 km2

Numero di abitanti : 2.700.000 abitanti

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EBRD boosts small business in Mongolia

 

 

 

 

 

 

An offroading adventure in Mongolia - Outlook Traveller

 

 

 

 

 

 

 

The Black Market - Naran Tuul Market in Ulaan Bataar Mongolia - Claudia Looi

 

 

 

 

 

 

Black Market - Review of Naran Tuul Market, Ulaanbaatar, Mongolia - Tripadvisor

 

 

 

 

EY Mongolia contributing to building a better working world one child at a time | AmCham Mongolia

 

 

 

 

 

 

Shopping at the "Black Market" in Ulaanbaatar - monkey hands

 

 

 

 

Mongolian Quilting Center | Dragonfly Quilts Blog

 

 

 

 

quilts | Dragonfly Quilts Blog | Page 3

 

 

 

 

 

 

Tackling nutrition during natural disasters in Mongolia - Mongolia | ReliefWeb

 

 

 

 

 

Mongolian Quilting Center | Dragonfly Quilts Blog

 

 

 

 

 

 

 

Mongolian Quilting Center booth | Dragonfly Quilts Blog

 

 

 

 

 

The Quilting Centre in Ulaanbaatar - Spanish Nomad

 

 

 

 

 

Mongolian Quilting Center | Dragonfly Quilts Blog

 

 

 

 

Tour Trip in Mongolia – FIRE

 

 

 

 

 

 

Winter Games — DAVID H. MOULD

 

 

 

 

 

File:Shyrdak on floor.jpg - Wikimedia Commons

 

 

 

 

 

 

Shyrdak | Nomad's Land

 

 

 

 

 

 

Happy Bambini e.V. - Mongolia

 

 

 

 

 

Manufacturing process of the Kyrgyz national carpet - Shyrdak | Trip to Kyrgyzstan

 

 

 

 

 

Mongolia Naadam Festival - 2021 Tour

festival

 

Mongolia Naadam Festival with dance - Picture of Mongolia Tour Service, Ulaanbaatar - Tripadvisor

 

 

3 Day Naadam Festival with group including Opening Ceremony | Ulaanbaatar, Mongolia Activities - Lonely Planet

 

 

 

 

 

 

File:Men and Women in Traditional Mongolian Dress Look on as Secretary Kerry Attends a "Mini-Nadaam" at a Field Outside of Ulaanbaatar (27506837976).jpg - Wikimedia Commons

 

 

 

 

 

 

Mongolian traditional clothes | Traditional outfits, Costumes around the world, Traditional dresses

 

 

 

 

 

Pin by Ёжик Колючий on Hats and Headgear | Traditional outfits, Costumes around the world, Traditional wedding dresses

 

 

 

 

 

mongolian costume | Traditional outfits, Mongolian people, Costumes around the world

 

 

 

 

 

Ulan Bator Archives - Traveler Ahoy

 

 

 

 

 

Sain Sanaa (Ulaanbaatar) - 2020 All You Need to Know BEFORE You Go (with Photos) - Tripadvisor

 

 

 

 

Maschera Mongola Immagini e Fotos Stock - Alamy

 

 

 

 

 

 

 

Mongol rail | trippicks

 

 

 

 

 

 

Buddhist Mahakala mask | Mongolia | Masks art, Tribal art, Tribal mask

 

 

 

 

 

 

 

Immagine

artista Solongo

 

 

 

 

 

 

Trekking Mongolia's Altai Mountains | Switchback Travel

monti Altai

 

 

 

DA  QUI ::: 

EASY VIAGGIO.COM

https://www.easyviaggio.com/mongolia

 

La catena montuosa dell'Altai , La catena montuosa dell'Altai, Mongolia , Mongolia

 

 

La catena montuosa dell’Altai, che si estende per oltre 1.000 km da nord-ovest a sud-est del paese, è la zona più elevata. Si tratta del punto più alto della Mongolia. All’estremità nord, le cime dei Tavan Bogd sono ricoperte da nevi perenni e i ghiacciai, ad oltre 4.000 m d’altezza, si uniscono con l’Altai russo e cinese. La regione di Bayan Olgi non è certo priva di laghi – il lago di Döröö è adatto alle escursioni – ma il suo paesaggio fatto di montagne brulle evoca quello del Tibet e del Ladakh. Man mano che si scende dalla catena montuosa, i paesaggi sono sempre più diversificati, con zone di pascolo verdeggiante. Nella regione di Khovd, il grande oboo di Kharuul, uno dei numerosi monticelli di pietre che simbolizzano gli spiriti, si innalza ad oltre 25 metri di altezza.

 

 

Paola Kim Simonelli

Paola Kim Simonelli

Esperto della destinazione Mongolia

 

 

L’Impero Mongolo fu fondato da Gengis Khan nel 1206. Dopo il crollo della dinastia Yuan, i Mongoli ritornano alle origini. Verso il XVII secolo, la Mongolia subisce l’influenza del buddismo tibetano. Alla fine del XVII secolo, la maggior parte della Mongolia era stata incorporata nella zona governato dalla dinastia Qing. Durante il crollo della dinastia Qing il 29 dicembre 1911, dichiarò l’indipendenza, ma dovette lottare fino al 1921 per rendere de-facto l’indipendenza dalla Repubblica di Cina, e fino al 1945 per ottenere il riconoscimento internazionale. Successivamente subì l’influenza russa e sovietica: nel 1924, venne instaurata la Repubblica Popolare Mongola di stampo sovietico, che fu alleata leale dell’Unione Sovietica per tutta la sua storia. Dopo il crollo dei regimi comunisti in Europa orientale alla fine del 1989, la Mongolia intraprese una lenta e tortuosa transizione verso la democrazia, venne concessa la costituzione nel 1992 e il pluralismo partitico.

 

 

Mongolia

Nell’Ovörkhangai, l’antico sito imperiale di Karakorum si trova sul versante dei monti Khangai. Utilizzato nel 1222 da Gengis Khan come centro di approvvigionamento per le sue armate, fu soltanto durante il regno del figlio che Karakorum divenne la capitale dell’Impero per una trentina di anni. Purtroppo non resta praticamente nulla della struttura dell’epoca, eccetto le vestigia di alcune statue monumentali e i basamenti del pala

La cultura mongola è fondata sulla tradizione della pastorizia dei nomadi che risiedevano nella prateria, sebbene la globalizzazione e l’influsso dei cinesi abbiano portato alla scomparsa quasi definitiva della pastorizia e dunque del grande patrimonio culturale mongolo. Una delle grandi tradizioni dei mongoli é abitare in grandi tende, chiamate yurte (ger in lingua mongola); avevano l’abitudine di cacciare a cavallo utilizzando dei particolarissimi strumenti chiamati uurga, lunghi bastoni a cui veniva legato un cappio.

Mongolia

 

 

La maggior parte del territorio é costituito da steppe e il picco più alto l’Hùjtnij, conosciuto anche come picco dell’amicizia, si trova ad ovest e raggiunge i 4.374 m. Il più grande lago della Mongolia é l’Uvs Nuur che occupa un’area di 3.350 km², e che ricorda l’immerso mare che un tempo ricopriva l’intera area migliaia di anni fa; nonostante il clima duro, la depressione ospita 173 specie di uccelli e 41 di mammiferi, tra cui le specie a rischio del leopardo delle nevi, dell’argali e dello stambecco asiatico.

 

 

Mongolia

 

 

 

 

 

Il deserto del Gobi , Iurte nel deserto di Gobi , Mongolia

 

 

Per essere precisi, non bisognerebbe parlare di deserto del Gobi, poiché questo termine indica delle zone di steppe saline e semidesertiche. Ci sarebbero dunque circa 33 zone (gobi mongoli), definite in base alla composizione e al colore del suolo. Tuttavia, questa zona arida copre un terzo della superficie del paese (quasi il doppio dell’Italia), e cioè tutto il meridione, che si estende per oltre 2.000 km, da est ad ovest.

Ma non aspettarsi di vedere dune a perdita d’occhio, perché la sabbia occupa soltanto il 3% della superficie. Gli unici abitanti sono i nomadi, che si spostano grazie al cammello.

La provincia di Dundgov (Gobi centrale) presenta paesaggi pianeggianti con formazioni rocciose che emergono qua e là come per magia, e alcuni fossili marini, testimoni dell’esistenza di laghi oggi scomparsi. Zona di passaggio della Transmongolica, il Gobi orientale presenta alcune dune a sud, al confine con la Cina, a Burden Bulag e ad Argalant Ulaan Els. Il sottosuolo è ricco di minerali e petrolio, ma si rimarrà sconcertati soprattutto dalle foreste pietrificate e dai cimiteri di dinosauri giganti. Nel Gobi meridionale sono state ritrovate anche testimonianze di presenza umana che risalgono a oltre 150.000 anni fa. Ed è stato confermato che la regione era già occupata più di 4.000 anni fa. La vicinanza dei monti Altai si fa sentire subito, con vette che superano i 2.000 m, eppure si tratta della parte più desertica del paese. Le dune di Khongoriin Els raggiungono peraltro un’altezza di 20 m. Altra curiosità: il canyon della valle di Yol, dove potrete ammirare blocchi di ghiaccio nel mese di luglio.

 

 

 

Le vestigia archeologiche dell'Arkhangai , Arkhangai, Mongolia , Mongolia

Le vestigia archeologiche dell’Arkhangai

 

L’Arkhangai è ricco di vestigia archeologiche dall’età del Bronzo al XIII secolo. Così, a nord-est dei monti Khongorj, oltre un centinaio di petroglifi dell’età del Bronzo rappresentano cavalli e uomini armati di arco. Ci sono anche statue antropomorfe (khün tchuluun) e monumenti funebri.

Per essere precisi, non bisognerebbe parlare di deserto del Gobi, poiché questo termine indica delle zone di steppe saline e semidesertiche. Ci sarebbero dunque circa 33 zone (gobi mongoli), definite in base alla composizione e al colore del suolo. Tuttavia, questa zona arida copre un terzo della superficie del paese (quasi il doppio dell’Italia), e cioè tutto il meridione, che si estende per oltre 2.000 km, da est ad ovest.

Ma non aspettarsi di vedere dune a perdita d’occhio, perché la sabbia occupa soltanto il 3% della superficie. Gli unici abitanti sono i nomadi, che si spostano grazie al cammello.

La provincia di Dundgov (Gobi centrale) presenta paesaggi pianeggianti con formazioni rocciose che emergono qua e là come per magia, e alcuni fossili marini, testimoni dell’esistenza di laghi oggi scomparsi. Zona di passaggio della Transmongolica, il Gobi orientale presenta alcune dune a sud, al confine con la Cina, a Burden Bulag e ad Argalant Ulaan Els. Il sottosuolo è ricco di minerali e petrolio, ma si rimarrà sconcertati soprattutto dalle foreste pietrificate e dai cimiteri di dinosauri giganti. Nel Gobi meridionale sono state ritrovate anche testimonianze di presenza umana che risalgono a oltre 150.000 anni fa. Ed è stato confermato che la regione era già occupata più di 4.000 anni fa. La vicinanza dei monti Altai si fa sentire subito, con vette che superano i 2.000 m, eppure si tratta della parte più desertica del paese. Le dune di Khongoriin Els raggiungono peraltro un’altezza di 20 m. Altra curiosità: il canyon della valle di Yol, dove potrete ammirare blocchi di ghiaccio nel mese di luglio.

 

 

Il monastero di Erden-Züü , Le mura del monastero di Erden-Züü , Mongolia

Il monastero di Erden-ZüüMongolia

A nord di Karakorum, il monastero di Erden-Züü, costruito tra il XVI e il XIX secolo sopra le rovine, è stato il primo grande monastero buddista della Mongolia. I templi che sono sfuggiti alla distruzione sistematica dell’epoca sovietica sono stati oggi trasformati in museo, e in seguito alla legge sulla libertà di culto degli anni ’90, il sito ha ripreso ad accogliere fedeli. Lo stile architettonico mongolo si affianca agli stili cinese e tibetano. Lo stupa d’oro è circondato da una muraglia formata da 108 piccoli stupa. I 3 grandi Züü (templi) contengono dipinti e alcune statue di Budda.

 

 

 

 

La festa del Maidar Ergekh , Il Maidar Ergekh , Mongolia

 

La festa del Maidar Ergekh, Mongolia

La grande festa lamaista del Maidar Ergekh viene nuovamente celebrata, tutti gli anni, nel monastero di Amarbayasgalant. La cerimonia delle preghiere invoca la venuta del quinto budda, il Maitreya. La sua statua viene trasportata fuori dal monastero e condotta in processione a fianco dei monaci.

 

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