“A che ci serve Draghi”, il numero 3/21 di Limes
6/04/2021
A che ci serve Draghi indaga il grande e decisivo paradosso in cui versa oggi l’Italia.
L’attuale capo del governo nazionale, inteso quale nostro garante d’ultima istanza verso Europa e Stati Uniti, può rivelarsi spartiacque nella traiettoria dell’Italia. Ci giochiamo non solo un’ingente partita economica, incentrata sulla capacità di intercettare e spendere il Recovery Fund, ma anche e soprattutto una chance – forse l’ultima – di volgere il vincolo esterno in imperativo interno, a salvaguardia dell’unità nazionale.
Visto da fuori, Draghi deve salvare l’euro evitando che l’Italia l’affondi. Visto da dentro, deve salvare l’Italia scongiurando che l’euro l’affondi. Due facce della stessa medaglia. Che ci rendono al contempo sistemici e a rischio di una pericolosa, esiziale deriva.
Il volume è articolato in tre parti.
Nella prima e più ampia, titolata “L’Italia in lotta per non retrocedere”, si illustra l’afasia strategico-istituzionale conseguente al carattere lasco e incompiuto della nostra costruzione statale, non più compensata dallo stringente inquadramento geopolitico della guerra fredda. Anzi, accentuata dall’immersione nel nuovo agone mondiale che contrappone Stati Uniti a Cina/Russia in una partita a tutto campo per l’egemonia, che passa anche e inevitabilmente per l’Europa. Specie per i suoi soggetti più deboli, come tali relativamente più facili da ricattare o blandire. In questo contesto si analizzano le nostre principali vulnerabilità, avanzando proposte concrete per (iniziare a) superarle.
La seconda parte, “Italia/Italie”, si sofferma sulla conflittuale eterogeneità del paese, la cui progressiva destrutturazione politico-istituzionale dalla fine del confronto Usa-Urss – “l’Italia manca da trent’anni di una costituzione materiale”, si sottolinea nell’editoriale – ha esacerbato la disfunzionalità dei nostri apparati di governo, centrale e territoriali. La loro crisi politico-morale va di pari passo con una progressiva sclerotizzazione, nel contesto di quella che Sabino Cassese definisce “amministrazione disaggregata” di uno “Stato arcipelago”.
La terza parte si concentra sui “Sorveglianti speciali”, ossia i principali attori coinvolti nel grande gioco geopolitico che ha l’Italia tra i sui principali terreni.
Si tratta di Stati Uniti, Cina e Russia, con Francia e Germania in veste di fondamentali comprimari.
Il sommario
Non di solo Draghi – Editoriale (in appendice: Quando America parlò perché Europa intendesse – Fabrizio Maronta)
Parte 1 – L’Italia in lotta per non retrocedere
Un euronucleo per l’Italia – Federico Petroni
L’Italia di Draghi alla prova della realtà – Dario Fabbri
Il piano è rifare lo Stato – Fabrizio Maronta
Nella partita dei vaccini l’Italia è in fuorigioco – Igor Pellicciari
‘Lo Stato arcipelago non funziona’ – Sabino Cassese
Ultima o penultima spiaggia? – Fabio Mini
Se l’Italia matura – Rosario Aitala
Come curare il trauma demografico – Massimo Livi Bacci
La deriva non è un destino – Alberto de Sanctis
Il benessere del Nord dipende dalla crescita del Sud – Gianfranco Viesti
Un’integrazione strategica per rilanciare l’Italia nel Mediterraneo di casa – Luca Di Sciullo
Parte 2 – Italia/Italie
Il ponte sullo Stretto esiste già, si chiama Calabria – Lorenzo Noto
‘Roma è ancora caput mundi, ma se l’è scordato’ – Luca Bergamo
Altro che città Stato, Milano torni capitale morale – Marco Valerio Solia
Parte 3 – Sorveglianti speciali
Il vento keynesiano di Washington riallinea Francia e Italia contro le follie della Germania – Fabrizio Agnocchetti
‘In Germania ci fidiamo di Draghi ma temiamo possa fallire’ – Lars Feld
Di Draghi Berlino non si fida – Luca Steinmann
La Cina tende la mano a Draghi – You Ji e Wu Xiangning
Visto da Washington, Draghi è raro ma non unico – Eric R. Terzuolo
Autori
La storia in carte – a cura di Edoardo Boria
Questo numero esce in edicola e libreria venerdì 9 aprile, ma puoi iniziare a leggerlo su questo sito a partire da martedì 6 aprile abbonandoti a Limesonline.
Testo di Fabrizio Maronta. Copertina a cura di Laura Canali
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