” VISSI D’ARTE ” – L’arte tra le due guerre — 100 CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE DELLA RAGIONE E IANNACCONE– DA CARRA’ A MORANDI A GUTTUSO E VEDOVA — MUSEO DELLA CITTA’ DI LIVORONO — ottobre 2020 – gennaio 2021

 

 

 

Vissi d'arte. Cento capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone | Museo Novecento

 

 

Potrebbe essere un contenuto artistico raffigurante 2 persone e il seguente testo "LA MOSTRA "VISSI D'ARTE" RIAPRE AL PUBBLICO! Vi aspettiamo al Museo della Città dal Lunedì al Venerdì con orario continuato 10.00-20.00 DFTIAG ELLAC"

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COMUNE LIVORNO.IT

 

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Mostra “Vissi d’arte” al Museo della Città

Ultimo aggiornamento Lunedì, 21 Giugno, 2021 – 10:54

 

Il Museo della Città di Livorno, situato nel cuore dell’antico quartiere de La Venezia, ha ospitato dal 30 ottobre al 31 gennaio 2021 la mostra “VISSI D’ARTE – Cento capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone”, progetto ideato da Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze, e a cura di Eva Francioli, Elena Pontiggia, Sergio Risaliti. Un eccezionale percorso espositivo che riunisce per la prima volta, in un dialogo profondo e serrato, le opere di due importanti collezioni dedicate all’arte italiana del Novecento: quella di Alberto Della Ragione (1892-1973) e quella di Giuseppe Iannaccone (1955), entrambi accomunati dall’intensa passione nei confronti dell’arte italiana, in particolare quella sviluppata negli anni tra le due guerre.

In mostra opere di grandi Maestri come Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Mario Mafai, Scipione e Filippo De Pisis, e ancora Felice Casorati, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Carlo Levi e Fausto Pirandello; opere di altissima qualità pittorica esposte in un percorso dialettico dal forte impatto visivo.

La mostra, promossa dal Comune di Livorno, sancisce la collaborazione con la Città di Firenze e il Museo Novecento, nel segno dell’arte moderna e della cultura contemporanea.

 

 

 

 

 

Massimo Campigli (Max Ihlenfeld), Due ballerine, 1938, olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

 

Carlo Carrà, Capanni al mare, 1941, olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Felice Casorati, Nudo giallo, 1945, olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Filippo De Pisis , San Francesco predica agli uccelli, 1931 ca., olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Renato Guttuso, Massacro, 1943, olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Renato Guttuso, La finestra blu, 1940-1941, olio su tela. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

 

 

 

 

 

Mario Mafai, Fantasia, 1940, olio su tavola. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

Giorgio Morandi, Natura morta, 1937-38 ca., olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

 

 

Fausto Pirandello , Composizione (Siesta rustica), 1924-1926, olio su tela. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

 

 

 

 

 

 

Ottone Rosai, L’intagliatore, 1922, olio su cartone pressato vincolato a un pannello ligneo. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

 

 

 

 

 

 

 

Scipione (Gino Bonichi), Profeta in vista di Gerusalemme, 1930, olio su tavola. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

 

 

 

 

 

Emilio Vedova, Crocifissione (da Tintoretto), 1942, olio su tela. Musei Civici Fiorentini, Collezioni del Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione

 

 

 

 

 

 

Alberto Ziveri, Il postribolo, 1945, olio su tela. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

 

 

 

 

 

Potrebbe essere un'illustrazione

Arnaldo Badodi, L’armadio, 1938, olio su tela, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

Una sospensione inquietante serpeggia nel dipinto L’armadio (1938) di #ArnaldoBadodi. L’opera ci mostra un interno dimesso, con un mobile lasciato frettolosamente aperto. Entriamo così in una scena intima e disordinata, che ci colpisce per i vivaci contrasti cromatici. Abbandonati qua e la, abiti e accessori restituiscono l’impressione di un caos apparentemente vivace e leggero, che cela però una recondita inquietudine.

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Potrebbe essere un contenuto artistico

Antonietta Raphael, Veduta dalla terrazza di Via Cavour, 1929, olio su tavola, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

 

Nel 1927 Antonietta Raphaël si trasferisce con il marito e la figlia Miriam in un piccolo appartamento all’ultimo piano di Via Cavour 325, che divenne presto il fulcro del gruppo soprannominato dal critico Roberto Longhi #ScuoladiViaCavour.🌷Dalla terrazza fiorita di quell’appartamento si potevano ammirare il Palatino e le rovine del Colosseo, come rivela il dipinto Veduta dalla terrazza di Via Cavour, del 1929. Quel piccolo microcosmo, da cui si poteva godere la vista di una Roma decadente e barocca, magica seppur inesorabilmente in declino, fu tuttavia abbattuto poco dopo nell’ambito della ridefinizione urbanistica della città voluta dal regime fascista, per lasciare spazio a via dell’Impero (oggi via dei Fori Imperiali).

 

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Potrebbe essere un contenuto artistico raffigurante fiore

Renato Guttuso, Natura morta con garofani e frutta, 1938, olio su cartoncino telato; Ritratto di Mimise, 1938, olio su cartone intelato, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

Un’atmosfera più delicata caratterizza Natura morta con garofani e frutta (1938) di #RenatoGuttuso, i cui toni terrosi si accendono repentinamente grazie al bianco intenso dei piccoli fiori rotolati al di fuori del mazzo.L’opera completa idealmente il Ritratto di Mimise, realizzato dall’artista quello stesso anno. La giovane donna, dal 1937 al fianco dell’artista, viene ritratta con dolce sensualità, mentre tiene tra le braccia i frutti che nella Natura morta appaiono abbandonati sul tavolo e di cui, nel tenero ritratto, una parte resta ancora sul tavolo collocato sullo sfondo.

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Potrebbe essere un contenuto artistico raffigurante cibo

Giuseppe Migneco, Uomo dal dito fasciato, 1940, olio su tela, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

Giuseppe Migneco è uno dei maggiori protagonisti della #CollezioneIannaccone. Esponente di spicco del gruppo Corrente, Migneco giunge a Milano per dedicarsi completamente alla sua passione: la pittura. Qui entra in contatto con un ambiente e influenze internazionali, come testimoniano opere quali “Uomo dal dito fasciato” (1940), in cui l’artista ritrae una solitaria figura maschile con echi che rimandano alla tradizione pittorica gestuale ed espressiva di Van Gogh e Kokoschka.

 

 

 

 

 

 

 

Potrebbe essere un contenuto artistico raffigurante uccello e attività all'aperto

Italo Valenti, Gabbiani, 1939, olio su tela, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

 

Una pittura gentile e allo stesso tempo spietata, che celebra la leggerezza dell’incanto e canta il dolore della solitudine, domina le composizioni di #ItaloValenti. In “Gabbiani” (1939) la dimensione fiabesca e sognante, associata all’uso di colori a contrasto, è resa da un’atmosfera sospesa, in una sorta di attesa che fa da sfondo al volo dei tre gabbiani intenti a volteggiare creando un contrappunto concettuale con le sagome degli alberi spogli.

 

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ALBERTO DELLA RAGIONE ( Piano di Sorrento, 1892- Santa Margherita Ligure, 1973 ), ingegnere e mecenate

 

Renato Guttuso. Ritratto di Alberto Della Ragione, 1943. Olio su tela, cm. 80 x 70

 

La Raccolta di arte contemporanea Alberto della Ragione fu donata al Comune di Firenze nel 1970 dall’ingegnere Alberto della Ragione. Con la Donazione Rosai e la Donazione Palazzeschi forma il nucleo delle Collezioni del ‘900 del Comune di Firenze. Nel 2013 la collezione è diventata parte dell’allestimento del Museo Novecento in piazza Santa Maria Novella.

Ricca di tele dei maggiori artisti italiani del XX secolo, documenta in maniera particolareggiata il periodo fra il 1920 e il 1945 con opere di autori come Mario Sironi, Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Massimo Campigli, Ottone Rosai (tra cui la serie delle vedute fiorentine), Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Felice Casorati, Renato Guttuso.

 

 

 

 

Giuseppe Iannaccone | Italian Collectors

avv. GIUSEPPE IANNACCONE ( Avellino, 1955 ) penalista di successo

 

La Collezione Giuseppe Iannaccone è su Facebook:

https://www.facebook.com/collezionegiuseppeiannaccone/

 

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Curare una collezione, Rischa Paterlini - FORME UNICHE

 

Collezione Iannaccone

 

Giuseppe Iannaccone | Italian Collectors

 

 

La collezione Iannaccone a Milano | Artribune

 

foto da Internet, siti vari

 

 

 

 

 

 

 

MUSEO DELLA CITTA’ DI LIVORNO

 

 

 

 

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La chiesa sconsacrata del Luogo Pio. Sede della sezione arte contemporanea del Museo della Città di Livorno. Visibile in fondo l’opera Il Grande Rettile di Pino Pascali (1967)

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