IL PONTE DEL DIAVOLO ( / DELLA MADDALENA ) SUL FIUME SERCHIO A BORGO A MEZZANO IN PROVINCIA DI LUCCA IL GIORNO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, 25 NOVEMBRE 2021 + altri palazzi illuminati di rosso in giro per l’Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La costruzione di un ponte nel XI secolo che mettesse in collegamento la due sponde del Serchio si deve alla volontà della contessa Matilde di Canossa a cavallo tra l’XI e il XII secolo,[1] ma le fattezze attuali si devono al rifacimento di Castruccio Castracani, signore di Lucca all’inizio del XIV secolo

 

SEGUE NEL LINK:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_della_Maddalena_(Borgo_a_Mozzano)

 

 

 

 

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante natura

 

 

 

 

 

 

 

 

Borgo a Mozzano, per Halloween il ponte del Diavolo illuminato di rosso - Luccaindiretta

 

 

 

 

 

 

 

 

Ponte del Diavolo arancione per dire no alla violenza - SerchioInDiretta

 

 

 

 

 

 

 

 

Ponte del Diavolo arancione per dire no alla violenza - SerchioInDiretta

 

 

 

 

 

 

 

 

Il ponte in una incisione del XVI secolo ( 1575 )

Hendrik III van Cleve – Universitätsbibliothek Salzburg

 

 

 

 

 

 

 

L’ARCO DEL PONTE

Wikinikidis – Opera propria

 

Il Ponte della Maddalena è comunemente identificato come “Ponte del diavolo”. Come molte altre imprese che ai coevi parevano impossibili, la leggenda popolare ne attribuisce la costruzione al diavolo, il quale vien poi truffato in vari modi[5]. La leggenda narra del capo muratore impegnato nella costruzione del ponte che era molto preoccupato del ritardo accumulato nella stessa opera, date le continue ed impetuose piene del fiume. Una sera preso dalla disperazione cominciò a pronunciare sacrilegi tali da evocare Satana. Allora il diavolo disse al capomastro che avrebbe completato lui stesso l’opera in una sola notte in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte; capo muratore accettò e la costruzione fu ultimata. Il capomastro, disperato per l’imminenza del pesante tributo al diavolo, corse dal parroco del paese, il quale, ascoltata la confessione, escogitò uno stratagemma: fece attraversare il ponte ad un cane. Il diavolo, infuriato per il gesto scaltro, lo prese e si buttò nelle acque del fiume senza mai più farsi rivedere. Si racconta inoltre che il cane, un pastore maremmano del tutto bianco, ogni tanto si veda passeggiare sul ponte nelle ultime sere di ottobre e che rappresenti il diavolo che ancora cerca l’anima del capocantiere. Si dice anche di poter osservare sul fondo del fiume il corpo pietrificato del povero animale.

Leggende simili si narrano per altri ponti come il Ponte Gobbo sul fiume Trebbia nella località di Bobbio o il Puente del Diablo a Martorell in Spagna. Il ponte del diavolo nel santuario di San Francesco di Paola (Cosenza).

Ci sono altre versioni che parlano di un maiale che rincorreva una mela in cui il maligno adirato dalla beffa subita, si gettò nel Serchio, aprendo così un varco con gli inferi e scatenando un pandemonio tale da lasciare segni sul fondo del fiume e nella mente degli abitanti.

Un altro fatto che porterebbe una giustificazione ulteriore al nome che porta è la storia di Lucida Mansi. La nobildonna lucchese era bella, prestante, potente, ricca e giovane con una tremenda paura per la vecchiaia. Ella faceva di tutto per evitare l’avanzare dell’età: alchimie, viaggi alla ricerca di saggi, fonti mistiche ed altro per non invecchiare. Una mattina, nella sua residenza di Monsagrati a Pescaglia, scoprì che sul suo viso era apparsa una lieve ruga. In preda alla disperazione cominciò a piangere ed urlare. La sera di quello stesso giorno Lucida (o Lucilla) mentre vagava nervosamente per le vie di Borgo a Mozzano, passò presso il Ponte della Maddalena (allora ancora così conosciuto) dove ebbe un incontro con un bellissimo ragazzo il quale le propose trenta anni di giovinezza in cambio della propria anima. La sciagurata accettò. Così Lucida venne portata dal giovane sul punto più alto del Ponte, a quel punto il ragazzo prese le sembianze di Lucifero e staccò l’anima della nobildonna dal suo corpo, gettandola nel Serchio.

 

 

 

ALCUNI DEI PALAZZI ILLUMINATI DI ROSSO

 

 

 

 

 

 

 

Palazzo Chigi si illumina di rosso in ricordo delle donne vittime di violenza - Il Faro Online

PALAZZO CHIGI

 

 

 

 

Palazzo Madama si illumina di rosso: «No alla violenza sulle donne»

PALAZZO MADAMA

 

 

 

 

 

Violenza contro le donne, palazzi delle istituzioni illuminati di arancione

VARESE

 

 

 

 

 

Il villino Romualdo di Trecastelli, sede del museo Nori De’ Nobili, illuminato di arancione per il 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne

 

 

 

 

Il Vco si tinge di arancione per dire no alla violenza sulle donne - La Stampa

TORINO

 

 

 

 

 

Il Parlamento europeo contro la violenza sulle donne | Attualità | Parlamento europeo

IL PARLAMENTO EUROPEO

 

 

 

 

 

Priverno, nella giornata contro la violenza alla donna il palazzo comunale si tinge di rosso

PALAZZO COMUNALE DI PRIVERNO  ( PROVINCIA DI LATINA ), NEL LAZIO

 

 

 

 

 

 

 

Municipio

MUNICIPIO DI LICATA  – PROV. AGRIGENTO

 

 

 

 

 

 

 

Salerno e la giornata contro la violenza sulle donne: Palazzo di Città rosso

SALERNO

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1 risposta a IL PONTE DEL DIAVOLO ( / DELLA MADDALENA ) SUL FIUME SERCHIO A BORGO A MEZZANO IN PROVINCIA DI LUCCA IL GIORNO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, 25 NOVEMBRE 2021 + altri palazzi illuminati di rosso in giro per l’Italia

  1. ueue scrive:

    Povero diavolo!

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