Paul Klee, Cupole rosse e bianche, 1914. Acquerello e gouache su cartoncino, 14,6×13,7 cm. Düsserdolf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen.
NOTA: nel 1914 Klee fece un viaggio a Tunisi e ad Hammamet con Louis Moilliet e Macke.
RAINEWS –GLI ACQUARELLI DEI TRE ARTISTI IN VIAGGIO IN TUNISIA- ESPOSTI A 100 anni ESATTI, NEL 2014, DAL ZENTRUM PAUL KLEE DI BERNA
nel link : 9 foto degli acquerelli esposti al Zentrum
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/ContentItem-65315e3b-57df-417b-b26d-2d9c6e643d2f.html#foto-1
di Silvia Balducci
Berna 20 maggio 2014
Era l’aprile 1914 quando i pittori e amici Paul Klee, August Macke e Louis Moilliet intrapresero il leggendario viaggio in Tunisia. Un’esperienza che li segnò, marcando un punto di svolta nell’arte moderna. A 100 anni esatti da quella primavera, il Zentrum Paul Klee di Berna ha raccolto 140 opere dei tre artisti scegliendole tra quelle prodotte proprio durante il viaggio o in qualche modo riconducibili ad esso. I tre rimasero in Tunisia per due settimane. In quel breve tempo Klee produsse 35 acquarelli e 13 disegni, Macke 33 acquarelli e 79 disegni. Un po’ meno intenso il lavoro di Moilliet, che si dedicò alle sue opere durante il soggiorno successivo in Marocco e Spagna meridionale.
Quell’esperienza in nord Africa influenzò anche i lavori successivi di Klee: in altre 20 opere risalenti ai primi anni ’30, infatti, si trova traccia esplicita del viaggio. Nella mostra le opere sono esposte seguendo le tappe del viaggio: Tunisi, St Germain, Sidi Bou Said, Hammamet fino alla citta di Kairoun, nel deserto. A caratterizzare la produzione sono i colori, le luci forti e le forme influenzate dal gusto islamico e dei paesaggi africani. L’esperienza rappresentò soprattutto per Paul Klee un risveglio artistico. Il pittore durante la sosta a Kairouan scrive nel diario: “Un senso di conforto penetra profondo in me, mi sento sicuro, non provo stanchezza. Il colore mi possiede. Non ho bisogno di tentare di afferrarlo. Mi possiede per sempre, lo sento. Questo è il senso dell’ora felice: io e il colore siamo tutt’uno. Sono pittore”.
L’idea del viaggio nacque lungo le rive di un lago alpino del Bernese, nelle cui vicinanze i tre amici si erano trasferiti con le famiglie. Fu Moilliet a proporlo perché era già stato in Tunisia e conosceva un amico, un medico svizzero, che li avrebbe ospitati. I tre cercavano un confronto con l’arte islamica. La luce particolare del sole nordafricano e l’architettura cubica dovevano ispirarli nella loro pittura. –
L’arte o comunque l’espressione di se’, un modo per uscire dalla bestia della depressione.