1 AGOSTO 2013 ORE 16:44 CARLO PETRINI— INVENTORE DELLO SLOW FOOD—CHI SARA’ MAI?

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Carlo Petrini (gastronomo)

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Carlo Petrini al congresso Identità Golose Milano nel 2010

Carlo Petrini conosciuto come Carlin (Bra22 giugno 1949) è un gastronomogiornalistascrittore italiano, fondatore dell’associazione Slow Food.

 

 

astratti di mario bardelli

 

 

 

Biografia

Carlo Petrini nasce da una famiglia ove la madre è un’ortolana cattolica ed il padre un ferroviere comunista[1]. La sua nascita è degna di nota, poiché nasce in casa da una levatrice che era chiamata Madama Gola. In estate frequentava le colonie estive presso Laigueglia in Liguria, terra che lo ospiterà anche più tardi, nel periodo della leva militare, alla quale adempirà alla Caserma Turinetto di Albenga presso l’ 89esimo reggimento.[2] Anni dopo tornando a Laigueglia dichiarerà:

« Il turismo del futuro? Parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza[3] »

Carlo Petrini conduce i propri studi in sociologia presso l’Università degli studi di Trento e partecipa attivamente all’attività politica, venendo eletto consigliere comunale per la lista del Partito di Unità ProletariaBra.

Si occupa di enogastronomia dal 1977 sui principali periodici e giornali italiani e partecipa attivamente alla nascita del Gambero Rosso, inizialmente inserto mensile del Manifesto.

In questo periodo, tramite l’Arci, collabora con il Club Tenco ed è lo scopritore, nel 1980, delle Gemelle Nete.

Fonda la “Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo”, che diventerà nel luglio 1986 Arcigola, mantenendo forti legami col Gambero Rosso e con la rivista La Gola. È ideatore di importanti manifestazioni ormai di rilievo internazionale come Cheese, il Salone del Gusto di Torino e la recente manifestazione Terra Madre, giunta nel 2010 alla quarta edizione, che si svolge a Torino in contemporanea al Salone del Gusto.

Il 9 dicembre 1989Bra viene fondato il Movimento Internazionale Slow Food. Ha curato l’edizione della Guida ai Vini del Mondo ed è stato curatore della Guida ai Vini d’Italia, tra le più prestigiose in materia[senza fonte]. Come giornalista ha collaborato tra le altre testate con l’UnitàLa Stampa; dal 2007 è una firma di Repubblica.

È in prima linea in una battaglia contro gli OGM[4], trovandosi spesso in disaccordo con esponenti del mondo scientifico, favorevoli alla produzione degli Organismi geneticamente modificati[5].

Il 23 maggio 2007 viene nominato tra i 45 membri del Comitato promotore nazionale per il Partito Democratico.[6] Nell 2008 il quotidiano inglese Guardian lo posiziona tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta. [1]

Viene indicato da Michele Santoro nel 2013 come probabile ministro per un governo.[7]

Riconoscimenti

  • 2000 Viene insignito del premio Communicator of the Year Trophy (istituito dalla IWSC, International Wine and Spirit Competition)
  • 2002 Riceve il Premio Sicco Mansholt, indetto dall’omonima fondazione olandese, per l’attività intrapresa da Slow Food a supporto e difesa di un nuovo modello di agricoltura sostenibile.
  • 2004 Viene inserito da «Time Magazine» tra gli “eroi del nostro tempo” nella categoria «Innovator».
  • 2010 Vince il Premio Nazionale Cultura della Pace[8].
  • 2013 Vince il Premio Fionda di Legno perché si è fatto promotore di battaglie importanti contro gli ogm, in difesa del territorio e della dignità del lavoro.[9]

Nutrire il pianeta

Carlo Petrini è in Italia uno dei convinti sostenitori di una agricoltura maggiormente “compatibile”, individuando in essa anche una modalità di maggiori rese[10] e combatte quindi lo strapotere dell’industria agro-alimentare. In contrapposizione a questo assunto vi sono coloro, come il premio Nobel Norman Borlaug, il padre della rivoluzione verde, o l’agronomo Antonio Saltini, che prevedono invece un futuro in cui si assisterà ad un nuovo drammatizzarsi del problema delle carenza di derrate alimentari[11] a causa dell’esaurirsi delle potenzialità delle scoperte e dei mezzi tecnici che hanno consentito in cinque decenni di triplicare le produzioni cerealicole del globo.

Bibliografia

  • Carlo Petrini, Buono, Pulito e Giusto. Principi di una nuova gastronomia, Einaudi
  • Carlo Petrini, Slow Food Revolution, Rizzoli.
  • Carlo Petrini, Slow Food. Le ragioni del gusto, Laterza.
  • Carlo Petrini, Atlante delle vigne di Langa. Barolo e Barbaresco, Slow Food Editore.
  • Carlo Petrini, Gigi Garanzini, In Francia con l’Italia, Baldini e Castoldi Dalai.
  • Carlo Petrini, Marisa Radaelli, Carlo Leidi, La morra nel cuore del Barolo. Storie e immagini di una delle capitali del vino, GRH.
  • Carlo Petrini, Terra madre. Come non farci mangiare dal cibo (con DVD), Giunti editore, 2009 ISBN 978-88-09-74436-3

Note

  1. ^ a b Carlo Petrini. URL consultato in data 14 aprile 2013.
  2. ^ . URL consultato in data 14 aprile 2013.
  3. ^ Il turismo del futuro. URL consultato in data 14 aprile 2013.
  4. ^ Ogm – Perché dico dieci volte no
  5. ^ Vedi: Rapporti, articoli scientifici e giornalistici che difendono l’uso degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati)
  6. ^ Pd, è nato il comitato dei 45 Prodi: “Nessuna egemonia Ds o Dl”, in «La Repubblica», 23 05 2007. URL consultato in data 24 marzo 2012.
  7. ^ Michele Santoro candida Carlo Petrini di Slow Food ministro delle Politiche Agricole. URL consultato in data 14 aprile 2013.
  8. ^ «Carlo Petrini vince il Premio Nazionale Cultura della Pace – Città di Sansepolcro X Edizione, consegnato dall’Associazione Cultura della Pace e dal Comune di Sansepolcro il 4 Dicembre 2010, per aver saputo, con la sua azione ed il suo impegno in Slow Food, creare nei cittadini e negli operatori del settore agroalimentare, la consapevolezza di essere protagonisti nella lotta per la riaffermazione delle specifiche diversità e tipicità. Questa stessa consapevolezza va a contrastare l’azione omologante, seriale e poco naturale portata avanti dalle grandi multinazionali del cibo trasformando l’atto del consumo in una scelta innovatrice e politica, attenta alla conservazione del giusto equilibrio tra Uomo e Terra, contribuendo a costruire, in tal modo, una nuova convivenza pacifica dei tanti diversi che condividono la medesima umanità». Premio Premio Cultura della Pace – Città di Sansepolcro a Carlo Petrini, in Associazione Cultura della Pace. URL consultato il 07-12-2010. Cfr. anche Anna Maria Citernesi, A Carlo Petrini di Slow Food il premio «Cultura della pace»La Nazione, 17 novembre 2010, e Corinne Minore, Premio “Cultura della pace” a mister Slow FoodIl Nuovo Corriere Aretino, 17 novembre 2010.
  9. ^ Albenga, consegnata la “Fionda” a Carlo Petrini: “Con le fiondate vorrei fermare chi distrugge il paesaggio dell’Italia”. URL consultato in data 14 aprile 2013.
  10. ^ slowweb
  11. ^ Confronta: Antonio Saltini La fame del Globo (1986-2008)

Voci correlate

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2 risposte a 1 AGOSTO 2013 ORE 16:44 CARLO PETRINI— INVENTORE DELLO SLOW FOOD—CHI SARA’ MAI?

  1. nemo scrive:

    belli gli astratti di Mario Bardelli (rutilanti)

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