– vai a lavarti i piedi.
– No
– Sono neri.
– Mamma ti voglio male.
– Lo so.
Mi vuoi male e mi vuoi bene.
Ma adesso vai a lavarti i piedi. Col sapone.
– Perché?
– L’acqua da sola non toglie quel nero.
Ti porto le scarpine così te le metti in bagno.
-Mamma, vuoi vedere come sono venuti i miei piedi?
– Anche camminando sui talloni li sporchi.
Senza sapone?
– No, col sapone, Mamma vuoi vedere il sapone? E’ bagnato.
-No, mi fido.Hai detto che te le sei lavati col sapone.
-Mamma, vuoi vedere il sapone?
– Ti ho detto di no.
-Ci sono ancora delle mutandine?
– Guarda (gliele mostro). Hai fatto il bides, i denti la faccia?
– Sì.
-Allora vestiti: Metti le mutandine dalla parte giusta, brava, prima la maglietta, la maglietta va dentro la gonna.
-Dentro la gonna?
Avevamo deciso che con quella gonna stava meglio dentro percché non fa vedere la pancia.
Hai messo le scarpine? Sono sporche, ma questa è stoffa, si possono lavare.
Vieni che ti pettino.
-Uei!
Faccio piano, ma approfitto per toglierti i nodi.Metti il cerchietto.
-Tu te ne approfitti!
– E’ vero.
– Va bene così ? Adesso ti metto la crema sul viso.
– No, me la metto io.
– Adesso ce l’ho già in mano e finalmente per una volta te la metto io. Approfitto per farti due care.
– La metti sempre tu e altro che care! Ti ricordi quell’altra crema di Milano? L’hai sempre messa tu.
Questo dialogo è bellissimo. <3
Ero una peste.