Apre il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze
La galleria accoglie oltre 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra i quali capolavori di Michelangelo, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia, Andrea del Verrocchio
Firenze, il nuovo Museo dell’Opera del Duomo
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Fondato nel 1881 per raccogliere le opere eseguite nei secoli per i monumenti della Cattedrale, il Museo dell’Opera del Duomo presentava uno spazio insufficiente per ospitare la sua collezione. Per questo nel 1997 l’Opera di Santa Maria del Fiore ha acquistato un grande fabbricato attiguo al museo e dall’unione dei due edifici è nato quello nuovo, quasi 6.000 mq di superficie, più che raddoppiata rispetto al passato, per 25 sale su tre piani. Il nuovo allestimento valorizza capolavori come la Pietà di Michelangelo, la Maddalena e i Profeti di Donatello, le Cantorie di Luca della Robbia e Donatello, le leggendarie Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti del Battistero di Firenze. Al centro del museo, la Sala dell’Antica facciata (36 metri per 20 per 20), dove su un lato è stato realizzato un colossale modello (in resina e polvere di marmo) in scala 1:1 dell’antica facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587. Sul lato opposto della sala, la Porta del Paradiso (1425-52) del Battistero, al suo fianco la celebre Porta Nord del Battistero di Firenze. In futuro, stato spiegato, ci sarà anche la Porta Sud di Andrea Pisano, restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure.
Accanto alla sala dell’Antica Facciata, ci sono le sale che ospitano la Maddalena penitente di Donatello e la Pietà di Michelangelo (1547-1555), mentre al piano superiore la Galleria del Campanile di Giotto, lunga 36 metri, con le 16 statue a grandezza naturale tra i quali gli straordinari profeti di Donatello Abacuc, Geremia, il Profeta Imberbe e Il Sacrificio di Isacco – e le 54 formelle che adornavano il campanile. Un museo nel museo è la Galleria della Cupola del Brunelleschi (1418-1436), sempre al primo piano, con i modelli lignei del Quattrocento, tra cui quello attribuito allo stesso Brunelleschi, materiali e attrezzi dell’epoca utilizzati per la costruzione della Cupola e la maschera funebre del grande architetto. Nella Galleria delle Cantorie di Donatello e Luca della Robbia esposti i due grandi pergami realizzati tra il 1431 e il 1439 per il Duomo. Al secondo piano del museo, un’altra galleria ospita opere del tardo Cinque e primo Seicento relative agli sforzi dei Medici per “modernizzare” la Cattedrale: grandi modelli lignei per la nuova facciata del Duomo, a sostituzione di quella smantellata nel 1587, di Bernardo Buontalenti, Giovan Antonio Dosio, Gherardo Silvani, nonch statue effimere e dipinti realizzati per le nozze del granduca Ferdinando I alla principessa Cristina di Lorena nel 1589.
Direttore e autore del progetto museologico Timothy Verdon, mentre il progetto architettonico di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti. La realizzazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo parte di un programma di interventi, tra cui il restauro delle facciate esterne del Battistero che terminer il prossimo 25 ottobre, messi in campo dall’Opera in vista del V Convegno Ecclesiale. L’intervento costato 45 milioni di fondi propri dell’Opera del Duomo.
21 ottobre 2015
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