22:31 PIERO SCARUFFI (da molti di voi molto ammirato), RAGAZZI E’ HOJE! :: OTIS REDDING ! UN TESTO MOLTO BELLO!

 

PIERO SCARUFFI  / ESCLUSIVAMENTE PIERO SCARUFFI

http://www.scaruffi.com/vol1/redding.html

 

 

AT The Dock Of The Bay

 

https://www.youtube.com/watch?v=3VPywcHWluc

 

 

Otis Redding – Otis Blue (1965) Full Album  // …I’ve Been Loving You Too Long  ( to stop now)  CARINO, NO?

 

” Ti ho amato troppo a lungo …per smettere adesso. “

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=lhdfBzQjpCY

 

 

Otis Redding

 

 

 

Otis Redding era nativo della Georgia, dove aveva imitato il sound crudo di Little Richard (Shout Bamalama, 1961), ma trovo` la sua fortuna a Memphis, negli studi della Stax.Il produttore Steve Cropper sperimento` su di lui le sue tecniche di arrangiamento, che si affidavano ancora ai soliti accordi ripetitivi di piano, ma con la chitarra a fornire il “response” del tradizionale coro gospel. Dopo le sue These Arms Of Mine (october 1962) ePain In My Heart (september 1963), derivata da Irma Thomas’ Ruler of My Heart (1962), Redding incise due veloci canzoni da ballo, Steve Cropper’s Mr Pitiful (december 1964), e la sua Respect (july 1965), sostenute dai Mar-keys. Furono le ballate Overton Wright’sThat’s How Strong My Love Is (1965) e Jerry Butler’s I’ve Been Lovin’ You Too Long (april 1965) a portare a compimento le teorie di Cropper: oltre a stabilire l’atmosfera fervente di cui Redding aveva bisogno, sostituirono l’armonia vocale con quella strumentale. Se anche le canzoni del 1966, ovvero Fa-fa-fa-fa-fa (august 1966) e Try A Little Tenderness(september 1966), un vecchissimo successo di Henry Woods) furono meno originali, Redding aveva ormai aperto la strada al “sound”. 

Le sue canzoni erano semplici melodie ritmate a cui una voce tenera e sporca conferiva una forte carica emotiva. Quello stile grezzo e sincero, venato appena di angoscia, ebbe una presa immediata, tanto nelle canzoni languide di cui sopra quanto negli act piu` selvaggi dal vivo, la stessa dei due principali ispiratori della sua schizofrenica personalita` canora: il balladeer Sam Cooke e il rocker Little Richard.

In quanto a carisma Redding fu secondo soltanto a Brown nei ghetti degli anni ’60.

Grande interprete nella pura tradizione dei bluesman rurali, ma anche fiero depositario dello spirito gospel, Redding mori` nel 1967, subito dopo aver partecipato al festival di Monterey e appena cominciato ad assaporare il successo, che gli arrise pienamente, postumo, con Dock Of The Bay (december 1967), ancora di Cropper.

I motivi del successo di Redding sono in realta` piu` sottili. Redding era un vulnerabile, ben diverso dagli animaleschi Brown e Pickett, dai tanti istrioni vanagloriosi della musica nera. Come tale divenne il simbolo della sincerita` in un periodo che aveva soprattutto bisogno di quello. E poi Redding ebbe l’enorme merito di universalizzare il gospel, avvicinandolo alla sensibilita` dell’uomo della strada, qualunque fosse la sua fede. Nelle sue mani il gospel divenne un codice universale di riscatto dal dolore.

The moving voice of Georgia-born Otis Redding, who died at 26, created a new emotional standard for southern soul. Equally important were the tight arrangements of guitarist Steve Cropper, in which the instrumental backing de facto replaced the gospel choir, turning the traditional call-and-response structure into a dialogue between voice and horns, and between voice and guitar. Hiw own These Arms Of Mine (october 1962) and Pain In My Heart (september 1963), which was a cover of Irma Thomas’Ruler of My Heart (1962), Steve Cropper’s Mr Pitiful (december 1964), his own Respect (july 1965), a metaphorical declaration of black pride camouflaged as a sexual plea, Jerry Butler’s I’ve Been Lovin’ You Too Long (april 1965), opened an almost metaphysical dimension to soul music, backed by one of the greatest rhythm sections of the time (Cropper on guitar, Booker T. Jones on piano, Donald Dunn on bass, Al Jackson on drums, and occasionally Isaac Hayes on organ). His version of Jerry Butler’s I’ve Been Lovin’ You Too Long (april 1965) became the quintessential seduction song. The last two gems that he composed with Cropper, Fa-fa-fa-fa-fa (august 1966) and Dock Of The Bay(december 1967), were increasingly tender, ethereal and extraterrestrial. 


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