EMMA BONINO E IL PROTOCOLLO DI TRITON LEGATO AL PATTO DI DUBLINO

PRESSREADER.COM / ITALY—9 LUGLIO 2017

https://www.pressreader.com/italy/libero/20170709/281621010369320

 

LA SCHEDA

I PORTI ITALIANI APERTI Nel 2014 il governo Renzi firma il protocollo della missione internazionale Triton, che cancella l’operazione Mare Nostrum e assegna all’Italia la gestione dei salvataggi in mare e l’onere degli sbarchi nei porti italiani

REGOLAMENTI E LEGGI Il regolamento Ue di Dublino indica nei Paesi di primo approdo il luogo dove i richiedenti asilo dovranno essere ospitati, ma secondo il diritto internazionale lo Stato di primo approdo è quello a cui appartiene la nave che soccorre il migrante. Perciò le navi europee che fanno parte dell’operazione Triton e attualmente di Sophia e battono bandiera di uno Stato europeo, sono parte integrante di quello Stato e dovrebbero ospitare i profughi però, abituata a ben altre battaglie, non si è tirata indietro.

«Non capisco le polemiche, manco avessi rivelato un segreto di Stato… Forse i parlamentari, o Matteo Renzi o qualcuno deve essersi distratto», ha detto a margine di una iniziativa dei Radicali a Roma. «Il Comitato Schengen ha discusso del protocollo Triton, come dice anche la presidente Laura Ravetto», ha aggiunto. «È stato fatto quell’accordo che prevede che è l’Italia che coordina tutta l’operazione e che tutti devono sbarcare in Italia». Ha spiegato di avere trovato strana, già allora, quell’intesa. Perché «vuol dire una violazione di regole: una barca spagnola che batte bandiera spagnola, come noto dalla convenzione del mare, è territorio spagnolo, quindi quelli che vengono salvati su una nave spagnola» dovrebbero avere come «primo paese di ingresso la Spagna». Perciò, «sono pregati in teoria di portarli in Spagna». E invece no: «L’accordo scrive che devono essere tutti portati in Italia».

Anche la forzista Laura Ravetto ha smontato la versione di Renzi. «La sottoscritta sin dal 2014 ha criticato apertamente la scelta del governo di derogare al principio della “nave di bandiera” nell’ambito dell’operazione Triton/Sophia», ha ricordato. Da quel dì, il governo avrebbe potuto scegliere una strada diversa. L’attuale segretario del Pd è stato premier dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016. «Renzi non può certo far finta di essere estraneo a tutto questo in quanto era premier durante Triton/ Sophia e oggi è segretario del Pd».

Il capogruppo di Fi, Renato Brunetta, ha accusato l’ex premier di avere «svenduto nel biennio 2014-2015 l’Italia all’Ue con il solo scopo di avere mani libere nel fare deficit per comprarsi il consenso». Brunetta chiederà al ministro dell’Interno, Marco Minniti, di rendere «noti i contenuti degli accordi». Anche Silvio Berlusconi è intervenuto: «Fino al 2011 avevamo azzerato gli sbarchi, da quando abbiamo lasciato il governo è un disastro. La migrazione va fermata, dobbiamo imporre all’Ue di bloccare con accordi gli scafisti alla partenza», ha detto.

8 LUGLIO 2017 IL FATTO QUOTIDIANO —VIDEO DELLA BONINO CHE SPIEGA CON CHIAREZZA–+ UN COMMENTO con la proposta di Emma Bonino

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/08/migranti-bonino-risponde-renzi-forse-si-e-distratto-accordo-per-far-sbarcare-tutti-italia-non-e-affatto-segreto/3716429/

 

«I 7 milioni di immigrati regolari lavorano e pagano le tasse e non rappresentano alcun problema per noi. – ha aggiunto ancora la Bonino -. Il problema sono piuttosto i 500mila clandestini, che lavorano in nero e sono contigui ad un dato di criminalità. Proprio per questo credo che una politica di integrazione seria aiuti la sicurezza e aiuti anche la convivenza tra i cittadini. E’ un problema complesso e non c’è una soluzione miracolosa, ma non si possono neanche promettere falsità irrealizzabili. Credo che quelli che lavorano in nero badano legalizzati con contributi alle aziende e poi, ci metteremo molto tempo, ma dovremo anche occuparci della Libia e del Sael».

 

GIORNALE DI BRESCIA (per capire meglio la proposta della Bonino)

 

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