ricordo questo film che non si può dire “bellissimo”, però è un film che “rimane dentro”.
A me è capitato per le inquadrature iniziali dove si vede Richard Gere la sera in metrò che rientra a casa e, attraverso i finestrini, intravvede la scuola da ballo, i ballerini che si muovono nel silenzio della lontananza. Perchè queste scene ( mi par si ripetano, più o meno simili almeno due o tre volte) mi hanno colpito? Per quel senso di solitudine che trasmettevano, solitudine e rassegnazione che poi è il motivo di riscatto di tutto il film.
A parer mio. O no?
ricordo questo film che non si può dire “bellissimo”, però è un film che “rimane dentro”.
A me è capitato per le inquadrature iniziali dove si vede Richard Gere la sera in metrò che rientra a casa e, attraverso i finestrini, intravvede la scuola da ballo, i ballerini che si muovono nel silenzio della lontananza. Perchè queste scene ( mi par si ripetano, più o meno simili almeno due o tre volte) mi hanno colpito? Per quel senso di solitudine che trasmettevano, solitudine e rassegnazione che poi è il motivo di riscatto di tutto il film.
A parer mio. O no?
O no? ….un abbraccio, chiara
Come avrei voluto ballare un tango con Richard Gere! Peccato che non sono Jennifer Lopez. Pazienza.