IL PORTO DI HAMBANTOTA – SUD SRI LANKA –INIZIATO NEL 2010 GRAZIE A CAPITALI CINESI, ADESSO UN ACCORDO NE CEDE IL 70%— PER 99 ANNI –ALLA COMPAGNIA CINESE CMPH ( CHINA MERCHANT PORT HOLDINGS )– LA CINA GESTISCE GIA’ L’AREOPORTO DI MATTALA A 18 km DAL PORTO DI HAMBANTOTA

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IL PORTO DI HAMBANTOTA NEL SUD DELLO SRI LANKA

 

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VENERDÌ, 26 APRILE 2019

LUISS OSI  ( OSI== Osservatorio sicurezza internazionale )–giornale legato all’Università

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progetto di sviluppo del porto

 

Sri Lanka: passi avanti per la zona industriale speciale cinese nel porto di Hambantota

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Sri Lanka: passi avanti per la zona industriale speciale cinese nel porto di Hambantota

PUBBLICATO IL 8 GIUGNO 2018 ALLE 6:20 IN ASIA SRI LANKA

Il governo di Colombo ha approvato la proposta di Surbana Jurong, società di consulenza di pianificazione urbana con sede a Singapore, in merito alla preparazione di un piano per la realizzazione di una zona industriale speciale cinese nel porto di Hambantota, giovedì 7 giugno.

La Cina ha investito miliardi di dollari nella costruzione di porti, strade e centrali elettriche in Sri Lanka con l’obiettivo sia di accrescere i traffici commerciali con l’isola sia di migliorare i collegamenti all’interno del progetto Belt and Road Initiative che mira ad unire in maniera più efficace e proficua la Cina all’Europa.

All’interno di questi progetti e finanziamenti si colloca il piano della zona industriale speciale nel porto di Hambantota, situato nella parte meridionale dello Sri Lanka. Il porto era stato aperto nel 2010 grazie agli investimenti delle aziende cinesi per un valore pari a 1.3 miliardi di dollari. A seguito di un accordo ratificato a luglio 2017, inoltre, la compagnia cinese China Merchants Port Holdings ha ottenuto il controllo del 70% del porto per 99 anni.

“Le zone industriali tra Cina e Sri Lanka verranno costruite nel porto di Hambantota in tre fasi e la zona di investimento cinese corrisponderà a circa 50km quadrati”, ha dichiarato Gayantha Karunatileka, portavoce del governo di Colombo.

La realizzazione di questo progetto cinese ha scatenato sia alcune proteste da parte della popolazione dello Sri Lanka, sia alcune preoccupazioni da parte delle principali potenze presenti nell’Oceano Indiano, in particolare India e Stati Uniti.

Se gli abitanti dello Sri Lanka temono che gli investimenti cinesi nel Paese possano spingere il governo verso un aumento del debito pubblico, minando la propria stabilità e credibilità, India e Stati Uniti guardano con attenzione al progetto del porto di Hambantota in virtù della sua posizione strategica nell’Oceano Indiano.

Il timore di queste due potenze consiste nella possibilità che la Cina, sfruttando il controllo sul porto di Hambantota, decida di trasferirvi una parte della marina militare, ottenendo una posizione privilegiata sulle rotte dell’Oceano Indiano. In risposta ai timori internazionali, l’ambasciata cinese in Sri Lanka ha negato la presenza di forze militari cinesi sull’isola.

 

Alice Barberis

di Redazione

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