9 gennaio 2020
DORA MAAR, LE SIMULATEUR, 1936–CENTRE POMPIDOU
DORA MAAR, RAGAZZO CON UN GATTO IN BRACCIO
DORA MAAR, UOMO CHE ISPEZIONA UN MARCIAPIEDE, LONDRA 1935
Dora Maar, Scène au marché de la Boquería, 1934.Collezione privata, Barcellona
By
Giulia Morale
DORA MAAR, FERMATA DELL’AUTOBUS, 1934
TATE – LONDRA–https://www.tate.org.uk/art/artworks/picasso-weeping-woman-t05010
PABLO PICASSO, DONNA PIANGENTE, 1937 –ispirato a Dora Maar
Il 26 aprile 1937, l’aviazione della Germania nazista bombardò la città basca di Guernica.
https://www.tate.org.uk/art/artworks/picasso-weeping-woman-t05010
DORA MAAR
Henriette Theodora Markovitch era l’unica figlia di Josip Marković (Joseph Markovitch, 1874–1969), un architetto croato che studiò a Zagabria , Vienna e poi a Parigi, dove si stabilì nel 1896, e della sua consorte, cattolica cresciuta Louise-Julie Voisin (1877–1942), originaria di Cognac, Francia .
Nel 1910, la famiglia partì per Buenos Aires dove il padre ottenne diverse commissioni tra cui l’ ambasciata di Austria-Ungheria. I suoi successi gli valse l’onore di essere decorato dall’imperatore Francesco Giuseppe I , anche se era “l’unico architetto che non fece fortuna a Buenos Aires”.
Nel 1926, la famiglia tornò a Parigi. Dora Maar, uno pseudonimo che ha scelto…
https://en.wikipedia.org/wiki/Dora_Maar
DORA MAAR, ANNI TRENTA
Izis (Israel Bidermanas) Portrait de Dora Maar de trois quarts au fume-cigarette, 1946 Vintage, gelatina al bromuro d’argento, cm 29,7×23,8 Parigi, collezione privata Photo credit: Xavier GRANDSART
DORA MAAR, ZONA DI BIDONVILLE, 1930-39
IL SILENZIO-1936
DORA MAAR, PERIFERIA, 1935
Dora Maar, Marionnette accrochée à une palissade, 1934. Collezione Jill Quasha, New York
Dora Maar, Jacqueline Lamba accoudée à la fenêtre, 1935
Girl Blocking the Doorway di Dora Maar (1934)
RAGAZZO COL BERRETTO, 1932 c.
Man Ray Portrait de Dora Maar aux petites mains, 1936 Vintage, gelatina al bromuro d’argento, cm 19,7×27,3 New York, Collezione Debra e Jean Bensadoun Photo credit: Alister Alexander /Camerarts
SOPRA: UNA SERIE DI FOTO SONI DAL LINK:
http://www.ilridotto.info/pt-br/content/dora-maar-e-picasso
LEONOR FINI DI DORA MAAR
LEONOR FINI DI DORA MAAR, 1936
Se il nome di Dora Maar (Parigi, 1907-1997) è ancora sconosciuto ai più, e per pochi altri ancora legato a quello del celeberrimo Picasso, è perché l’eclettico lavoro di quest’artista-fotografa viene raramente esposto e Maar è ricordata solo per essere stata amante e musa del pittore spagnolo.
DORA MAAR, GIOCHI PROIBITI, 1935
Pablo Picasso. Buste de Dora Maar 1936
Pablo Picasso. Femme couchee (Dora Maar) 1938
Pablo Picasso — Dora Maar seduta, 1938
Pablo Picasso. Portrait of Dora Maar 1936
Pablo Picasso. Dora Maar 1936
Pablo Picasso. Portrait de Dora Maar 1937
Pablo Picasso. Portrait de Dora Maar 1937
VARIE IMMAGINI SOPRA DA QUESTO LINK:
https://dantebea.com/tag/dora-maar/page/1/?iframe=true&preview=true/feed/
Soltanto recentemente Maar sta ricevendo l’attenzione che merita, con un’appena conclusasi grande mostra al Centre Pompidou di Parigi che è da poco arrivata alla Tate Modern di Londra. La rassegna è uno straordinario excursus sulla carriera di Maar, la quale sembra aver vissuto svariate vite d’artista tutte legate da un profondo desiderio di catturare le stranezze di un mondo solo apparentemente ordinario. L’artista comincia come fotografa per gli sfavillanti rotocalchi di moda nell’Europa degli Anni Trenta. Contemporaneamente frequenta i circoli comunisti di Parigi, Londra e Barcellona, dove immortala la povertà urbana figlia della Grande Depressione dello stesso periodo.
Dopo l’incontro con i surrealisti del tempo, si appassiona all’esoterico e al mistico, firmando indecifrabili collage fotografici dai soggetti più disparati. È solo verso la fine di una già avviata carriera che si interessa alla pittura, spaziando da autoritratti di ispirazione cubista a colorati paesaggi astratti.
Una delle opere su cui la mostra alla Tate punta di più è Conversazione (1937), nella quale Maar si ritrae seduta di fianco a Marie-Thérèse Walter, ex amante di Picasso, a testimoniare la tormentata relazione con il pittore. Alla tela viene riservato un posto d’onore all’interno della mostra: una parete interamente dedicata che affaccia su svariati ritratti di Dora Maar firmati da Picasso e una serie di autoritratti della stessa artista.
La conversazione che queste opere avviano è un interessante spunto sulla complicata relazione tra amori e amanti e la percezione di sé stessi attraverso i propri occhi e quelli dell’altro. Conversazione riceve molte attenzioni anche perché esposta al pubblico per la terza volta dalla sua creazione, ma è sicuramente nei lavori fotografici e surrealisti che l’estro di Maar emerge con più evidenza.
Dora Maar, The Conversation 1937. Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte, Madrid © FABA Photo Marc Domage © ADAGP, Paris and DACS, London 2019
Disorientare sembra essere una parola d’ordine per Maar, prima artista donna a fotografare nudi di donne in inusuali pose plastiche e ambientazioni surreali, rendendole così statue più che modelle.
Per questa ragione ritrovarsi di fronte alle fotografie che documentano la Grande Depressione economica degli Anni Trenta – nella mostra alla Tate collocate immediatamente dopo quelle di moda – è un’esperienza quasi destabilizzante.
Questa parte della produzione di Maar, seppur mantenendo viva una ricerca estetica dello strano, del reietto, e del fuori dell’ordinario, immortala la miseria che travolse l’Europa nello stesso periodo.
La povertà urbana che l’occhio della fotografa cattura ha le fattezze di mendicanti, ragazzi di strada, edifici decadenti e fatiscenti tra Londra, Parigi e Barcellona, dove Maar era legata a circoli intellettuali e rivoluzionari di sinistra.
Dora Maar, Portrait of Ubu 1936. Centre Pompidou, Musée national d’art moderne, Paris. Photo © Centre Pompidou, MNAM-CCI / P. Migeat / Dist. RMN-GP © ADAGP, Paris and DACS, London 2019
DORA MAAR, SENZA TITOLO ( MANO/CONCHIGLIA), 1934, CENTRE POMPIDOU
DORA MAAR, SENZA TITOLO, 1933, HARVARD ART MUSEUMS
DORA MAAR, SENZA TITOLO, 1980 circa, PAUL GETTY MUSEUM, LOS ANGELES
DORA MAAR, SENZA TITOLO ( FASHION PHOTOGRAPH ) C. 1935, COLLECTION THEROND
The years lie in wait for you ( 1935 )
DORA MAAR, MODEL IN SWIMSUIT, 1936, PAUL GETTY MUSEUM, LOS ANGELES
Altro che amante e musa, è una vera artista! Mi attrae quel povero armadillo, visto in tutta la sua orrificità, ma che in fondo fa tenerezza.