PRIMO MAGGIO 2013 08:00 PRIMO MAGGIO: LA STORIA LA SAPPIAMO TUTTI, MA A GUARDARLA DA VICINO TI VIENE UN IMPETO…DI FARE TUTTI SUBITO QUALCOSA–CHIARA

 

 

 

IL TRICOLORE SI COLORI DI ROSSO…

E’ NECESSARIO…

SENZA RADICI ANTICHE

SE VOLETE, A NOI VA BENE, TROPPE BRUTTE COSE

 

PER I NOSTRI GIOVANI DISOCCUPATI,

PER TUTTI I SENZA LAVORO,

PER LA NOSTRA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO…


ODIAMO OGNI FORMA DI DITTATURA


LE RADICI BRUCIANO NEL NOSTRO CUORE DI VECCHI


A VOI LOTTARE

NOI VI SEGUIAMO DA LONTANO

 

COL CUORE ROSSO DI FIAMMA DI PASSIONE PER LA

 

GIUSTIZIA.

 


modestamente chiara

 

 

 


 

 

 

 

 

 

1855    AUSTRALIA “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. —-

Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.
La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all’interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.

 

 

 

Le origini

 


Dal congresso dell’Associazione internazionale dei lavoratori – la Prima Internazionale – riunito a Ginevra nel settembre 1866, scaturì una proposta concreta: “otto ore come limite legale dell’attività lavorativa”.

 


A sviluppare un grande movimento di lotta sulla questione delle otto ore furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori statunitensi. Lo Stato dell’Illinois, nel 1866, approvò una legge che introduceva la giornata lavorativa di otto ore, ma con limitazioni tali da impedirne l’estesa ed effettiva applicazione.

 

L’entrata in vigore della legge era stata fissata per il 1 Maggio 1867 e per quel giorno venne organizzata a Chicago una grande manifestazione. Diecimila lavoratori diedero vita al più grande corteo mai visto per le strade della città americana.
Nell’ottobre del 1884 la Federation of Organized Trades and Labour Unions indicò nel 1 Maggio 1886 la data limite, a partire dalla quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno.

 

CARRA’

1886: I “martiri di Chicago”

 

 

Illustrazione d’epoca raffigurante lo scoppio dell’ordigno a Haymarket Square.

Lo studioso di storia del movimento operaio, nonché docente presso la Bowling Green State University dell’Ohio, Timothy Messer-Kruse[1], ha analizzato per circa dieci anni le testimonianze e gli atti relativi alla vicenda di Haymarket e sostiene che il processo non fu un vero e proprio caso di malagiustizia, ma piuttosto un “suicidio giudiziario”, dato che la difesa scelse di usare il processo come tribuna per l’anarchismo invece di schierare una solida difesa legale.[2]
Nonostante la sconfitta alla corte di giustizia, gli avvocati degli anarchici si dimostrarono esperti alla corte dell’opinione pubblica e riuscirono ad influenzare il modo in cui gli storici e gli attivisti avrebbero ricordato questo evento per i 125 anni seguenti. Il nuovo contributo di Messer-Kruse aiuta a comprendere la storia della classe operaia e il mondo durante quella che fu definita, da Mark Twain, la Gilded Age ( Età d’oro, romanzo di MT—periodo di grandi speculazioni…).

 

Imputati RIVISTA ANARCHICA DELL’EPOCA

Michael Schwab Immigrato tedesco, graziato nel 1893

Michael Schwab e August Spies

Michael Schwab era nato a Bad Kissingen, Franconia in Germania il 9 Agosto del 1853 e lavorò nell’ambito del commercio e anche come rilegatore di libri. Emigrò negli Stati Uniti nel 1879 e visse tra Chicago, Milwaukee e gli stati occidentali prima di stabilirsi definitivamente a Chicago nel 1881.

Attivismo
Schwab era diventato un attivista ancor prima di emigrare negli Stati Uniti, dopo aver scritto articoli per diversi quotidiani radicali tedeschi. Si unì al partito socialdemocratico tedesco nel 1872. Negli Stati Uniti, venne coinvolto nel movimento per i diritti dei lavoratori e precisamente al Socialist Labor Party, per poi unirsi con le persone dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori e contribuendo a formare la fazione del North-Side di tale organizzazione. Iniziò a scrivere e poi divenne co-editore dell’Arbeiter-Zeitung, un giornale anarchico tedesco per lavoratori immigrati. Fu molto attivo nel movimento per la giornata lavorativa di 8 ore.

Haymarket
La notte del 4 maggio 1886, Schwab lasciò l’ufficio di Arbeiter-Zeitung, e si fermò in occasione della riunione Haymarket a cercare August Spies. Non trovandolo, Schwab parlò brevemente con il fratello Rudolph Schnaubelt, che fu poi accusato di essere il portatore della bomba. Schwab aveva sostenuto che era rimasto all’Haymarket per non più di cinque minuti. Aveva parlato in una riunione dei lavoratori sul Reaper Deering Works all’angolo di Clybourn Fullerton. Questo era il posto dove era rimasto per tutto il tempo dell’attentato e da lì andò dritto a casa.

Arresto, conseguenze, amnistia
Schwab venne arrestato con altri sei rivoltosi di Haymarket, mentre Albert Parsons si era consegnato.
In tribunale, venne condannato insieme agli altri co-imputati e condannati a morte, mentre Oscar Neebe venne condannato a 15 anni di carcere. Schwab scrisse al governatore dell’Illinois Richard James Oglesby per ottenere l’indulgenza e il 10 novembre 1887, Oglesby commutò la sua pena, insieme a quella di Samuel Fielden, al carcere a vita. Rimase nel penitenziaro di Joliet per 6 anni, prima di essere perdonato con gli altri due imputati dal governatore dell’Illinois John Peter Altgeld il 26 giugno 1893. Dopo la sua liberazione, continuò a scrivere per l’Arbeiter-Zeitung e aprì un negozio di scarpe da cui vendeva anche libri sui diritti del lavoro, ma la sua salute era peggiorata da quanto era uscito dal carcere, e il negozio non andava bene.
Schwab è morto a causa di una malattia respiratoria contratta mentre era nel penitenziaro di Joliet il 29 giugno 1898. È sepolto al cimitero di Waldheim insieme agli altri martiri di Haymarket.

  • Samuel Fielden Immigrato inglese, graziato nel 1893
  • Oscar Neebe Tedesco-Americano condannato a 15 anni di reclusione, di cui 7 scontati prima della grazia nel 1893

 

 

 

 

RACCONTO

 


Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta.

 

 

 

Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all’attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l’11 novembre 1887.

 

Il ricordo dei “martiri di Chicago” era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio.

 


1890: 1 maggio, per la prima volta manifestazione simultanea in tutto il mondo

 

milano

 

 

torino
Il 20 luglio 1889 il congresso costitutivo della Seconda Internazionale, riunito a Parigi, decise che “una grande manifestazione sarebbe stata organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente i tutti i paesi e in tute le città, i lavoratori avrebbero chiesto alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore”.
La scelta cadde sul primo Maggio dell’anno successivo, appunto per il valore simbolico che quella giornata aveva assunto.
In Italia come negli altri Paesi il grande successo del 1 Maggio, concepita come manifestazione straordinaria e unica, indusse le organizzazioni operaie e socialiste a rinnovare l’evento anche per 1891. Nella capitale la manifestazione era stata convocata in pazza Santa Croce in Gerusalemme, nel pressi di S.Giovanni. La tensione era alta, ci furono tumulti che provocarono diversi morti e feriti e centinaia di arresti tra i manifestanti.
Nel resto d’Italia e del mondo la replica del 1 Maggio ebbe uno svolgimento più tranquillo. Lo spirito di quella giornata si stava radicando nelle coscienze dei lavoratori.

 

nota

La Seconda Internazionale era un’organizzazione fondata nel 1889Parigi dai partiti socialistilaburisti europei e scioltasi nel 1916, ma di fatto il 4 agosto 1914.


L’Internazionale Socialista si prefiggeva di essere la centrale di coordinamento fra i partiti nazionali collegati al movimento operaio; proponeva riforme nel campo economico e della legislazione sociale, oltre a propugnare una politica antimilitarista. Erede della Prima Internazionale, al contrario dell’organismo che la precedette, fu dominata dal Partito Social Democratico tedesco, di indirizzo riformista

 


1891: la festa dei lavoratori diventa permanente
Nell’agosto del 1891 il II congresso dell’Internazionale, riunito a Bruxelles, assunse la decisione di rendere permanente la ricorrenza. D’ora in avanti il 1 Maggio sarebbe stato la “festa dei lavoratori di tutti i paesi, nella quale i lavoratori dovevano manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e della loro solidarietà”.

 

File:Communist-International-1920.jpg

 

L’Internazionale Comunista (in tedesco Kommunistische Internationale, abbreviato in Komintern o in italianoComintern) fu l’organizzazione internazionale dei partiti comunisti attiva dal 1919 al 1943, nota anche come Terza Internazionale.

 

1 maggio

(riot – rivolta)

 

 


Il primo maggio durante il fascismo

 

 

 

carlo rosselli
Nel nostro Paese il fascismo decise la soppressione del 1 Maggio, che durante il ventennio fu fatto coincidere il con la celebrazione del 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma.

 

21 aprile festa della fondazione di roma antica al posto della festa internazionale dei lavoratori primo maggio

 

 

Mentre la festa del lavoro assume una connotazione quanto mai “sovversiva”, divenendo occasione per esprimere in forme diverse (dal garofano rosso all’occhiello, alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alla riunione in osteria) l’opposizione al regime.

 

Il 1 Maggio tornò a celebrarsi nel 1945, sei giorni dopo la liberazione dell’Italia.

 


 


 

 

 

 

1947: L’eccidio di Portella della Ginestra
La pagina più sanguinosa della festa del lavoro venne scritta nel 1947 a Portella della Ginestra,

 

dove circa duemila persone del movimento contadino si erano date appuntamento per festeggiare la fine della dittatura e il ripristino delle libertà, mentre cadevano i secolari privilegi di pochi, dopo anni di sottomissione a un potere feudale. La banda Giuliano fece fuoco tra la folla, provocando undici morti e oltre cinquanta feriti. La Cgil proclamò lo sciopero generale e puntò il dito contro “la volontà dei latifondisti siciliani di soffocare nel sangue le organizzazioni dei lavoratori”.


La strage di Portella delle Ginestre, secondo l’allora ministro dell’Interno, Mario Scelba, chiamato a rispondere davanti all’Assemblea Costituente, non fu un delitto politico.

 

Ma nel 1949 il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della sua strage. Il 14 luglio 1950 il bandito fu ucciso dal suo luogotenente, Gaspare Pisciotta, il quale a sua volta fu avvelenato in carcere il 9 febbraio del 1954 dopo aver pronunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella.

 


Il primo Maggio oggi

 

 

immagini rappresentative del 1 maggio

 

 


Le profonde trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini, la progressiva omogeneizzazione delle abitudini hanno profondamente cambiato il significato di una ricorrenza che aveva sempre esaltato la distinzione della classe operaia. Il modo di celebrare il 1 maggio è quindi cambiato nel corso degli anni.
Da diversi anni Cgil, Cisl, Uil hanno scelto di celebrare la giornata del 1 Maggio promovendo una manifestazione nazionale dedicata ad uno specifico tema. E’ diventato un appuntamento anche il tradizionale concerto rock che i sindacati

 

(tratto dal   DOCUMENTO CGIL FOGGIA, STORIA DEL PRIMO MAGGIO)

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