25 dicembre 2013 ore 18:57 Mentre scrivevo adesso un commento, per l’ennesima volta mi è venuto il dubbio sull’accento di “perché”—la correzione automatica me li dava rossi tutti e due (grave, acuto)…così vi passo la regola e la prox volta lo chiederò a voi—state allerti!

ANDREA BOCELLI-JENNIFER LOPEZ—QUIZAS QUIZAS QUIZAS   (AL FONDO TESTO E TRADUZIONE)

“Perchè” o “perché”? L’accento è acuto o grave?

“Perchè” o “perché”? Non tutti gli insegnanti fanno notare, forse per motivi didattici, che una di queste due forme non è completamente giusta; qualcuno, infatti, potrebbero consigliarvi di scrivere come volete, visto che la posizione dell’accento è corretta, e di non perdere tempo con dettagli da poco.
Non si tratta di un errore grave di grammatica italiana, questo è vero, ma uno scrivente che voglia essere impeccabile non può utilizzare “perché” e “perchè” indistintamente: “perché” va scritto con l’accento acuto, non con quello grave (della parola “cioè”, per esempio); la e di “perché”, infatti, è una “e chiusa”, ed è caratteristica di tutti i composti di –che(“poiché”, “dacché”, “sicché”, “affinché” etc.) e di –tre (“ventitré”, “trentatré” etc…), nonché della III persona singolare di alcuni verbi al passato remoto (“poté”, “batté” etc.). L’accento grave, invece, va su tutte le altre e, che definiamo “eaperte“; parliamo, ovviamente, di parole accentate sull’ultima sillaba e terminanti per -e: quindi, “cioè”, “è” “Noè” e così via.
La differenza tra e chiusa ed e aperta sta in un fatto di pronuncia, che, ovviamente, non è possibile riprodurre per iscritto, ma che capirete senz’altro, ascoltando qualcuno che ha seguito e ha portato a termine nel migliore dei modi corsi di dizione (in genere, attori, conduttori, speaker radiofonici, i cosiddetti “professionisti della parola”).

Siempre que te pregunto
que cuando como y donde
tu siempre me respondes
quizás quizás quizás
y así pasan los días
y yo desesperando
y tu tu contestando
quizás quizás quizás

estas perdiendo el tiempo
pensando pensando
por lo que mas tu quieras
asta cuando asta cuando
y así pasan los días
y yo desesperando
y tu tu contestando
quizás quizás quizás

y así pasan los días
y yo desesperando
y tu tu contestando
quizás quizás quizás

Siempre que te pregunto
que cuando como y donde
tu siempre me respondes
quizás quizás quizás

estas perdiendo el tiempo
pensando pensando
por lo que mas tu quieras
asta cuando asta cuando
estas perdiendo el tiempo
pensando pensando
por lo que mas tu quieras
asta cuando asta cuando
y así pasan los días
y yo desesperando
y tu tu contestando
quizás quizás quizás
quizás quizás quizás
quiiiizás quiiiiiiiiiiizáaaaas
quiiiiiiiizáaaas

 

Farres – Larici – Testoni)

Un bacio ti domando
ma tu non dici quando
tu sempre mi rispondi:
“Chissà, chissà, chissà.”
ed ogni dì che passa così
mi fai soffrire
perchè non fai che dire:
“Chissà, chissà, chissà.”

Per te io mi tormento
pensando pensando
aspetto che tu m’ami
non so quando, non so quando
ed ogni dì che passa così
mi fai soffrire
perchè non fai che dire:
“Chissà, chissà, chissà.”

Per te io mi tormento
pensando pensando
aspetto che tu m’ami
non so quando, non so quando.
ed ogni dì che passa così
mi fai soffrire
perchè non fai che dire:
“Chissà, chissà, chissà
chissà, chissà, chissà.”

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