ORE 23:26 IL NOSTRO GRANDE GIUSEPPE DI STEFANO IN UNA SUA PARTE CHE GLI STAVA BENE: DALL’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI E, ANCOR DI PIU’ NELLA LUCIA DI LAMMERMOOR CON LA CALLAS ED HERBERT VON KARAJAN COME DIRETTORE D’ORCHESTRA

 

chiara è proprio felice che senza averlo deciso, è venuto fuori un omaggio adun grande artista della nostra lirica di cui oggi non si parla piu’–Ho avuto la possibilità di sentirlo a Sanremo al Teatro Marsaglia–MI auguro che almeno un poco di questo mio entusiasmo possa essere condiviso–Il mio piu’ grande desiderio e’ che qualcuno che, magari è andato una volta alla Scala, e ha chiuso con tutta la lirica, perché gli è capitato Wagner in tedesco nella famoso quattro ore o piu, si avvicinasse a questi canti o romanze…che cerco di mettere di proposito- All’epoca la gente le cantava per strada…

 

 

L’ARIA DI NEMORINO

https://www.youtube.com/watch?v=W43oliDE2pw

 

Aria of Nemorino
Conductor – Nino Sanzogno
Orchestra – Teatro alla Scala
Chorus – Teatro alla Scala
1957

 

 

Lucia di Lammermoor [part 2 of 3] – Callas, di Stefano (LIVE)—BERLINO 1955

 

Live performance, September 29, 1955
La Scala Chorus & RIAS Symphony Orchestra
Berlin

cond. Herbert von Karajan
Lucia – Maria Callas
Edgardo – Giuseppe di Stefano
Enrico – Rolando Panerai
Raimondo – Nicola Zaccaria

Act II
0:00 – Lucia fra poco a te verrà
3:04 – Appressate, Lucia
8:13 – Soffriva nel pianto
11:59 – Che fia!
13:21 – Se tradirmi tu potrai
15:29 – Per te d’immenso giubilo
19:04 – D’ovè Lucia?
20:54 – Piange la madre estinta
23:08 – Chi mi frena in tal momento
30:51 – T’allontana sciagurato
32:05 – Sconsigliato, in queste porte chi ti guida?
34:09 – Esci, fuggi, il furor che m’accende

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Giuseppe di Stefano e Maria Callas – A te o cara – Puritani di Vincenzo Bellini

A te, o cara, amore talora
Mi guidò furtivo e in pianto;
Or mi guida a te d’accanto
fra la gioia e l’esultar.
Al brillar di sì bell’ora,
Se rammento il mio tormento
Si raddoppia il mio contento,
M’è più caro il palpitar.

 

https://www.youtube.com/watch?v=pvTYiyd3BbY

 

 

Giuseppe Di Stefano (Motta Sant’Anastasia24 luglio 1921 – Santa Maria Hoè3 marzo 2008)

Figlio unico di un carabiniere che sveste molto presto l’uniforme e di una sarta originaria di Siracusa, “Pippo”, come lo hanno sempre chiamato amici, colleghi e fan, passa la giovinezza a Milano, dove i genitori si trasferiscono alla ricerca di migliori condizioni economiche, e dove il padre trova un modesto impiego come calzolaio. Viene educato in un seminario dei Gesuiti, meditando per qualche tempo di avvicinarsi al sacerdozio. Successivamente, grazie all’amico melomane Danilo Fois che, pur non interessato, lo trascina per ore ed ore al loggione della Scala, inizia a dedicarsi al canto, formandosi in modo frammentario presso vari maestri (tra i quali il baritono Luigi Montesanto), le cui lezioni vengono pagate da Fois e da altri amici[1]…..(da wikipedia)

chiara: quasi sempre quando leggi la vita di questi grandi personaggi resti basito…voi no?

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