ORE 12:52 —STOP VITALIZIO POLITICI CONDANNATI PER MAFIA— CI ARRIVA DA LIBERA /TRAMITE CHANGE.ORG CUI SIAMO ISCRITTI NOI DEL BLOG/ QUESTA PETIZIONE—NON SO COME DESCRIVERLA—DI “ELEMENTARE GIUSTIZIA// ANCHE TRIBUTARIA,MA C’E’ MOLTO DI PIU’! “DIGNITA’ CIVILE”?

RAGAZZI, DOBBIAMO FARCELA!

 

 

PER MAFIA!

 

 

 

Change.org

Dobbiamo essere un milione di persone a dire basta al vitalizio per i politici condannati per mafia. Ecco qualcosa che puoi ancora fare.

 

 

 

Ciao CHIARA,

Dobbiamo arrivare a un milione di firme entro Natale. Abbiamo sinora firmato in 260mila contro il vitalizio ai condannati per mafia. Se entro dicembre ognuno di noi portasse anche la firma di tre amici che non si sono ancora uniti a questa battaglia supereremmo di gran lunga il milione di adesioni.

Vogliamo arrivare a questa cifra simbolica per mandare un messaggio molto chiaro al Parlamento.

Sarà il nostro regalo di Natale: la voce di un milione di cittadini per inchiodare i parlamentari alla decisione necessaria di cancellare la vergogna dei vitalizi ai politici condannati per mafia e corruzione.

Ecco cosa puoi fare:

1) Posta un tweet

2) Condividi su Facebook chiedendo ai tuoi amici di firmare

3) Invia questo messaggio alla tua rubrica email:

Ciao,

Basta una semplice modifica dei Regolamenti del Senato e della Camera per cancellare una vergogna: il pagamento dei vitalizi a senatori e deputati condannati in via definitiva per gravi reati, come mafia, corruzione, truffe con fondi pubblici e frodi fiscali.

Deputati e senatori sono chiamati a dare l’esempio, stabilendo la cessazione immediata di qualsiasi erogazione di denaro pubblico nei confronti di chi si è reso responsabile di questa vera e propria violazione dell’articolo 54 della Costituzione, secondo il  quale il mandato istituzionale va assolto “con disciplina  e onore”.

Firma ora e chiedi la sospensione di qualsiasi vitalizio ai politici condannati: http://www.change.org/p/stop-al-vitalizio-agli-ex-parlamentari-condannati-per-mafia-e-corruzione

_______________________________

Grazie per il tuo contributo!

Libera via Change.org

 

 

 

 

 

 

 

Lancia una petizione. ·   Contattaci ·   Privacy policy
Change.org ·   548 Market St #29993, San Francisco, CA 94104-5401, SUA

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a ORE 12:52 —STOP VITALIZIO POLITICI CONDANNATI PER MAFIA— CI ARRIVA DA LIBERA /TRAMITE CHANGE.ORG CUI SIAMO ISCRITTI NOI DEL BLOG/ QUESTA PETIZIONE—NON SO COME DESCRIVERLA—DI “ELEMENTARE GIUSTIZIA// ANCHE TRIBUTARIA,MA C’E’ MOLTO DI PIU’! “DIGNITA’ CIVILE”?

  1. mg scrive:

    Sì è una questione basica di giustizia e civiltà.

    Vorrei segnalare che c’è anche un’altra petizione altrettanto importante. Ed è l’appello lanciato dalla campagna “LASCATECIENTRARE” contro i respingimenti collettivi di migranti

    http://www.lasciatecientrare.it/j25/italia/news-italia/130-appello-alle-istituzioni-fermiano-i-respingimenti

    Tali respingimenti sono tra l’altro illegali anche sotto il profilo del diritto internazionale:
    La Corte Europea per i diritti umani ha infatti ripetutamente condannato il Governo Italiano per aver disposto respingimenti collettivi (attuati cioè senza la preventiva verifica, caso per caso, che non sussistono le condizioni per concedere il diritto di asilo). Ultimamente (21.10.2014) ha condannato l’Italia per aver attuato respingimenti di migranti verso la Grecia, respingimenti che “hanno esposto i ricorrenti ai rischi conseguenti alle falle della procedura di asilo in quel paese” e per violazione dell’art. 4, Protocollo 4 (divieto di espulsioni collettive)-dice la sentenza.

    “La Campagna LasciateCIEntrare e organizzazioni come Terre des Hommes International Federation, Medici Senza Frontiere Italia, Asgi – Associazione Studi Giuridici Immigrazione lanciano l’appello alle istituzioni italiane ed europee per fermare i respingimenti. Le suddette pratiche collettive e sommarie di respingimento verso Paesi certamente non sicuri, quali, oltre la Grecia, per effetto di possibili respingimenti a catena, la Libia, l’Egitto e la Turchia, rischiano di moltiplicarsi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *