una mistica basata su miti e racconti–AVENDO PAZIENZA “!CI SI AFFEZIONA” E LO SI ASCOLTA VOLENTIERI, CHIARA
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Elemire Zolla, grande conoscitore di sapienza tradizionale, filosofo, esoterista, scrittore, saggista, professore universitario di Letteratura angloamericana, qui intervistato da Leopoldo Antinozzi per il programma radiofonico Lo Specchio del Cielo, andato in onda il 22 marzo 1987 su RadioRai.
Elémire Zolla (Torino, 9 luglio 1926 – Montepulciano, 29 maggio 2002) è stato uno scrittore, filosofo e storico delle religioni italiano, conoscitore di dottrine esoteriche e studioso di mistica occidentale e orientale.
A 22 anni si ammalò di tubercolosi; durante la malattia scrisse un romanzo, Minuetto all’inferno, edito nel 1956, con cui vinse il premio Strega opera prima. Nel 1957 si trasferì a Roma, dove lavorò nella redazione di Tempo presente.
Elémire Zolla
MINUETTO ALL’INFERNO
Introduzione di Grazia Marchianò 2004 |
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La fortuna critica di Minuetto all’Inferno fu irta di ostacoli. Avversato da Elio Vittorini che dirigeva da Einaudi la collezione dei “Gettoni” dove poi uscì nel 1956, nei tre anni precedenti era passato al vaglio di Calvino, Fruttero, Fenoglio e altri lettori editoriali rischiando di venir rispedito al mittente inedito. Vinse lo Strega per l’opera prima e la buona stella del «giovane in abito scuro, timido, ma che si assicura intelligentissimo» sfolgorò quella sera. Qualche altra volta si sarebbe oscurata per ribrillare ancora mentre la vita di quel giovane, che nel frattempo non era più tale, correva verso il suo fine e la sua fine.
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Nel 1959 pubblicò il saggio Eclissi dell’intellettuale, opera anticonformista in cui, muovendo da una critica della società di massa basata sull’analisi di Adorno e Horkheimer, prendeva anche posizione contro le lobby politiche e culturali e il conformismo progressista[2].
Quella di Zolla è una negazione di tutto il sistema dell’industria culturale… Un libro in cui si attaccano l’idolatria progressista, la mistificazione dei consumi, l’interesse smodato per il corpo e l’abbassamento del soggetto sociale a una stupidità impudente e intontita. Zolla invita l’uomo ad abbandonare il mondo quale è stato conformato dal potere per raggiungere vette più alte.
Per ulteriori informazioni:
http://leopoldoantinozzi.blogspot.it
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Musica
- “Cello Concerto in B Minor, Op. 104: II. Adagio ma non troppo” di Pierre Fournier, Berliner Philharmoniker & George Szell (iTunes)