Ode a Macchietta
Caro Macchietta, comune gatto soriano
gatto non comune,
sotto il tuo pelo soffice
c’era un’anima soffice
che pudicamente
si nascondeva
chiedendo tenerezza
a chi voleva donartela.
Hai graffiato per sempre
il nostro cuore,
piccola grande anima
di serenità.
quando è arrivato era più piccolo di questo micetto, alla sera siamo andati a dormire, lui nella sua cuccia in sala-cucina, dove più stavamo da svegli, lasciando le porte aperte. Al mattino me lo sono trovato sulla testa con le zampine comodamente accomodate sulla mia fronte
questo è identico all’ultimo arrivato: il quinto: GIORG-INO. Macchietta gli faceva da nonno: lui era piccolo e birbante, gli saltava intorno, non so ricostruirlo bene, poi era la volta della coda…alla fine, dopo averlo lasciato giocare un bel po’, gli dava una piccola pacca sul musetto che significava: il gioco finish!
ciao caro macchietta nel paradiso dei gatti troverai tanti amici, Mimì, Paolino, Graffigna e…
Se vuoi che si mettano tutti insieme, noi abbiamo Nuvoletta, il piccolo che si chiamava Giorgino, è stato l’ultimo a morire, c’era Gengis, così chiamato perché —sotto una pioggia, di domenica –presso un benzinaio automatico —era da giorni che erano lì —ecco, arrivo, quando Donatella ha cercato di prendere lui e la sorellina per salvarli, Gengis le ha dato una sana morsicata sulla mano. La sorella, piccolina e tutta nera meno per un ciuffo sulla pancia, l’abbiamo chiamata ” Nerina”. Della troupe rimane viva una certa ” Nana” che è però un coniglio. Tra i tuoi così amati amati, ed i nostri un po’ meno, potremmo inaugurare ” un riposo online ” per “veri esseri umani”. chiara sottoscrive subito! E gli altri?