chiara, un pezzo di vita con Marco, dal capitolo VI gennaio 10 // ” IL PAVIMENTO INTERMEDIO DOVE CAMMINARE “

 

 

 

Insieme abbiamo vissuto solo gli estremi delle emozioni umane:

 

la morte e la vita,

la persecuzione e l’idealizzazione dei compagni del calcio,

 

 

l’amore e l’odio,

 

anche se entrambi appaiono alla sua coscienza in forme mascherate,

 

perché i sentimenti in quanto tali gli sono in parte ancora difficili da sopportare.

 

 

Quello che ancora non appare è l’affetto, la simpatia, la tenerezza, che

 

non solo sono sentimenti ed emozioni,

 

ma oltretutto sono emozioni non estreme

 

come, invece, l’amore e l’odio

 

e richiedono perciò una maturità o sviluppo evolutivo diverso.

 

 

Bisogna avere nella mente

 

un pavimento intermedio dove poter camminare,

 

ma questo pavimento si costruisce

 

man mano che ci si allontana

 

si mette una piastrella e si prende una piccola distanza

 

 

poi si torna laggiù e la piastrella si scolla

 

ma rifacciamo il lavoro perché troppo ci preme la tranquillità

 

e la serenità mentale di non far più parte

 

 

di quella bilancia estrema che

 

o era bianco o era nero

 

o era morte o era vita

 

o era amico o era nemico

 

 

Adesso aneliamo a non idealizzare più

 

a non perseguitare più con la nostra potenza od onnipotenza

 

perseguitare o invadere e sottomettere l’altro

 

a non essere perseguitati se non quel tanto che ci tolga l’estrema solitudine

 

 

e pian piano mettere, con tutti gli aiuti possibili, le nostre mattonelle mentali

 

per quella bella stradina campagnola in mezzo al verde

 

sapendo che una gran parte le abbiamo già messe

 

e perciò non partiamo dal vuoto, ma dal pieno.

 

 

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