SE RIPETIAMO E’ PER SVACCHEZZA – CALDA, MA PIACEVOLE COME QUESTA POESIA…

 

 

 

Solitario sulla vetta
della torre antica è il passero
solitario. E’ la vedetta
solitaria in cima al cassero,
solitario è il soldo, o duolo,
del tapin ch’ à un soldo solo,
solo andava il cieco inerme
e ben noto Belisario,
ma il più sol di tutti è il verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme solitario.

Tutte l’altre creature
hanno moglie od hanno figli:
i canguri han le cangure
i conigli han le coniglie,
l’api accoppiansi nell’aria
e persin la dromedaria
tra le sabbie nude ed erme
ha il fedele dromedario.
Il più sol di tutti è il verme
lungo verme
cupo verme
cieco verme
bieco verme
triste verme
solitario.

 

 

Elegia del verme solitario di Ernesto Ragazzoni.”Parole che ridono”…

  • C. Bermani, Parole che ridono. A proposito di Ernesto Ragazzoni. Con un’appendice di poesie inedite e scritti dimenticati, Odradec, 2004

pag.69

 

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