Cosa aspetti, compagno Landini?
Le speranze son già moribonde.
Tu risvegliale dal sonno mortale,
dal quel sonno un salto faran.
Cosa aspetti, compagno Landini:
l’ora è giunta di far la Sinistra,
quella salda che ognuno in cuor spera
quella figlia di tanti ideal.
Cosa aspetti, caro compagno
noi vogliamo chiarezza e accoglienza,
vogliam essere tutti fratelli
nella vita che è dura per se’.
Noi vogliamo un mondo più giusto,
che la vita sorrida ad ognuno.
Non le armi: ragione ed amore
saran l’arma dell’umanità.
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chiara: più la leggo e più mi sembra bella, sarà l’abitudine ? ciao bella poetessa !
Le foto mi sembrano perfette. Io le interpreto così: l’uomo e la donna naturalmente dovrebbero scavare dentro di se’ maggiormente per riconoscere il lupo che portano in se’. Io non ce l’ho assolutamente con il lupo, animale odiato e bistrattato nelle favole e nell’immaginario dell’uomo. Ma, per quello che ha di ferinità, può essere preso come simbolo della parte bestiale che è in ognuno di noi ( perdonaci, signor lupo!). I valzerini rivoluzionari ottocenteschi esprimono l’aspirazione ingenua ma non troppo di una convivenza migliore tra gli uomini. Questa aspiraziome, speranza, utopia, per fortuna non è mai sparita ( è lo spettro benevolo che si aggira tra di noi) e, secondo me, è ridiventata attuale perché viviamo male, in una società dove è ancora più evidente che in altri periodi l”homo homini lupus”. Restiamo o torniamo ad essere umani ( era la frase di Vittorio Arrigoni), rendiamo la storia un po’ più viva nelle nostre teste e nella nostra pratica e lasciamo che il lupo viva tranquillo, non più nemico dell’uomo. ( è molto permaloso,non sopporta di essere accostato all’uomo per malvagità e ferocia ed ha ragione lui).
che bello, hai fatto un piccolo racconto: anch’io intendevo inneggiare al lupo, ma se riesco lo dico domani…ciao mille mille mille e una…insieme?