LAURA MARI PER REP. —APPELLO AL CAMPIDOGLIO PER TRE VILLE : ” ISTITUZIONI ASSENTI “

 

REPUBBLICA-ROMA- 23 SETTEMBRE 2017

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VILLA PAMPHILI  (se non sbaglio è un hotel)

 

Tutor e sorveglianza appello per tre ville “Istituzioni assenti”

Lettera delle associazioni al Campidoglio “Giardinieri esperti, più divieti e chiusure”

 
LAURA MARI

OGNI metro quadrato che si perde è un soffio d’aria che manca ai polmoni di Roma. Un respiro soffocato dal degrado. Dopo il recente caso di stupro di una donna tedesca a Villa Borghese, in seguito alle numerose aggressioni e violenze nel parco di Colle Oppio e dopo le denunce sullo stato di abbandono dei parchi pubblici e delle aree verdi, le associazioni che si battono per la tutela delle ville storiche hanno preso carta e penna per chiedere un intervento urgente del Campidoglio. Presentando 16 proposte concrete, un vademecum completo.

«Le ville storiche sono state messe a rischio dalla totale assenza di attenzione da parte delle istituzione», si legge nella lettera- appello firmata dagli Amici di Villa Borghese, dall’Osservatorio Sherwood, dall’associazione per Villa Pamphilj e dai Leprotti di Villa Ada. Allegate alla missiva, ecco le idee degli ambientalisti.

Sotto il profilo della gestione, servono «tutor» e giardinieri esperti «di chiara fama» per ogni parco oltre che piani di gestione a lunga scadenza, supportati da investimenti in personale e strumenti per la cura del verde.

Capitolo cura: più sforzi per la manutenzione ordinaria, visite guidate, aree per bambini e bagni in tutte le ville. Non mancano i divieti, tra cui quello di prestare le aree verdi alle serate dell’Estate Romana e agli «eventi con forte impatto ambientale» con più di 200 partecipanti. Al bando anche il transito di auto e moto.

Per quanto riguarda la «conservazione », secondo i firmatari dell’appello, il Campidoglio dovrebbe censire gli immobili delle ville, prevedere il loro restauro e l’assegnazione ad associazioni no profit. Fauna e flora: il Comune dovrebbe occuparsi anche della tutela della biodiversità.

Conclusione sulla sicurezza, tema caldissimo. Più sorveglianza, in collaborazione con le stesse associazioni e i volontari che lavorano nei parchi, con squadre ad hoc dei vigili urbani. I pizzardoni dovrebbero chiudere ogni sera i cancelli, rimuovere i bivacchi e intervenire anche in funzione di eco-vigilantes segnalando voragini, discariche e presenza di amianto.

«Solo le tre ville che rappresentiamo coprono 400 ettari di verde e durante i mesi estivi abbiamo assistito inermi al loro totale abbandono. I viale alberati erano e sono tutt’ora invasi di rifiuti, l’erba ricoperta da sterpaglie e gli alberi non potati», attacca Lorenzo Grassi, dell’Osservatorio ambientale Sherwood. Per concretizzare le sue proposte, serviranno fondi. «L’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, ha assicurato che per Villa Pamphilj saranno stanziati 250mila euro per avviare un progetto pilota di gestione», fa sapere Paolo Arca, dell’associazione per Villa Pamphilj. Inoltre, le associazioni chiedono più sicurezza all’interno delle ville. «La chiusura notturna è fondamentale», ricorda Antonio Ricci, dell’associazione Amici di Villa Borghese. Proprio il teatro dell’ultimo stupro.

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