DONATELLA D’IMPORZANO, LA FAMOSA RUBRICA TUTTA SPOLVERATA ” NON C’ENTRA NIENTISSIMO ” ::: LUCIANO CANFORA, IL MONDO DI ATENE —UNA VISIONE CRITICA DEL MITO DELLA DEMOCRAZIA ATENIESE…

FOTO 1 bardelli DSC06741 sat 3

una foto di bardelli del 2015 per Donatella…

 

Rispolveriamo la gloriosa rubrica del ” Non c’entra proprio ma proprio niente”:


“Il mondo di Atene” di Luciano Canfora, 2013, Laterza Editori, pp. 518, euro 14, // 11,90 online

 

Dal risvolto di copertina, che sintetizza molto bene il contenuto del libro:
” Da oltre duemila anni Atene rappresenta molto più che una città nell’immaginario occidentale. Il secolo compreso tra le riforme di Clistene (508) e la morte di Socrate (399) è diventato modello universale, insieme politico e culturale. Politico perché si ritiene che ad Atene sia stata inventata la democrazia, cioè il regime istituzionale e di governo oggi più diffuso nel mondo. Culturale perché ad Atene fiorirono filosofia, storia, teatro, letteratura, arte e architettura che ancora oggi consideriamo riferimenti obbligati. Il ” mondo ” di Atene riporta la città alla sua storia, incrinando la sua immagine idealizzata e restituendocela così come emerge dalla ricchezza delle fonti contemporanee. Luciano Canfora smonta la macchina retorica su Atene, dimostrando che i critici più radicali del sistema furono proprio gli intellettuali ateniesi. Eventi centrali dell’intera narrazione sono la parabola dell’impero marittimo ateniese sconfitto da Sparta, la lacerazione che esso determinò nel mondo greco fino a coinvolgere il regno di Persia, la rinascita dell’impero nella medesima area geo-politica, la sua crisi e l’esito inedito, rappresentato dal trionfo dell’ideale monarchico realizzato dall’egemonia macedone”.

Parlando di Pericle, Tucidide, suo grande ammiratore, afferma ” Di nome, a parole era una democrazia, di fatto il potere del primo cittadino”. “Questa immagine della democrazia solo a parole, ma di fatto governo del principe, ha avuto una vitalità lunghissima. Si potrebbe dire che l’idea stessa del princeps nella realtà politica della Roma tardorepubblicana prende le mosse da Pericle…Cicerone, il quale- teorico della politica, critico della decadenza della repubblica romana, quattro secoli dopo Pericle- sogna il princeps: ha l’idea che dalla difficoltà strutturale della repubblica si uscirà attraverso un princeps, e lo delinea nel ” De Republica”… esattamente con le parole con cui Tucidide descrive il potere di Pericle: ” Pericles ille, et auctoritate et eloquentia et consilio, princeps civitatis suae”. ( pag.115)

 

 

Risultati immagini per luciano canfora

Luciano Canfora nato a Bari nel 1942, è ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Olanda, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *