DIRE STRAITS (notizie sotto)— WALK OF LIFE— TESTO E TRADUZIONE — segue :: ” SULTANS OF SWING ” — TESTO E TARDUZIONE (FABIO’S ROOM)

 

Dire Straits 1978 Hamburg 1.jpg

Dire Straits, 28 October 1978, Musikhalle Hamburg

 

 

Dire Straits sono stati un gruppo rock britannico fondato nel 1977 da Mark Knopfler (vocechitarra e autore di tutti i brani[4]) insieme al fratello David Knopfler (chitarra), a John Illsley (basso) e a Pick Withers(batteria)

Il gruppo proponeva un rock limpido[1][2], costruito intorno agli stilemi del blues rock[3][5] e contraddistinto da un’ampia gamma di influenze musicali, tra le quali spiccavano elementi countryfolkjazz e rock progressivo[6][7]. Pur collocandosi in netta controtendenza rispetto ai canoni del periodo, dominato da post-punknew wavesoft rock e disco music[2][8][9], i Dire Straits si affermarono grazie a sonorità originali e immediatamente riconoscibili[10], nonché alla loro abilità tecnica come esecutori[1][5]. Il frontman Mark Knopfler, in particolare, fin dagli esordi è stato considerato un virtuoso della chitarra[1][5] e un autore di talento[11][12].

L’atteggiamento sobrio e modesto, agli antipodi dello stereotipo delle rockstar, e la propensione a rifuggire le luci della ribalta per dedicarsi alla musica senza divagazioni[13] costituivano i tratti peculiari dello spirito che ha sempre animato l’attività del gruppo[8]

Annoverati tra gli esponenti principali del rock britannico[11][14][15], i Dire Straits hanno inciso, escludendo le antologie, nove album – di cui tre dal vivo[16] – che nel complesso contano oltre 120 milioni di copie vendute[17]. Il sodalizio si sciolse di fatto agli inizi degli anni novanta, allorché Mark Knopfler – che insieme a John Illsley era rimasto l’unico componente del quartetto originario – preferì concentrarsi a tempo pieno sulla propria carriera solista e su alcuni progetti alternativi, allontanandosi ulteriormente dal mondo del music business e dalle sue dinamiche[18][19].

 

Walk of life – Dire Straits

WALK OF LIFE – DIRE STRAITS

Walk of life (Scelta di vita) è la traccia numero tre ed il quarto singolo del quinto album dei Dire Straits, Brothers in Arms pubblicato il 13 maggio del 1985

Formazione Dire Straits (1985)

  • Mark Knopfler – voce, chitarra
  • John Illsley – basso
  • Terry Williams – batteria
  • Guy Fletcher – tastiere
  • Alan Clark – tastiere

TRADUZIONE WALK OF LIFE – DIRE STRAITS

Testo tradotto di Walk of life (Knopfler) dei Dire Straits [Warner Bros]

WALK OF LIFE

Here comes Johnny
singing oldies, goldies
“…Be-Bop-A-Lula…”,
baby what I Say!
Here comes Johnny singing
“…I gotta Woman…”
Down in the tunnels,
trying to make it pay
He got the action,
he got the motion
Oh yeah, the boy can play
Dedication! devotion!
Turning all the night time into the day

He do the song
about the sweet lovin’ woman
He do the song about the knife
He do the walk,
he do the walk of life,
yeah he do the walk of life

Here comes Johnny
and he’ll tell you the story
Hand me down my walkin’ shoes
Here comes Johnny
with the power and the glory
Backbeat the talkin’ blues
He got the action,
he got the motion
Oh Yeah the boy can play
Dedication devotion
Turning all the night time into the day

He do the song
about the sweet lovin’ woman
He do the song about the knife
He do the walk,
he do the walk of life,
yeah he do the walk of life

Here comes Johnny
singing oldies, goldies
“…Be-Bop-A-Lula…”,
baby what I Say!
Here comes Johnny singing
“…I gotta Woman…”
Down in the tunnels,
trying to make it pay
He got the action,
he got the motion
Oh yeah, the boy can play
Dedication! devotion!
Turning all the night time into the day

And after all the violence and double talk
There’s just a song in
all the trouble and the strife
You do the walk,
you do the walk of life,
yeah he do the walk of life

SCELTA DI VITA

Vien qua Johnny
fischiettando classiche amatissime canzoni
“…Be-Bop-A-Lula…”,
è esattamente quello che ho detto baby!
Vien qua Johnny cinguettando
“…Io ho una donna…”
Giù per i sottopassi,
cercando di farlo fruttare
Lui ha il completo controllo,
lui possiede il moto
Oh sì, il ragazzo la può suonare
Dedicazione! Devozione!
Tramutando la notte intera in giorno

Lui scrive la canzone
di quella dolce e amata donna
Lui scrive la canzone sul coltello
Lui fa la sua scelta di vita
Lui fa la sua scelta di vita
sì lui fa la sua scelta di vita

Vien qua Johnny
e ti racconterà quella storia
Lasciami a terra le mie scarpe logore
Vien qua Johnny
con il potere e la gloria
Respingi il loquace blues
Lui ha il completo controllo,
lui possiede il moto
Oh sì, il ragazzo la può suonare
Passione! Devozione!
Tramutando la notte intera in giorno

Lui scrive la canzone
di quella dolce e amata donna
Lui scrive la canzone sul coltello
Lui fa la sua scelta di vita
Lui fa la sua scelta di vita
sì lui fa la sua scelta di vita

Vien qua Johnny
fischiettando classiche amatissime canzoni
“…Be-Bop-A-Lula…”,
è esattamente quello che ho detto baby!
Vien qua Johnny cinguettando
“…Io ho una donna…”
Giù per i sottopassi,
cercando di farlo fruttare
Lui ha il completo controllo,
lui possiede il moto
Oh sì, il ragazzo la può suonare
Dedicazione! Devozione!
Tramutando la notte intera in giorno

E dopo tutta la ferocia e i sofismi
V’è una sola canzone tra
tutte le peripezie e le lotte
Tu ha fatto la tua scelta di vita
Tu ha fatto la tua scelta di vita
Tu ha fatto la tua scelta di vita

* traduzione inviata da Stefano Quizz

 

 

Sultans of Swing, testo

Sultans of Swing

You get a shiver in the dark
It’s been raining in the park but meantime
South of the river you stop and you hold everything
A band is blowing Dixie double four time
You feel all right when you hear that music ring

You step inside but you don’t see too many faces
Coming in out of the rain to hear the jazz go down
Too much competition too many other places
But not too horns can make that sound
Way on downsouth way on downsouth London town

You check out Guitar George he knows all the chords
Mind he’s strictly rhythm he doesn’t want to make it cry or sing
And an old guitar is all he can afford
When he gets up under the lights to play his thing

And Harry doesn’t mind if he doesn’t make the scene
He’s got a daytime job he’s doing alright
He can play honky tonk just like anything
Saving it up for Friday night
With the Sultans with the Sultans of Swing

And a crowd of young boys they’re fooling around in the corner
Drunk and dressed in their best brown baggies and their platform soles
They don’t give a damn about any trumpet playing band
It ain’t what they call rock and roll
And the Sultans played creole

And then the man he steps right up to the microphone
And says at last just as the time bell rings
“goodnight now it’s time to go home”
and he makes it fast with one more thing
“We are the Sultans, we’re the sultans of Swing”

I Sultani Dello Swing, traduzione

Avverti un brivido nell’oscurità
sta piovendo nel parco ma nel mentre
oltre il fiume ti fermi e hai la certezza di possedere tutto
una band sta suonando un Dixie al tempo di due quarti
e ti senti veramente a posto quando ascolti quella musica

Entri nel bar ma non vedi molti volti
andare e venire nella pioggia per ascoltare il jazz
troppa competizione, ci sono molti altri posti
ma non molti fiati sanno produrre quel suono
spostandoci verso il sud, spostandoci verso il sud di Londra

Guarda Guitar George che conosce tutti gli accordi
ricorda, lui è ritmo rigoroso, non vuole far piangere o cantare
e una chitarra consumata è tutto ciò che può offrire
quando si alza sotto i riflettori per suonare il suo pezzo

E ad Harry non importa se non può dar spettacolo
ha un impiego fisso e questo gli basta
può suonare l’honky tonk come qualunque altra cosa
tenendolo da parte per il venerdì sera
quando è con i Sultani, i Sultani dello Swing

E un gruppo di giovani ragazzi ozia nell’angolo
ubrichi e vestiti coi loro migliori pantaloni marroni e con le suole piatte
e non gli importa niente di nessuna tromba suonata dal gruppo
non è ciò che chiamano rock and roll
e i Sultani suonano creolo

E poi, l’uomo si avvicina al microfono
dice, non appena la campana rintocca,
“Grazie, buonanotte, è ora di andare a casa”
e lo fa velocemente aggiungendo
“noi siamo i Sultani, siamo i Sultani dello Swing”

Sultans of Swing, note e significato

“Sultans of Swing” è stata scritta da Mark Knopfler nel 1977. La musica è stata inizialmente composta su una chitarra acustica. A tal proposito, l’autore racconta:

“All’inizio mi sembrava [una musica] abbastanza scialba, ma non appena comprai la mia prima Fender Stratocaster nel 1977, la cosa cambiò completamente, anche se il testo rimase lo stesso. [La musica] sembra prendere vita non appena la suonai su quella Stratocaster del 1961 che è rimasta la mia chitarra principale per molti anni e praticamente la sola che ho suonato nell’album di esordio. I nuovi accordi sembravano trovarsi da soli e inserirsi senza problemi nella melodia.”

L’inspirazione per la canzone venne all’autore mentre ascoltava un gruppo jazz suonare nell’angolo di un pub quasi deserto di Deptford, nella periferia sud di Londra. Il cantante presentò la band come i “Sultans of Swing” e il contrasto tra la trascuratezza della band e il loro nome altisonante divertì molto Knopfler.

Il “Guitar George” citato in “Sultans of Swing” è il chitarrista George Borowski, amico di Mark Knopfler.

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