BELLYACHE DI DI BILLIE EILISH –testo e traduzione (quella trovata)–+++ GIUSEPPE VIDETTI, INTERVISTA A BILLIE EILISH, AL CONCERTO DEL 21 FEBBRAIO AL FABRIQUE A MILANO– ” E’ L’AUTENTICA COLONNA SONORA DEI MILLENNIALS ” — REPUBBLICA, 22-02-2019 –

 

 

MUSICA INDIE,  indie rock è un genere musicale di alternative rock nato nel Regno Unito e negli Stati Uniti alla fine degli anni ottantae diffusosi, soprattutto a partire dagli anni 2000, anche in diversi altri Paesi in cui si è sviluppato un panorama autoctono fatto di band con discreta popolarità nazionale ma, a parte alcuni casi, praticamente sconosciute al di fuori dei loro confini.

In modo generico, viene usato come termine per descrivere l’indipendenza di certa musica dalle grandi etichette discografiche commerciali.

 

 

Testo

Sittin’ all alone
Mouth full of gum
In the driveway
My friends aren’t far
In the back of my car
Lay their bodies

Where’s my mind
Where’s my mind

They’ll be here pretty soon
Lookin’ through my room for the money
I’m bitin’ my nails
I’m too young to go to jail
It’s kinda funny

Where’s my mind
Where’s my mind
Where’s my mind
Where’s my mind

Maybe it’s in the gutter where I left my lover
What an expensive fate
My V is for Vendetta
Thought that I’d feel better
But now I got a bellyache

Everything I do the way I wear my noose
Like a necklace
I wanna make ‘em scared like I could be anywhere
Like I’m wreck-less

I lost my mind
I don’t mind
Where’s my mind
Where’s my mind

Maybe it’s in the gutter where I left my lover
What an expensive fate
My V is for Vendetta
Thought that I’d feel better
But now I got a bellyache

Maybe it’s in the gutter where I left my lover
What an expensive fate
My V is for Vendetta
Thought that I’d feel better
But now I got a bellyache

Compositori: Finneas O’Connell / Billie O’Connell
Testo di bellyache © Kobalt Music Publishing Ltd.

Sedendo tutta sola

Mouth full of gum

bocca piena di gomma

In the driveway
nel vialetto
My friends aren’t far
i miei amici non sono lontani
In the back of my car
nella parte posteriore della mia auto
Lay their bodies
stendono i loro corpi

Where’s my mind?
dove è la mia mente?
Where’s my mind?
dove è la mia mente?

They’ll be here pretty soon
saranno qui presto
Lookin’ through my room
sto guardando attraverso la mia stanza
For the money
per i soldi
I’m bitin’ my nails
mi sto mordendo le unghie
I’m too young to go to jail
sono troppo giovane per andare in prigione
It’s kinda funny
È abbastanza divertente

Where’s my mind?
dove è la mia mente?
Where’s my mind?
dove è la mia mente?
Where’s my mind?
dove è la mia mente?
Where’s my mind?
dove è la mia mente?

Maybe it’s in the gutter
forse è nella grondaia
Where I left my lover
dove ho lasciato il mio amante

What an expensive fake!

Che destino costoso
My V is for Vendetta
La mia V sta per Vendetta
Thought that I’d feel better
ho pensato che mi sarei sentito meglio
But now I got a bellyache
Ma ora ho un mal di pancia

Everything I do
tutto ciò che faccio
The way I wear my noose
il modo in cui indosso il mio cappio
Like a necklace
come una collana
I wanna make ‘em scared
voglio spaventarli
Like I could be anywhere
come se potessi essere ovunque
Like I’m wreckless
come se fossi spericolata

I lost my mind
ho perso la testa
I don’t mind
non mi importa
Where’s my mind?
dove è la mia mente?
Where’s my mind?
dove è la mia mente?

Maybe it’s in the gutter
forse è nella grondaia
Where I left my lover
dove ho lasciato il mio amante
What an expensive fake
Che destino costoso
My V is for Vendetta
La mia V sta per Vendetta
Thought that I’d feel better
ho pensato che mi sarei sentito meglio
But now I got a bellyache
Ma ora ho un mal di pancia

Maybe it’s in the gutter
forse è nella grondaia
Where I left my lover
dove ho lasciato il mio amante
What an expensive fake
Che destino costoso
My V is for Vendetta
La mia V sta per Vendetta
Thought that I’d feel better

ho pensato che mi sarei sentito meglio

But now I got a bellyache

GenereAlternativa/indie

Immagine correlata

billie eilish

 

repubblica del 22 febbraio 2019–pag. 

https://quotidiano.repubblica.it/edizionerepubblica/pw/flipperweb/flipperweb.html?testata=REP&issue=20190222&edizione=nazionale&startpage=1&displaypages=2

 

Billie Eilish “5 miliardi di streaming grazie a mamma e ai favolosi Beatles”

GIUSEPPE VIDETTI,

A soli 17 anni è considerata il fenomeno mondiale del rock alternativo. Di lei persino uno come Dave Grohl dice: “È l’erede dei Nirvana”

 

Intervista di

 

MILANO

Il disagio, quel senso di claustrofobica inquietudine che le canzoni e i video di Billie Eilish suggeriscono sono l’autentica colonna sonora dei millennials.

Generazione Z? Meglio non etichettare quando fenomeni così complessi e globali invadono il mondo della musica. Billie ha 17 anni, produce in casa suoni e immagini da oltre due anni, i suoi video sono diventati virali, numeri da record per qualsiasi cosa faccia, in totale cinque miliardi di streaming; e siamo appena all’inizio perché l’album d’esordio, When we all fall asleep, where do we go?, sarà disponibile dal 29 marzo. Ieri sera per il concerto sold out al Fabrique di Milano, i fan facevano la fila dalla notte precedente. «Sono pazzi. A Stoccolma hanno dormito sotto la neve. Mi sento colpevole, tutto quello che mi sta succedendo è per me inspiegabile, indescrivibile. Sto scoprendo questo mondo un po’ alla volta, ogni show è qualcosa di nuovo», esclama Billie mentre dopo il sound check il van coi vetri oscurati si fa strada tra i ragazzi che in segno di devozione le cantano una strofa di Bury a friend, il suo ultimo hit: una sommessa, inquietante e disturbata ninnananna. Col seguito che ha potrebbe riempire San Siro, ma per sua fortuna la cantautrice di Los Angeles che scrive e suona con suo fratello Finneas O’Connell (21 anni), ex attore di Glee e ora musicista a tempo pieno, proviene da una famiglia di attori con una regola ferrea: andarci piano e coi piedi di piombo. «All’inizio ero terrorizzata da quei famosi quindici minuti di celebrità che poi ti perdono», confessa Maggie Baird, sua madre. «Poi ho visto che scriveva canzoni sempre più belle e profonde…». Billie incalza: «Anch’io volevo essere sicura che non fosse il sogno di una notte». In Italia tornerà il 31 agosto a Milanorocks con i Twenty One Pilots a farle da spalla.

Attraverso i video di Bellyache e Lovely (con Khalid), Billie è diventata l’ossessione di milioni di adolescenti grazie a una musica minimal non esattamente da teenager che sta diventando contagiosa quanto il grunge.

«Esprime sentimenti disfunzionali», hanno commentato molti critici disorientati dalle immagini che imperversano su YouTube. E uno si aspetta, incontrandola, una sorta di solitaria e vendicativa Carrie alla Brian De Palma, o una forsennata Regan formato Esorcista filmata da Friedkin.

Niente di tutto questo. L’artista vive in un livello parallelo a quello dell’adolescente; nel quotidiano Billie è bellissima, tutt’altro che dissociata, colta, curiosa e impaziente. «La musica è stata la prima cosa che mi ha toccato, in casa c’era sempre il cd player acceso, i miei genitori che cantavano o qualcuno che suonava il piano e da da da da (è il suo modo di dire eccetera, ndr).

Cose diverse, Beatles soprattutto… mamma aiutami a ricordare. World music? Sì, e anche Avril Lavigne, mi piaceva moltissimo. Poi sono stata risucchiata dall’hip hop. E tanto alternative rock. All’epoca di Ocean eyes (2016) avevo 15 anni, troppo presto per pensare al futuro. Ci ho messo un po’ a capire. Non credo ci sia stato “un momento” in cui ho detto, questa sarà la mia carriera».

Che cosa l’ha ispirata di più quando con suo fratello ha cominciato a metter giù parole e musica?

«Probabilmente sono stati proprio i Beatles a far scattare la scintilla e mostrarci la strada. Ricordo quando… mi sento stupida a parlare dei Beatles.

Quanti Beatles ci sono nei Beatles? Quelli rock, quelli indiani col sitar, quelli psichedelici, quelli delle filastrocche e da da da da; ragazzi di larghe vedute».

Quanto è stato importante per voi incidere tutto in casa, nella stanza di Finneas?

«Decisivo. Non ci sarebbe niente di tutto questo se non fosse andata così. Finneas non è solo il mio dannato fratello ma il mio miglior amico. Tutto quello che facciamo è autentico, non pensato per impressionare o far colpo. Tra noi c’è uno scambio continuo, mi basta guardarlo per capire cosa gli passa in mente e da da da da. E poi, naturalmente, litighiamo, come tutti i fratelli».

Dave Grohl, ex Nirvana e leader dei Foo Fighters, ha detto che anche sua figlia è ossessionata da lei, che ha la stessa energia di Kurt Cobain e finché ci sarà il rock & roll resterà vivo e vegeto.

«Mi ha lasciato senza parole. Mio fratello e io siamo cresciuti con la sua musica. Ho pensato: gli piaccio perché nelle canzoni metto la mia vita, come Kurt?».

Può diventare snervante coltivare i propri fan attraverso i social media quando ogni cosa che fai diventa virale?

«Me ne frego di Internet, non voglio fottermi il cervello con stronzate inutili. Preferisco uscire dal van, buttarmi in mezzo a loro e abbracciarli, sentirli fisicamente».

C’è chi dice che quelli della sua età sono troppo giovani per parlare d’amore, dolore, solitudine, sconfitta, perdita.

Eppure questi sono sentimenti ricorrenti nella poetica del rock.

«Anche il mercato discografico la pensa così, imprigionando gli artisti adolescenti in cliché idioti.

Mi fa arrabbiare, è un’idea rivoltante. La prima volta che t’innamori è… fortissimo; tutte le prime volte lasciano un segno. È ridicolo pensare che poi la seconda, la terza o la quarta siano più… mature. E se la prima volta che uno si sente depresso pensa al suicidio? Che facciamo, lo liquidiamo con la stronzata “immaturo per morire”?».

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