IL BELLISSIMO BORGO DI MURO LUCANO –IN PROVINCIA DI POTENZA–BASILICATA –confesso che l’abbiamo scoperto da Matteo Salvini che oggi è andato per il comizio…

 

 

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piantina di Muro –oggi Muro Lucano

 

 

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Il Castello Angioino-Orsini — insieme alla coeva cattedrale costituisce una sorta di acropoli della cittadina che ne caratterizza il paesaggio. Imponente e di pregevole aspetto architettonico, il castello, visto frontalmente, domina sulla sommità della collina, il sottostante groviglio dei tetti dell’intero tessuto urbano. Il lato sinistro, invece, si affaccia al margine di un precipizio che ne rende impossibile l’accesso. È incerta la sua origine; il primo nucleo, costituito da una torre tozza posta su un aspro ed inaccessibile sperone di roccia, fu verosimilmente edificato nel IX secolo ad opera dei Longobardi nell’ambito dei sistemi difensivi del Principato di Salerno o Benevento (Longobardia Minor). Parliamo della torre posta alla sinistra dell’attuale ingresso. Nell’XI secolo passò ai Normanni i quali fecero ampliare il castello. Il fortilizio si è poi espanso seguendo l’andamento della puntuta collina con una seconda parte edificata per opera degli Angioini. Primo feudatario fu un francese di nome Pietro Hugot nel 1269 per concessione di Carlo I d’Angiò.

…  Nel 1382 si consumò, nel Castello di Muro, l’omicidio di Giovanna I d’Angiò, Regina del Regno di Napoli, per ordine del nipote Carlo di Durazzo. Si racconta che la donna, avente 56 anni, mentre pregava inginocchiata nel suo oratorio, venne strangolata.

… Nel 1530 il Castello venne infeudato alla famiglia Orsini con Ferdinando Orsini, duca di Gravina e conte di Muro, fino al 1806, quando il feudalesimo ebbe fine per un Decreto napoleonico. …  Il terribile terremoto del 1694 impose nuovi lavori …

http://castelliere.blogspot.com/2012/03/muro-lucano-pz-castello-angioino-orsini.html

 

 

Muro Lucano è noto come “borgo presepe” per la struttura urbanistica costruita su uno sperone di roccia calcarea cui appaiono come aggrappate l’una dietro l’altra le caratteristiche abitazioni in una suggestiva suggestione scenografica.

A fare da sfondo è lo scenario naturalistico della valle del Marmo Platano in cui il paese ricade, nella provincia di Potenza. Nel suo centro antico si riflettono le varie fasi storiche che lo hanno attraversato, dal quartiere Pianello – il più antico e abbellito da una originale illuminazione, in cui sopravvive l’influenza romana – al punto più alto – dove forte è l’impronta medievale testimoniata dal monumentale castello che, illuminato, di sera, insieme all’ex Palazzo vescovile offre uno spettacolo imperdibile – per arrivare alla zona caratterizzata da edifici di epoca rinascimentale.

Palazzi gentilizi, piccole piazze e vicoli scoscesi costituiscono il patrimonio architettonico di Muro Lucano impreziosito da portali e archi di notevole interesse artistico.

 

 

 

 

 

 sapori

Il tartufo è una delle prelibatezze della cucina murese, il cui profumo e sapore si propaga nella preparazione di invitanti piatti. D’altronde la sua produzione spontanea nel sottobosco che interessa il territorio del bel paese lo rende un elemento costante e prezioso nelle ricette locali.

Pasta fatta in casa, come lagane e fagioli, cavateli con la mollica, tagliolini con il latte, ma anche acquasale, patate e fagioli, dolci con le castagne sono alcuni degli squisiti piatti che si possono assaporare durante i pasti a Muro Lucano. A base di legumi e granoturco merita di essere assaggiata anche la “cuccia”, un piatto saporito e originale.

 

Muro Lucano

 

La Cattedrale di Muro Lucano (foto credits Luciano Remollino)

 

Il Museo archeologico nazionale (foto credits Luciano Remollino)

un’iniziativa per l’estate a Muro lucano::

Si chiama Borgo inVita, è giunta alla quinta edizione ed è merito dell’Associazione Muro inVita che, senza scopo di lucro, organizza dall’11 al 13 agosto percorsi gastronomici, artigianali e culturali su e giù per i vicoli del borgo.

Un momento di Borgo inVita (foto credits Luciano Remollino)

 

Tra artigiani che rievocano antichi mestieri, impagliatori di vimini, giocolieri e attori di strada, la parte del leone la fanno i prodotti locali. E se gli arrosticini, il provolone impiccato e i roboanti strascinati mollicati con i peperoni cruschi fanno venire sete solo a nominarli, si scopre con non poca sorpresa che da queste parti si produce una birra — la Morena — in grado di farsi valere in competizioni europee e mondiali.

 

Borgo inVita e l’imponenza del belvedere San Nicola (foto credits Luciano Remollino)

A Muro Lucano si arriva in auto dall’uscita di Sicignano sulla Salerno – Reggio Calabria. Chi preferisce l’aereo è invitato a volare su Napoli mentre i fans del treno potranno usare l’alta velocità sino Salerno o a Potenza e usufruire delle navette allestite nelle giornate della manifestazione. Per le quali sono stati organizzati anche convenienti pacchetti da una giornata o da una e due notti, che comprendono visite guidate, pasti, pernottamenti e ingressi.

Tutte le info qui: http://muroinvita.it

MARCO BERCHI PER LA STAMPA DEL 14 GIUGNO 2017

https://www.lastampa.it/2017/06/14/societa/muro-lucano-il-borgopresepio-che-destate-diventa-muro-invita-yVLSnWBkxlerf2y1mbKwtK/pagina.html

 

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