IL REGISTA TIM BURTON
Timothy Walter “Tim” Burton (Burbank, 25 agosto 1958) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore, animatore e disegnatore statunitense, noto per il suo cinema dalle ambientazioni spesso fiabesche e gotiche, talvolta incentrato su temi quali l’emarginazione e la solitudine, incarnati di frequente da personaggi eccentrici e stravaganti. Tra le sue collaborazioni più ricorrenti si annoverano quella con il compositore Danny Elfman per ogni sua pellicola, eccetto in Ed Wood, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street e in Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, e quella con l’attore statunitense Johnny Depp e con l’attrice britannica Helena Bonham Carter, che è stata anche sua compagna di vita fino al 2014.
Nel 2007, alla Mostra del Cinema di Venezia, Tim Burton ha ricevuto un Leone d’Oro alla carriera, diventando il più giovane regista della storia ad aver conseguito tale riconoscimento. Ha vinto inoltre un Golden Globe nel 2008 per il miglior film commedia con Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street. Il regista è stato inoltre candidato all’Oscar al miglior film d’animazione per La sposa cadavere del 2005 e per Frankenweenie del 2012.
Burbank, la città natale di Burton— – Opera propria
Elevated view of Burbank, California, located in the San Fernando Valley approximately 10 miles north of Downtown Los Angeles. Taken from the Verdugo Hills.
L’infanzia e l’adolescenza
«…Certo, non avevo molti amici; ma potevo farne a meno, perché in giro c’erano abbastanza film interessanti e ogni giorno era possibile vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che in qualche modo mi parlava…[2]» |
Timothy Walter Burton nasce nel 1958, figlio maggiore di Jean e Bill Burton, a Burbank, in California, cittadina americana non troppo distante da Hollywood, dai depositi della Disney, della Columbia e della Warner. All’età di dodici anni, per l’incompatibilità che sente verso i genitori, preferisce andare a vivere con la nonna; a sedici, ha già una casa tutta per sé.
Accanto a una portentosa vena artistica nel disegno, il giovane Burton mostra una grande passione per il cinema: tra le sue preferenze, i cosiddetti film di serie B, gli horror della Hammer, nota casa cinematografica inglese, creature mostruose come Godzilla o il mostro di Frankenstein, l’animazione in stop motion di Ray Harryhausen (Gli Argonauti, 1963), le pellicole di registi italiani come Federico Fellini e Mario Bava e, principale tra i suoi idoli, l’attore statunitense Vincent Price, interprete di numerosi adattamenti cinematografici dei racconti di Edgar Allan Poe.
Gli inizi alla Disney
Grazie al suo talento, a 18 anni vince una borsa di studio messa in palio dalla Disney che gli permette di continuare a coltivare la sua passione al California Institute of the Arts di Valencia (California), o CalArts. Nel 1979 ne diventa ufficialmente uno degli animatori e prende parte alla realizzazione del lungometraggio Red e Toby – Nemiciamici (The Fox and the Hound) del 1981. Burton, però, non è soddisfatto né contento del lavoro che svolge alla Disney; come da lui dichiarato, Red e Toby nemiciamici è ben lontano dalla sua idea creativa.
«Era una tortura, dovevo disegnare tutte le scene con le graziose bestioline ammiccanti. Semplicemente non ci riuscivo» |
(Tim Burton a proposito della lavorazione di Red e Toby – Nemiciamici |
https://it.wikipedia.org/wiki/Tim_Burton
I Culver Studios, dove venne girato Beetlejuice – Spiritello porcello.— – Opera propria
La Bat-mobile impiegata nel film. L’auto del supereroe venne ricavata dalla carcassa di una Chevrolet.— – Flickr
Beetlejuice, uno dei primi personaggi gotici di Tim Burton.– – Opera propria—-Beetlejuice at Universal Studios Hollywood, CA.
Helena Bonham Carter, attrice e compagna di Burton.—David Torcivia
Burton alla première del film nel 2005.— – Charlie and the Chocolate Factory Premiere
Johnny Depp, attore “feticcio” di Burton, alla 64 Mostra del Cinema di Venezia.
Tim Burton con Pedro Almodóvar alla première del film Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street a Madrid nel 2007.— – Flic
Tim Burton insieme al cast di Frankenweenie.
Tim Burton alla première di Frankenweenie.—Georges Biard
Il “Times Square” realizzato per Frankenweenie del 2012—Roger Price from Hong Kong, Hong Kong
Edgar Allan Poe, autore molto amato da Burton
Sebbene Tim Burton sia considerato un regista pop come Steven Spielberg[39], si possono rintracciare nella sua produzione alcune caratteristiche stilistiche personali. Per evidenziarne l’originalità, alcuni sono soliti utilizzare l’aggettivo burtoniano.[40] Il sostrato culturale, come lo stesso Burton ha dichiarato più volte[41], deriva dalla cultura punk (Batman)[non chiaro] e dal kitsch anni sessanta (Ed Wood). La commistione tra cinema tradizionale e trash è evidente nell’esperimento di Hansel e Gretel,[senza fonte] in cui la trama originale viene arricchita di elementi tipici della cultura nipponica[42] come il combattimento di arti marziali tra Hansel e Gretel e la strega.
Caratteristica propria della sua cinematografia è il dysfunctional kid[40][non chiaro], presente in molti film del regista (Beetlejuice – Spiritello porcello, Edward mani di forbice, Batman – il ritorno, Il mistero di Sleepy Hollow, La sposa cadavere, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street, Alice in Wonderland, Dark Shadows, Frankenweenie). La sua cinematografia sviluppa il personaggio dell’outsider, frutto dell’emarginazione provocata dal rapporto mostro-uomo. L’interesse verso queste creature nasce dall’infanzia del regista, il quale ha in proposito dichiarato: “Per me i mostri, le creature un po’ bizzarre, sono i personaggi più vicini alla realtà, e sono sempre quelli che suscitano più emozioni.”[43]
Altro tema principale è la dialettica tra vita e morte. Ne La sposa cadavere, ad esempio, il mondo dei morti viene rappresentato come colorato e allegro in antitesi a un mondo dei vivi decisamente grigio.
Stop motion
Non meno importante è la tecnica dello stop motion, usata più volte in diverse pellicole che Burton ha diretto (La sposa cadavere, Frankenweenie) e prodotto (Nightmare Before Christmas). Poiché i personaggi burtoniani sono grotteschi, spesso scheletrici (Jack Skeletron) o viceversa vedono enfatizzate alcune loro deformità, i pupazzi vengono sorretti da supporti in ferro che vengono poi cancellati durante la fase di digitalizzazione.
Tim Burton sviluppò questa tecnica grazie all’amico Henry Selick, regista di Nightmare Before Christmas e Coraline, e ispirandosi anche all’artista Jan Švankmajer, regista surrealista.
Regista
Cinema
- Pee-wee’s Big Adventure (1985)
- Beetlejuice – Spiritello porcello (Beetlejuice) (1988)
- Batman (1989)
- Edward mani di forbice (Edward Scissorhands) (1990)
- Batman – Il ritorno (Batman Returns) (1992)
- Ed Wood (1994)
- Mars Attacks! (1996)
- Il mistero di Sleepy Hollow (Sleepy Hollow) (1999)
- Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (Planet of The Apes) (2001)
- Big Fish – Le storie di una vita incredibile (Big Fish) (2003)
- La fabbrica di cioccolato (Charlie and The Chocolate Factory) (2005)
- La sposa cadavere (Corpse Bride) (2005)
- Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd) (2007)
- Alice in Wonderland (2010)
- Dark Shadows (2012)
- Frankenweenie (2012)
- Big Eyes (2014)
- Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children) (2016)
- Dumbo (2019)
altre opere
https://it.wikipedia.org/wiki/Tim_Burton
INDICE DI WIKIPEDIA::: SI APRE…
Indice
- 1Biografia
- 2Vita privata
- 3Stile
- 4Progetti mai realizzati
- 5Filmografia
- 6Riconoscimenti
- 7Note
- 8Bibliografia
- 9Voci correlate
- 10Altri progetti
- 11Collegamenti esterni