SIAMO STATI PIU’ DI UNA SETTIMANA A BRUGES, NELLA PARTE FIAMMINGA DEL BELGIO, PER VEDERE QUALCOSINA…—non perdetevi tutto il post ma in particolare IL MUSEO DELLE PATATINE FRITTE CHE, PERO’ SI TROVA AL FONDO COME ” DULCIS “…

 

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L’Ospedale di San Giovanni, in neerlandese Sint-Janshospitaal è un sito storico, oggi museo, di Bruges, in Belgio.

L’antico ospedale venne fondato intorno al 1150 e rappresenta, quindi, una delle più antiche istituzioni della salute in Europa. Rimasto in servizio fino al 1977, venne poi trasformato nel Hans Memlingmuseum, contenente alcune importanti opere dell’artista Hans Memling.

L’ospedale è utilizzato anche come sede espositiva per mostre temporanee e come centro congressi

Bruges Canals, 17-10-2010 1.JPG

Rodrigo Menezes – Opera propria

IL PORTALE DEL 1270—Navy8300 – Opera propria

 

L’antica sala dei malati, oggi museo.

Il Reliquiario di sant’Orsola. di Hans Memling, 1489, si trova qui

Dittico di Maarten Nieuwenhove

Trittico dell’Adorazione dei Magi, o di Jasn Floreins

Trittico della Deposizione
Hans Memling

‘Sibylla Sambetha

 

Le Fiandre sono una regione belga che storicamente fu molto contesa per la sua ricchezza derivante dal fiorente commercio di tessuti, dalla lavorazione della lana e del lino fino al celebre pizzo di Bruges, ma che è riuscita a mantenere indipendenza territoriale ed economica. Sono molte le città fiamminghe famose per la bellezza dei paesaggi fluviali, per i centri storici dalle tipiche architetture che vanno dalle caratteristiche case in mattoni alle monumentali chiese gotiche, sino ai grandi palazzi barocchi.

 

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L’arte detta ” fiamminga “, che darà i natali ad una vera e propria scuola, si affaccia nel panorama figurativo europeo con i cosiddetti Primitivi Fiamminghi agli inizi del Quattrocento. Il periodo temporale in cui si sviluppa la pittura fiamminga è relativamente breve, difatti copre un intervallo che va dal ‘400 alla seconda metà del ‘500, nel quale si concentrano le opere di quello che viene considerato il periodo d’oro per le Fiandre.

 

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Bruges, Hof Bladelin, ex sede del Banco dei Medici

 

L’arte fiamminga si sviluppa in parallelo al Rinascimento italiano, dal quale però si discosta per l’attenzione ai dettagli e per un’analisi minuziosa e quasi maniacale della realtà. Nulla è lasciato al caso, dal paesaggio ai soggetti, che siano umani o animali, sino alle pieghe delle vesti e alla vegetazione circostante. Tali rappresentazioni sono accomunate da una luce che avvolge ogni singola parte, quasi a non voler escludere dall’insieme neppure il più piccolo particolare, dando ad ognuno la giusta rilevanza, sia esso grande o piccolo, vicino o lontano. La buona riuscita di ogni opera la si deve in gran parte anche all’utilizzo dei colori ad olio, grazie ai quali gli artisti poterono conferire alle raffigurazioni determinate velature, sfaccettature e ombre, dando volume e consistenza materica ai diversi soggetti.

 

 

 

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Hans Memling, Passione di Cristo per Tommaso Portinari, 1470, olio su tavola, 54,9 x 90,1 cm, Torino, Galleria Sabauda (in mostra fino al 15 novembre 2014)

 

Siamo a Bruges proprio per lui che, nato in Germania, si è trasferito a Bruges dove poi è rimasto fino alla fine.

Per chi non l’avesse visto, come per esempio Donatella, ecco il link di un quadro bellissimo:

UN BELLISSIMO QUADRO DI HANS MEMLING (1436-1494) ::: BETSABEA AL BAGNO –1480 circa–STAATGALERIE, STOCCARDA

 

 

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La torre campanaria su piazza del mercato

 

 

 

 

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Ogni artista è strettamente legato alla propria città d’origine: per apprezzare a pieno il suo operato non si può separare l’opera dal contesto in cui essa si trova, per non snaturare la sua unicità. È per questo che città come Bruges, Bruxelles, Gent, Anversa ed altre sono legate a doppio filo con artisti come Jan Van Eyck, Memling, Bruegel, Rubens, Van Der Goes, Van Der Weyden e Bosch.

 

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Bruges, un particolare della basilica del Sacro Cuore– + chocolaterie…

 

 

Bruges

La città di Bruges, il cui centro antico è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCOnel 2000, presenta scorci di straordinaria bellezza rimasti pressoché immutati nei secoli sin dal Medioevo. I rioni dalle caratteristiche casette in mattoni con tetti a spiovente, ancora coperti da tegole, sono visitabili sia in barca attraverso i canali navigabili sia percorrendo le stradine acciottolate. Proprio quelle stradine e quei ponti in pietra percorsi secoli fa da innumerevoli personaggi, tra i quali certamente bisogna annoverare i Van Eyck ed altri illustri che tanto fecero per questa incredibile regione.

 

 

 

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La Basilica del Sacro Sangue (Heilig Bloed) è in realtà una doppia cappella che può essere visitata nella piazza del Burg a Bruges in uno dei nuclei più antichi della città

 

 

È proprio qui, infatti, che prese piede e si sviluppò l’Arte Fiamminga, poi giunta ed apprezzata in tutta Europa e anche in Italia. Ne sono testimonianza il Museo Memling e il Groeninge Museum, dove sono conservate diverse opere dei cosiddetti Primitivi Fiamminghi, ovvero coloro che, accomunati da uno stile che fece scuola nei secoli, realizzarono opere di straordinaria fattura e bellezza, tanto da identificare univocamente una precisa corrente artistica alla propria terra d’origine. 

 

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“Carlo V entrò nella Basilica preceduto dai suoi dignitari. L’imperatore si inginocchiò davanti all’altare della reliquia e chiese di rimanere solo alla presenza del Santissimo Sangue”. (da Il Sangue dell’Imperatore)

 

 Il primo museo è stato ricavato nell’antico Ospedale di San Giovanni, istituito attorno al XII secolo, dove, come suggerisce il nome, sono ammirabili numerose opere dell’artista fiammingo Hans Memling, tra cui il celebre “Trittico del matrimonio mistico di Santa Caterina D’Alessandria” risalente al 1474-1479 e il “Reliquiario di Sant’Orsola” del 1489, un capolavoro di intaglio che ripropone il modellino di una chiesa gotica, con inserti dipinti, contenente i resti ossei della Santa

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Il secondo museo si potrebbe considerare come il museo civico di Bruges, in quanto conserva buona parte del patrimonio artistico della città, dai Primitivi Fiamminghi fino all’età moderna, con diverse opere del barocco fiammingo.

 

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Groeninge Museum

 

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UNA SALA DEL MUSEO GROENINGE DEDICATA ALLA PITTURA FIAMMINGA

 

 

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LA CROCEFISSIONE DI HANS MEMLING SI TROVA QUI

 

 

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Nel cuore della città, ovvero la Piazza del Mercato, il Markt, dove un tempo si svolgevano le fiere ed il mercato cittadino, su cui svetta, con i suoi 83 metri, il Beffroi o Belfort, ovvero la Torre Civica in stile gotico, famosa per il suo intricato carillon che aziona ben 47 campane. Questa, insieme alla Piazza del Municipio, il Burg, rappresentano, adesso come un tempo, il cuore pulsante dell’abitato, con botteghe dalle mille specialità culinarie, i negozietti tipici, le birrerie e le irresistibili cioccolaterie e pasticcerie

 

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Interno della basilica del Santo Sangue, in fiammingo Heilig-Bloedbasiliek, o in francese Basilique du Saint-Sang, è una basilica minore situata nella piazza del Burg a Bruges, in Belgio.

Costruita originariamente nel XII secolo come la cappella della residenza dei conti di Fiandra, la chiesa ospita una reliquia del Preziosissimo Sangue che si dice sia stata presa da Giuseppe di Arimatea e portata dalla Terra santa da Teodorico di Alsazia, conte di Fiandra.

Quella nella foto sopra è la cappella superiore gotica

 

 

Questa è la cappella inferiore romanica–PMRMaeyaert – Opera propria

 

Questi luoghi certamente ispirarono l’arte figurativa fiamminga, difatti molti dei paesaggi e degli interni rappresentati nei capolavori qui custoditi, si possono considerare come delle fotografie di come tali contesti dovessero apparire agli occhi dei contemporanei del Quattro-Cinquecento.

 

il testo in vari colori è dovuto a questo link:

Le Fiandre: alla scoperta di Bruges e Bruxelles

 

la reliquia

 

 

 

 

Il Trittico della Deposizione.

Piazza Walplein di Bruges, in Belgio.

Riflessi di ponti nel canale nella città vecchia di Bruges, in Belgio, patrimonio mondiale dell’UNESCO

Paesaggio romantico di notte nella vecchia città del patrimonio mondiale dell’Unesco di Bruges, Belgio

 Le prime fortificazioni della città furono realizzate dopo la conquista dei Menapi da parte di Giulio Cesare nel I secolo a.C. I Franchisubentrarono ai Romani nella regione attorno al IV secolo e la amministrarono con il nome di PagusFlandrensis. Le incursioni vichinghe del IX secolo indussero Baldovino Iconte delle Fiandre, a rinforzare le fortificazioni preesistenti per ristabilire le rotte commerciali marittime. Nello stesso periodo iniziano ad essere coniate monete che portano impresso, per la prima volta, il nome Bryggia (probabilmente connesso con il germanico Brücke, ponte).

Con il risveglio della vita cittadina nel XII secolo il mercato della lana e dei vestiti e l’industria tessile collegata prosperarono anche grazie alla stabilità garantita dal patronato dei conti delle Fiandre. La città era inoltre inserita nel circuito delle fiere di stoffe e vestiario dell’epoca. Gli imprenditori di Bruges realizzarono delle colonie economiche nei distretti lanieri di Scozia e Inghilterra. I contatti con l’Inghilterra fecero della città un punto di importazione del granodella Normandia e dei vini della Guascogna. Navi della Lega anseatica affollavano il porto, che fu esteso oltre Damme, fino a Sluys per far attraccare le nuove cocche. Nel 1277 la prima flotta mercantile da Genova apparve nel porto, nel 1314 fu la volta delle galee veneziane; Bruges divenne così il principale centro dei commerci tra Europa settentrionale e Mediterraneo. Questo sviluppo oltre a far fiorire il commercio di spezie dal Levante introdusse anche nuove tecniche commerciali e finanziarie ed un flusso di capitale nelle banche di Bruges. Nel 1309 fu istituita nella città quella che viene considerata come la prima borsa valori del mondo.

Bruges nel XV secolo dalle Cronache di Froissart.—Berlin Staatsbibliothek:

Bruegge huidenvettersplein.jpg

canale congelato a Bruges

Tra il XIII e il XIV secolo il re di Francia Filippo il Bello tentò di annettere le Fiandre al proprio regno inviando nella regione una forza di occupazione. Il 18 maggio 1302 la città insorse trucidando e cacciando i francesi in quelle che furono chiamate le mattinate di Bruges; Filippo il Bello inviò il suo esercito per sedare la rivolta che nel frattempo si era estesa nella regione ma venne sconfitto l’11 luglio nella battaglia di Courtrai. Successivamente il predominio sul fiorente mercato tessile di cui Bruges era il centro commerciale fu una delle principali cause della guerra dei Cent’anni tra Francia e Inghilterra.

Nel XV secolo Filippo il Buonoduca di Borgogna, stabilì una corte anche a Bruges, oltre che a Bruxelles e Lilla, attraendo nella città numerosi artisti, banchieri ed altre eminenti personalità dell’epoca da tutta Europa. In questo periodo Bruges arrivò a contare più di 40.000 abitanti ma contemporaneamente iniziò il declino a causa dell’insabbiamento del canale Zwin e il traffico commerciale si spostò verso la città di Anversa.

Paesaggio serale a Bruges

Nel XVII secolo ci fu un tentativo di rivitalizzare l’economia cittadina con l’industria del merletto. Nei secoli successivi, durante tutti i vari passaggi di potere, dagli Asburgo alla Francia ai Paesi Bassi sino ad oltre l’indipendenza del Belgio avvenuta nel 1830 continuò la stagnazione economica. Nel 1893la sonnolenta città fu immortalata da Georges Rodenbach nel suo romanzo Bruges, la morte. Soltanto nel 1907, con la realizzazione del porto di Zeebrugge si aprirono nuove prospettive di sviluppo per la città. Il porto venne notevolmente ingrandito negli anni settanta e ottanta del XX secolo.

Bruges la morta

Georges Rodenbach

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Editore:Fazi
Collana:Le strade
Anno edizione: 2016
In commercio dal: 9 giugno 2016
Pagine: 105 p., Brossura
15 euro, prezzo pieno
Incapace di superare il lutto per la morte della giovane e bellissima moglie Ofelia, Hugues Viane si trasferisce, insieme ai cimeli della defunta, a Bruges, dove vive nel ricordo e nella nostalgia della donna perduta. Esce di casa soltanto quando si fa buio e passeggia tra le stradine malinconiche della città, che alimentano ulteriormente la sua tenace, invincibile tristezza. Una sera, per caso, incontra una donna, Jane Scott, che sembra la copia esatta della moglie. Con il passare del tempo, però, si rivela molto diversa da lei: capricciosa, irrequieta, futile, amante del lusso e della ricchezza, Jane ha assai poco da spartire con l’anima, la grazia, la dolcezza di Ofelia. E l’insana relazione fra i due, nutrita soltanto di false illusioni, prenderà presto una piega del tutto inaspettata. Bestseller internazionale nell’Europa simbolista e decadente, “Bruges la morta” fu pubblicato per la prima volta nel 1892. A oltre un secolo di distanza, questa storia tragica e avvincente mantiene intatta la sua fortissima capacità di suggestione, rivelandosi una lettura indimenticabile. Un libro che sembra sostare a un crocevia, condensando l’immaginazione di un’intera epoca e nello stesso tempo lanciando verso il futuro la sua provocazione fantastica.

Piazza Grote Markt Natale nella bella città medievale Brugge al mattino, in Belgio.

Vista aerea del quadrato colorato e case a Bruges, Belgio Archivio Fotografico - 25951147

Vista aerea del quadrato colorato e case a Bruges, Belgio

vista aerea piazza Burg e il Municipio

il Burg è un’altra bella piazza cittadina sulla quale prospettano notevoli monumenti:

  • il Municipio, eretto al posto del vetusto castello dei conti di Fiandra a partire dal 1376. La costruzione, in stile gotico, venne eseguita su progetto dell’Architetto di Città Jan Roegiers, che lo portò a termine nel 1421.
  • Basilica del Santo Sangue.

vista aerea di Bruges

canale al centro della città

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Chiesa di Nostra Signora, in stile gotico brabantino, al cui interno si trova la scultura in alabastro ( ? — vedi sotto la foto dell’opera, da Wikipedia ) della Madonna col Bambino di Michelangelo( foto sopra e sotto)

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Madonna di Michelangelo

L’opera di fama mondiale della Madonna col bambino è una delle principali opere d’arte conservate nella chiesa. Venne realizzata in marmo di Carrara nel 1506 da Michelangelo per l’altare Piccolomini del Duomo di Siena. La scultura venne acquistata in Italia dal commerciante cittadino Jan van Moeskroen (Giovanni di Moscherone) che la donò alla chiesa nel 1514 per porla sulla sua tomba di famiglia che si trova ai piedi dell’altare. L’opera venne presa come bottino di guerra prima dai Francesi 1794 e poi dai Tedeschi nel 1944; poi riportata in loco.

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CATTEDRALE DI SAN SALVATORE, SI TROVA NEL CENTRO STORICO DI BRUGES,  Eretta fra il 1250 e il 1550, è la più antica chiesa gotica in mattoni del Belgio

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UNA VISTA DELLA TORRE CON LE CASE MEDIOEVALI DAVANTI

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INTERNO DELLA CATTEDRALE DI SAN SALVATORE

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Museo Gruuthuse, Bruges

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The Gruuthusemuseum

Il Gruuthusemuseum (Museo Gruuthuse) è un museo di Bruges, specializzato nell’arte applicata o decorativa con reperti dal XIII al XIX secolo. Occupa un grande palazzo medievale, affacciato sul canale Dijver.

Nel XV secolo vi risiedeva il mercante che riscuoteva la tassa su “Gruut”, una mistura di erbe che veniva aggiunta all’orzo nel processo di produzione della birra. La facciata in stile gotico ha un’elegante torretta, frontoni a gradoni e finestre in pietra del XV secolo.

Le sale, spesso arredate con pezzi d’epoca, si snodano in maniera labirintica, dimostrando l’originario accorpamento di più edifici, e mostrano collezioni che spaziano dagli arazzi al mobilio, da oggetti in metalli preziosi alle ceramiche, dalle armi agli strumenti musicali. Caminetti e soffitti con travi in legno sono originali. Il percorso espositiuvo si snoda su due piani per un totale di 22 stanze.

Suggestiva la cucina e la cappella privata di famiglia (del 1472), ricoperta in una boiserie di quercia e affacciata direttamente sulla navata della chiesa di Nostra Signora.

 

 

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Begijnhof in Brugge,

 

Il Beghinaggio di Bruges (in olandese Begijnhof) è un complesso di edifici che si trova a Bruges e che fa parte dei beghinaggi fiamminghi iscritti dal 1998 nella lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO.

Il beghinaggio di Bruges è stato fondato nel 1245 da Margherita di Costantinopolicontessa di Fiandra, e fino al 1928 ha ospitato le beghine mentre adesso vi vivono delle suore benedettine. All’interno del beghinaggio c’è una chiesa e un cortile sul quale si affacciano 30 case di color bianco costruite tra il XVI e il XVIII secolo.

 

 

 

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CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DELLA CERAMICA

Onze-Lieve-Vrouw-ter-Potteriekerk Brugge

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IL MUSEO DELLE PATATINE FRITTE–SAAIHALLE

Rainer Halama – Opera propria

Il museo delle patatine fritte (in olandeseFrietmuseum) è uno spazio espositivo dedicato alla storia delle patate e alla produzione di patatine fritte belghe. È ubicato in uno degli edifici più antichi di Bruges, nel palazzo Saaihalle, ex “Loggia dei mercanti genovesi”.

Il percorso museale si sviluppa su tre piani. Nella prima parte, al piano terra, è spiegata la storia del noto tubero, cominciata più di 10.000 anni fa in Perù, con l’addomesticamento di patate selvatiche, e della sua diffusione in Europa. Il primo piano dettaglia la storia delle patatine fritte e le loro origini in Belgio. Il piano interrato dell’edificio ospita diverse tipologie di macchine per sbucciare e tagliare le patate e un chiosco di frites. È presente anche una raccolta di fotografie, opere d’arte con soggetti legati alle patatine e una collezione di friggitrici retrò. Dopo la visita, si può assaggiare[2] nella cantina medievale del palazzo, patatine fritte belghe insieme a diverse carni e salse.

Secondo la guida Lonely Planet “Best in Travel 2013”, il museo fa parte dei dieci “musei alimentari più strani al mondo[3].”

 

 

 

 

ANSA.IT 23 OTTOBRE 2012

http://www.ansa.it/terraegusto/notizie/rubriche/inbreve/2012/10/23/Belgio-spopola-museo-patate-fritte_7676157.html

 

Belgio: spopola museo delle patate fritte

Il Frietmuseum a Bruges ha avuto 70mila visitatori nel 2011

 

 

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