Farhan Siki ( Lamongan, 1971 / Indonesia ) :: lo street art indonesiano che e’ stato soprannominato il Bansky asiatico…

 

 

Farhan Siki

nato nel 1971 a Lamongan (Indonesia)

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“Mi interessa creare giunzioni tra concetti e immagini apparentemente opposti, dimostrando come alla fine non provengano da luoghi radicalmente diversi”. FS

Farhan Siki, street artist indonesiano, ha sempre riflettuto sulla cultura pop del 21° secolo, esplorando i suoi elementi testuali, raccogliendo loghi, marchi e simboli della cultura di massa, al fine di apporli sulla tela, caricandoli di attributi iperbolici e parodistici. L’esperienza urbana e la cultura consumistica in costante crescita che incontriamo nella nostra vita quotidiana, collidono sulle sue tele in un tonfo di colore. Le sue tele esprimono una satira interna al sistema dell’arte contemporanea, diventato, per alcuni artisti, un vero e proprio Star System.

 

nel link sotto trovate informazioni sull’artista e opere che si aprono e hanno una didascalia in inglese::

primo marella gallery

https://www.primomarellagallery.com/it/artisti/13/farhan-siki/

 

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Farhan Siki: lo street artist indonesiano ritorna a Milano — LINK SOTTO

 

 

 

 

Ritorna nella città che è stata suo trampolino di lancio: Farhan Siki esporrà fino a settembre nella sede milanese di Banca Generale Private Banking.

Street artist tra i più apprezzati nel mondo dell’arte contemporanea, l’artista di origine indonesiana, si ripresenta nel capoluogo lombardo che lo aveva conosciuto al suo esordio nella galleria Primo Marella.
Un ritorno, quello del “Bansky Indonesiano”, che non vuole essere però una riproposta di qualcosa già visto, infatti sarà esposta una serie inedita di opere appositamente creata per l’evento, curato da Rifky Effendi, e verrà inoltre proposta una pubblicazione dei testi critici di Hedro Wiyanto.

La tematica scelta per le sue opere è già nota ed è sicuramente in diretto rapporto con quello stile che gli è valso il titolo di successore del famoso street artist inglese.
L’ironia tipica della cultura pop nell’approfondimento dell’estetica dell’icona si mescola, in modo non banale, con l’immaginario classico. La creazione e di Adamo di Michelangelo, il cenacolo di Leonardo, il famoso ritratto di Frida Kahlo vengono da Siki rielaborati in una chiave che porta i grandi capolavori dell’arte moderna occidentale ad uno scontro diretto con l’ironia del XXI secolo.

Il messaggio? Una satira verso il mondo dell’arte contemporanea e i suoi sistemi, tramite un’estetica di massa. Azione sociale e appropriazione in relazione allo spazio urbano in cui opera.
Per mezzo dell’immagine, Siki ritorna sempre alla sua grande passione, il testo. Testo inteso come espressione di un messaggio secondo una costruzione precisa del linguaggio. Siki si appropria del linguaggio per renderlo icona, così fa con le immagini dell’arte canonizzata.

 

Dots of Marat (2013) – Pittura spray su tela, 200 x 150 cm

 

 

 

La riflessione dell’artista inizia all’interno del sistema artistico, inteso come luogo, e in questo rimane proponendone critiche, svelamenti e decostruzioni partendo dai suoi stessi simboli.

La riflessione dell’artista inizia all’interno del sistema artistico, inteso come luogo, e in questo rimane proponendone critiche, svelamenti e decostruzioni partendo dai suoi stessi simboli.

Spiega, Piermario Motta, amministratore delegato di Banca Generale:

La sua capacità di esprimere energia, riflessioni e di rappresentare al meglio quella tensione al rinnovamento nell’arte come espressione di fenomeni sociali e contemporanei, non lascia indifferenti colpendo subito per la sua immediatezza ed evocazione artistica.

Linguaggio pittorico e spazio urbano vengono messi in relazione ancora una volta dalla visione attenta di un artista che crea una serie di associazioni iperboliche, esagerate, il cui fine non è altro che andare a svelare quello che sono una serie di paradossi della cultura di massa contemporanea, il tutto sotto lo stile più che riconoscibile della pop art anni ’60. Per un nuovo sguardo di relazione tra residuo storico e reinterpretazione.

Sara Cusaro per MIfacciodiCultura

 

Farhan Siki: lo street artist indonesiano ritorna a Milano

 

 

 

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