Salvatore Arancio (Catania, 1974; vive a Londra)
Con il titolo “Like a Short of Pompell in Reverse i progress” dall’11 luglio al 22 settembre 2019 nella Casa Museo Jorn di Albissola Marina è visibile la mostra dedicata alle sculture di Salvatore Arancio. E’ curata da Luca Bochicchio con catalogo bilingue edizioni MuDa.
L’artista per quest’esposizione ha collaudato una diversa tecnica, quella di sperimentare la creazione delle sculture in argilla direttamente nel luogo che le ispira, quindi lavorando proprio nel giardino di Casa Jorn. Arancio ha voluto creare una sorta di dialogo tra le sue opere e quelle di origine naturale o artificiale, che non si sa nemmeno chi le abbia realizzate o Jorn o Gambetta. Per fare questo si è avvalso della collaborazione di Nuova Fenice di Barbara Arto per le rifiniture e il terzo fuoco, ossia la terza cottura, e di quelle delle Ceramiche San Giorgio per le smaltature di quanto lavorato a Casa Jorn.
La San Giorgio di Albissola ha lavorato per Lucio Fontana, Agenore Fabbri, Asger Jorn, Gianni Dova e molti altri, e questo è servito a ricreare la collaborazione tra scultura e artigianato. Salvatore Arancio ha voluto in quest’esposizione ricostituire un contatto con l’interpretazione del giardino data da Jorn, immaginando forme, volumi e superfici prodotte dallo stesso ma in forme a divenire: Ciò spiega il titolo della mostra che è una citazione dal libro Guy Debord scritto nel 1972 sul testo di Jorn “Le Jardin d’Albissola realizzato da Ezio Gribaudo.
albissola
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in questa foto è alla Biennale di Venezia del 2017
questa scultura è di una mostra a Parigi:::
Salvatore Arancio, Piero Gilardi, Abraham Poincheval “Rock Garden“ at Semiose, Paris
Salvatore Arancio – Une taxonomie des sens et des forme – Vienne, 2015
Salvatore Arancio – Une taxonomie des sens et des forme – Vienne, 2015
dalla mostra in Francia
su questa mostra :: ARTRIBUNE–LINK SOTTO
DALLA MOSTRA “LA CERAMICA PARALLELA ” A FAENZA
The Water They Dwell In, Nr. 4/10, 2016
BF37 Twisted Lava, 2013
SALVATORE ARANCIO AD ALBISSOLA ::
SALVATORE ARANCIO AD ALBISSOLA
Albissola Marina, inaugurata la mostra di Salvatore Arancio evento foto
Sarà visitabile fino al 22 settembre 2019
Albissola Marina. E’ stata inaugurata, alla presenza del sindaco Gianluca Nasuti, il vicesindaco Nicoletta Negro e l’associazione Amici di Casa Jorn la mostra personale di Salvatore Arancio dal titolo “Like a Sort of Pompeii in Reverse”.
La mostra è stata curata dal direttore artistico del Museo Diffuso di Albissola Marina Luca Bochicchio e promossa dall’associazione Amici di Casa Jorn, con il patrocinio del Comune di Albissola Marina.
LE STESSE FOTO MESSE PRIMA MA PIU’ GRANDI…
L’artista, dopo aver partecipato alla 57esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia e la mostra personale alla White Chapel di Londra, è giunto nella colorata casa di Asger Jorn con un “progetto inedito e site specific”, pensato e realizzato nel luogo espositivo che lo ha profondamente affascinato.
Tra il 2017 e il 2019, infatti, Salvatore Arancio “ha effettuato numerose visite e diversi sopralluoghi a Casa Museo Jorn”, innamorato del “labirinto di matrice situazionista che l’artista danese Asger Jorn ha creato tra il 1957 e il 1973 insieme all’amico e assistente Umberto (Berto) Gambetta”.
In particolare, Arancio è rimasto affascinato dalle “concezioni polimateriche e pseudo-organiche” realizzate dai due artisti, in un giardino fatto di “poesia del gioco inventivo”, in cui ha intravisto il “potenziale immaginifico e creativo di ciò che non si vede”.
DA UNA MOSTRA A WINTERTHUR
Arancio, per produrre la sua mostra, ha ritenuto importante focalizzarsi sui “molti elementi di origine incerta (naturale o artificiale) e di paternità ambigua e ironica (Jorn o Berto), per instaurare un rapporto di continuità nel discorso avviato da Jorn sulla metamorfosi e sull’immaginazione; un dialogo che si sviluppa a partire dal linguaggio della scultura in ceramica, comune sia a Jorn che ad Arancio, e basato sulla complicità e sulla collaborazione del genius loci: le botteghe artigiane del territorio”.
DA UNA MOSTRA A MILANO DEL 2017
Le sculture sembrano un prolungamento della natura.