ANSA.IT — 22 NOVEMBRE 2019 :: Colombia: sciopero nazionale, 3 morti. E’ di 273 feriti il bilancio fornito dal ministro della Difesa + L’OSSERVATORE ROMANO

 

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ANSA.IT — 22 NOVEMBRE 2019-15,37

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2019/11/22/colombia-sciopero-nazionale-3-morti_ad194985-bffb-49f8-9a53-0303c8dfc354.html

 

 

Colombia: sciopero nazionale, 3 morti

E’ di 273 feriti il bilancio fornito dal ministro della Difesa

 

 

 

(ANSA) – BOGOTA’, 22 NOV – Nella giornata di sciopero nazionale ieri in Colombia, si sono registrati tre morti e 273 feriti, di cui 151 agenti della forza pubblica. Lo ha reso noto il ministro della Difesa, Carlos Holmes Trujillo. Uno degli incidenti più gravi, riferisce la Radio Rcn di Bogotà, è avvenuto a Buenaventura, dove la polizia è intervenuta per frenare il saccheggio di un supermercato e dove due manifestanti sono morti. Un’altra persona è morta, nel municipio di Candelaria, in un incidente che è per ora ancora sotto indagine.

 

OSSERVATORE ROMANO — 22 NOVEMBRE 2019

http://www.osservatoreromano.va/it/news/sciopero-generale-colombia

 

Sciopero generale
in Colombia

 

· Contro le politiche del presidente Duque ·

Giornata di sciopero generale in Colombia. Ieri, in tutte le grandi città del paese, i sindacati, gli studenti, le comunità indigene, i movimenti sociali e i sostenitori dei partiti d’opposizione hanno indetto una grande manifestazione contro le politiche economiche e sociali del presidente Iván Duque a circa un anno e mezzo dal suo insediamento.

A Bogotá in particolare, già alle prime ore della mattina, ci sono stati dei blocchi stradali in prossimità di molte stazioni del trasporto pubblico “Transmilenio” e molti lavoratori non hanno potuto raggiungere il proprio posto di lavoro.

Lo sciopero è stato convocato dalle principali organizzazioni sindacali per respingere le riforme del mercato del lavoro e del sistema pensionistico. Ma molto presto si sono uniti studenti universitari, che chiedono maggiori risorse per l’istruzione pubblica e incentivi all’occupazione. A questi si sono aggiunte le popolazioni indigene, che denunciano le continue uccisioni di leader sociali. Le organizzazioni sociali, insieme con vari settori dell’opposizione, chiedono misure per fronteggiare la forte disuguaglianza sociale e un maggiore impegno per l’attuazione dell’accordo di pace con le Farc.

I promotori della protesta avevano invitato a manifestare pacificamente, astenendosi da atti violenti e dal provocare la polizia. A eccezione di alcuni “eventi isolati” e controllati, lo sciopero si è svolto senza particolari tensioni.

Alla vigilia, il presidente colombiano Duque aveva ordinato la chiusura dei confini nazionali fino all’alba di oggi per garantire «sicurezza» e «ordine pubblico», dando inoltre mandato di intensificare la presenza delle forze di polizia nelle strade di Bogotá. Duque, mercoledì sera, in un discorso pubblico a poche ore dall’inizio dello sciopero, palesando il timore che anche la Colombia vivesse le stesse scene di violenza e guerriglia urbana che hanno caratterizzato lo scenario delle proteste in Cile, aveva lanciato l’allarme contro coloro che, abusando del diritto di protestare, cercano di «generare divisione tra i colombiani». «Mentre riconosciamo il valore della protesta pacifica, garantiremo anche l’ordine», aveva concluso il presidente.

Il rappresentante in Colombia dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani (Unhchr), Alberto Brunori, aveva espresso preoccupazione per l’aumento delle forze militari e per decreti, circolari e istruzioni che permettevano a sindaci e governatori di poter dichiarare il coprifuoco e chiedere il sostegno militare per il controllo dell’ordine pubblico.