ANSA.IT — 23 NOVEMBRE 2019
Violenza donne: Gualtieri, sbloccati 12 mln per orfani
Pronto decreto ministeriale, risorse per studio, salute, lavoro. La legge approvata nel 2017 ma ferma per la mancanza dei decreti attuativi
I bimbi, le altre vittime di femminicidio
Scarpe rosse per una manifestazione contro la violenza sulle donne
E’ pronto il decreto ministeriale per attivare il fondo per gli orfani di femminicidio. Lo annuncia su Twitter il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
“I soldi – scrive – non restituiscono l’affetto mancato ma con 12 milioni da lunedì finanzieremo borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento al lavoro”.
La proposta di legge per la tutela dei bimbi vittime di queste situazioni è stata approvata in Parlamento nel dicembre 2017, ma mancano ancora i decreti attuativi per renderla realmente operativa.
#Orfani di #CriminiDomestici #femminicidio. Sì definitivo di Palazzo Madama a ddl 2719 http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47784.htm …
Con la legge, tra l’altro, si sana la questione della possibilità della reversibilità della pensione per gli omicidi.
Nei mesi scorsi le proteste delle associazioni che si occupano di questi bambini.
“Bravo il ministro Gualtieri che ha mantenuto l’impegno assunto da subito dal nostro governo di rimediare ad un ritardo non più procrastinabile. La lotta alla violenza contro le donne e il sostegno per loro e i loro figli è una priorità per tutti noi”, afferma in un tweet il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti commentando il fatto che è pronto il decreto ministeriale per attivare il fondo per gli orfani di femminicidi che ammonta a 12 milioni di euro.
Mi sembrano dei buoni segnali per qualche intervento concreto.
Non c’entra niente. ma…
Ieri abbiamo visto il film ” L’ufficiale e la spia”, di Roman Polanski, che riprende e approfondisce il famoso caso Dreyfus. Inizia con la terribile “degradazione ” dell’ufficiale, accusato di essere una spia dei tedeschi. Alla fine dell’Ottocento in Francia, come in molta parte d’Europa, si sviluppa un forte sentimento antisemita, che fornisce l’esca per la rovina dell’ufficiale di origine ebrea, condannato all’ergastolo sull’isola del Diavolo, uno scoglio in mezzo all’oceano. A quella cerimonia di umiliazione è presente il maggiore Georges Picquart, che viene promosso a capo della stessa unità di controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Picquar è uno che ama l’esercito, ma ama egualmente la verità. Mano a mano scoprirà le falsità che sono state imbastite contro l’ufficiale di origine ebraica e subirà a sua volta una terribile persecuzione, per tenere nascosta la vera e propria falsificazione di documenti che dovevano rimanere segreti. Picquart arriverà ad essere imprigionato con false accuse, ma alla fine il suo coraggio e la sua fermezza faranno sì, con l’aiuto della stampa, che la verità venga fuori. Tra gli intellettuali che difendono Picquart c’è anche Zola, famoso per il “J’accuse” sull’affare Dreyfus. E’ una parte della storia sul famoso intrigo che non conoscevamo. Ne viene fuori una figura di eroe, potremmo dire “borghese”, che mette davanti a tutto l’onestà e la verità, proprio perché considera degno d’onore l’esercito che è la sua vita. La luce cupa, fredda di Parigi e degli uffici governativi rende bene l’oscurità, la miseria di quel mondo, fatto di omertà, di vigliaccheria e di ignoranza. Quando non si è immersi nel grigiore burocratico, si vede una Parigi che ricorda i quadri degli impressionisti, ma appena accennata, con molta misura. Insomma, un bel film, che fa meditare sulla crudeltà e sulla superficialità degli uomini, ma anche sulla semplice grandezza di qualche eroe ” qualunque” ( ma non troppo!).
Il film, prodotto in Francia nel 2019, ha avuto il Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Venezia.Sceneggiatore è lo stesso Polanski insieme a Robert Harris. L’attore che interpreta Picquart è Jean Dujardin.