Rosa Balistreri – Proverbi siciliani –testo in italiano…così impari il siciliano…

 

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Rosa Balistreri (Licata21 marzo 1927 – Palermo20 settembre 1990) è stata una cantautrice e cantastorie italiana

 

 

 

Tutte le cose vanno al fondo

ed al peggio nessuno ci si rassegna

il destino a certi dà e ad altri toglie

e non ci sembra mai ciò che ci tocca.

Non scorre pianeggiante il nostro cammino

poco crede il saggio all’importuno

il ricco non crede al poveretto

e il sazio non crede al digiuno.

Per troppo vento il vascello naufraga

per la febbre alta il malato sparla

per troppi consigli si perde la guerra

e per troppi giudizi si sbaglia.

Loda il mare e tieniti alla terra

pensa la cosa prima di sparlare

perché ho sentito dire al mio paese

chi fa le cose giuste mai le sbaglia.

A piangere figliola cosa ricavi

il sangue ti guasti e puoi morire

pazienza ci vuole in mezzo alle burrasche

ché non si mangia miele senza mosche.

Ma chi due lepri vuole inseguire

né una né l’altra può afferrare

ma chi non fa il nodo al filo d’ago

perde il conto più di una volta.

Disse il galletto alla gallinella

tutto il mondo è come casa nostra

disse la padella alla graticola

mangia! ho pesci grossi e non fragaglia.

Accosta viene qua mangia cardi

ché al castello mangiano piccioni

risponde e dice lo Zio Nicola

se la pentola non bolle non si cala.

Il pastore che fa la ricotta

lo sa lui gli amici che aspetta

la forca non è fatta per il ricco

è fatta per la testa del porco.

Nella testa d’un maiale tu ci mangi

tu ci sciali nella testa d’un coniglio

niente lascio e niente piglio.

Moderatamente bevi il vino c

hé lo stomaco ti tonifica

chi ha nascosto il latino?

fu ignoranza di prete.

Non c’è festa né festino

senza un monaco e un prete

ma il monaco della badia a Gesù lo padroneggia.

C’è la monaca di casa a Gesù lo stringe

e bacia nella casa di Gesù

ciò che entra non esce più.

Ma chi ha una buona vigna

ha pane, vino e legna e il tribolo

ed il bene chi ce l’ha se lo tiene.

Quando piove di mattina

prendi l’aratro e vai a seminare

quando viene il giugnettu

il frumento sotto il letto

ma la luna di gennaio

fa luce come giorno chiaro.

Signuruzzu chiuviti chiuviti

chè gli alberelli sono assetati

e se acqua non ne mandate

siamo perduti e rovinati.

L’acqua del cielo sazia la terra

fonte piena di pietà

le nostre lacrime cadono per terra

e Dio ci fa la carità.

Esci esci sole sole per il Santo Salvatore

butta un pugno di noccioline

diverti i bambini

butta un pugno di denari

conforta gli uomini

butta un pugno di letame

inzacchera i cavalieri.

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