ansa.it / Belluno– 9 ottobre 2019 :: “Foliage”, nelle Dolomiti tra i colori dell’autunno.

 

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“Foliage”, nelle Dolomiti tra i colori dell’autunno

Escursioni in boschi e vallate mentre le foglie cambiano policromia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Godere la policromia delle Dolomiti nella stagione più propizia, l’autunno, lontano dalla ressa estiva e prima dei rigori invernali: si chiama “foliage”, lo spettacolo per cui foglie assumono i colori della terra, dall’ocra al marrone passando per il rosso, prima di staccarsi dagli alberi. La provincia di Belluno offre luoghi e occasioni tra le più spettacolari. A cominciare dal Cansiglio, l’altopiano tra l’Alpago e la provincia di Treviso, foresta che per secoli è stata “fabbrica” dei remi della Serenissima. I faggi in questo periodo si tingono di rosso e si stagliano sul verde brillante dei prati e sul verde scuro degli abeti. L’odore del bosco e il silenzio viene rotto soltanto dal bramito dei cervi, pronti al rito del corteggiamento. Il giallo è il colore dominante dei boschi di larice, unica conifera che perde gli aghi e si spoglia per l’inverno. Pianta maestosa che si spinge fino a quote elevate, si può osservare nella zona di Cortina d’Ampezzo e nella valle del Boite, tra San Vito e Pieve di Cadore, tra vette come il Pelmo, l’Antelao, le Cinque Torri. Basta passeggiare tra i boschi che da Rio Gere si inerpicano fino al rifugio Mietres, sopra Cortina, fino a raggiungere il Rifugio Palmieri, dove il giallo dei larici si riflette sulla Croda da Lago. Altre mete per un’escursione nel foliage sono il Lago Ghedina, attraverso boschi di abete, larice e pioppo; il Lago Bai de Dones, tra piante secolari di acero, larice e pini cembri. Larici spettacolari dominano anche la zona della Marmolada, nell’Alto Agordino. L’altopiano di Laste a Rocca Pietore, per una passeggiata dalla piazzetta del paese fino al rifugio Migon vale sicuramente una gita. La Val di Zoldo offre passeggiate come quella nel bosco del Fagaré, nella Val Barance, verso il laghetto del Vach, e la Val Pramper, dove sono i larici a farla da padrone, nel tiepido sole autunnale. Tra le località meno “mainstream”, la Valle del Mis, con le sue vallette laterali che si addentrano in un intrico di monti selvaggi e senza gloria”, come scriveva Dino Buzzati. Per le Dolomiti bellunesi escursioni colorate tra i castagni della campagna feltrina dalle parti di Pren, tra le faggete della Val Vescovà, dal Cordevole fino al rifugio Bianchet. O ancora nella foresta di Cajada, che domina dall’alto la valle del Piave; tra le piante del massiccio del Grappa e della Val Canzoi.

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