” TRI PERDU’ ” — ANDAVA A ROGOREDO ++ ENZO JANNACCI – 1964 + NANNI SVAMPA — che continua–. + testo e traduzione della canzone di Jannacci ( testo e musica )

 

 

 

 

 

TESTO DELLA CANZONE

Quest ca sunt dré a cüntavv, l’è ‘na storia vera,
de vün che l’è mai stà bún de dì de no;
I s’era conossü visin a la Breda;
lì l’era d’ Ruguréd e lü… su no!
Un dì lü l’avea menada a veder la Fiera,
la gh’eva un vestidin color del trasú;
disse: “vorrei un krapfen… non ho moneta”
“Pronti!” El gh’ha dà dés chili… e l’ha vista pü!
Andava a Rogoredo, cercava i suoi danée;
girava per Rogoredo e vosava come un strascée:
“No, no, no no, non mi lasciar,
No, no, no no, non mi lasciar,
mai, mai, mai!
“Triste è un mattin d’Aprile senza l’amore!
I gh’era vegnü anca in ment d’andà a ‘negass
là dove el Navili l’è pussé negher,
dove i barcún i poeden no ‘rivà…
E l’era bel fermott de giamò un quart d’ura,
e l’era passà anca el temp d’andà a timbrà:
“…mi credi che ‘massàmm, ghe poeuss pensar süra;
‘dess voo a to’ i mè dés chili… poi si vedrà!
“Andava a Rogoredo, cercava i suoi danée;
girava per Rogoredo e vosava come un strascée:
“No, no, no no, non mi lasciar,
No, no, no no, non mi lasciar,
mai, mai, mai!”

TESTO DA ROCKIT.IT

https://www.rockit.it/enzojannacci/canzone/andava-a-rogoredo/230807

 

 

 

Andava a Rogoredo

Quella che sto per raccontarvi è una storia vera:

di uno non è mai stato capace di dire di no.

Si erano conosciuti vicino alla Breda:

lei era di Rogoredo e lui non so.

Un giorno l’ha portata a vedere la Fiera:

lei aveva un vestitino color vomito;

disse: “Vorrei un krapfen. Non ho moneta!”

“Pronti!” Le dà dieci chili…1( diecimila) e non l’ha più vista!

Andava a Rogoredo e cercava i suoi soldi,

girava per Rogoredo e gridava come uno straccivendolo:

“No, no, no, no, non mi lasciar,

e no, no, no, no, non mi lasciare mai, mai, mai.

No, no, no, no, non mi lasciar,

e no, no, no, no, non mi lasciare mai, mai, mai”.

Triste è un mattino d’aprile senza l’amore:

gli era venuto anche in mente di andare ad annegarsi

là dove il Naviglio è più nero,

dove i barconi non possono arrivare.

Era fermo già da un quarto d’ora

ed era passata anche l’ora di andare a timbrare:

“Credo che dovrei pensarci sopra:

adesso vado a prendere i miei dieci chili… poi si vedrà!”

Andava a Rogoredo e cercava i suoi soldi,

girava per Rogoredo e gridava come uno straccivendolo:

“No, no, no, no, non mi lasciar,

no, no, no, no, non mi lasciare mai, mai, mai.

[ripetere varie volte e sfumare]

da ::

https://lyricstranslate.com/it/andava-rogoredo-andava-rogoredo.html

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1 risposta a ” TRI PERDU’ ” — ANDAVA A ROGOREDO ++ ENZO JANNACCI – 1964 + NANNI SVAMPA — che continua–. + testo e traduzione della canzone di Jannacci ( testo e musica )

  1. Donatella scrive:

    La Breda, il Naviglio, Rogoredo, i des chili, c’è tutta una parte di Milano che racconta di un amore travolgente e tradito, salvato dal buon senso. Ma questa canzone, come altre di Jannacci, è molto di più: un gioco ironico, il mettere in poesia gli ultimi della fila, il grigio della vita quotidiana che diventa degno di una chanson de geste.

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