IL FATTO QUOTIDIANO DEL 14 FEBBRAIO 2021 :: Aggredito nella sua casa di Parigi lo scrittore ebreo Marek Halter: “Avevano passamontagna, ma nessun furto. È sembrato un avvertimento”

 

 

 

1991

 

Marek Halter (Varsavia, 27 gennaio 1936) è uno scrittore francese di origine ebraico-polacca, superstite dell’Olocausto.

Halter, scrittore ebreo polacco, è nato da una madre poetessa yiddish e da un padre tipografo; nei suoi libri affronta molte tematiche legate alla storia del popolo ebraico.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e delle persecuzioni anti-ebraiche, Marek si trova a vivere la difficile esperienza dei bambini dell’Olocausto. Nel 1940 Marek e i suoi genitori fuggono dal ghetto di Varsavia e trovano rifugio in Ucraina, dove, al loro arrivo, una pattuglia di soldati sovietici li arresta. Vengono trasferiti a Mosca. Dopo l’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Germania nazista il 22 giugno 1941, Marek Halter, i suoi genitori e sua sorella minore, Bénérice, vengono evacuati a Kokand, nella Repubblica socialista sovietica dell’Uzbekistan, una città di 300.000 abitanti, sommersa dall’arrivo di un milione di rifugiati. Bénérice muore di fame e i genitori di Marek si ammalano.

Nel 1946, all’età di 10 anni, Marek torna in Polonia, dove resterà con la famiglia fino alla sua partenza per Parigi nel 1950.

A quindici anni, Marek, comincia a lavorare con l’attore teatrale e mimo francese, Marcel Marceau. In seguito è ammesso alla scuola nazionale delle Belle Arti. La sua prima esposizione di pittura è organizzata nel 1955 a Buenos Aires dove rimane due anni. Conosce il presidente Juan Domingo Perón di cui diventerà amico.

Nel 1957, Marek Halter torna in Francia. Pubblica numerosi articoli in favore dei diritti umani e milita attivamente per la difesa di alcune grandi cause sociali e politiche. Si oppone alle derive del razzismo, dell’antisemitismo e milita in favore della pace in Medio Oriente.

Nel 1967, fonda il Comitato Internazionale per la Pace negoziata in Medio Oriente ed è l’artefice dei primi incontri tra leader israeliani e palestinesi.

Nel 1968, crea la rivista “Elementi” che sarà diretta da sua moglie Clara Halter. Si tratta della prima testata alla quale collaborano al tempo stesso israeliani e palestinesi.

 

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https://it.wikipedia.org/wiki/Marek_Halter

 

 

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 14 FEBBRAIO 2021

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Aggredito nella sua casa di Parigi lo scrittore ebreo Marek Halter: “Avevano passamontagna, ma nessun furto. È sembrato un avvertimento”

Aggredito nella sua casa di Parigi lo scrittore ebreo Marek Halter: “Avevano passamontagna, ma nessun furto. È sembrato un avvertimento”

Per Halter, l’uscita del suo prossimo libro nel quale attacca la “intellighenzia religiosa” potrebbe essere legata a questa aggressione. Anche se del libro i due aggressori non hanno fatto parola, tiene a precisare

di F. Q. | 14 FEBBRAIO 2021

 

Sono entrati nella sua abitazione di Parigi e lo hanno aggredito: nessun furto, nessuna frase particolare, “solo un avvertimento”. È questo il racconto fatto dallo scrittore ebreo di origini polacche, Marek Halter, a Le Figaro sull’episodio che lo ha visto protagonista nella notte tra venerdì e sabato.

Lo scrittore francese e ufficiale della Legione d’onore che pubblicherà a breve il suo ultimo libro Un mondo senza profeti  ha raccontato di essersi addormentato sulla sua poltrona mentre riguardava il manoscritto della sua opera. A un certo punto ha percepito una presenza e, aprendo gli occhi, si è trovato davanti i due aggressori: “Ho visto un uomo con un passamontagna sopra di me e un altro vicino alla porta. Indossavano entrambi guanti neri e mi sono sembrati dei professionisti. Ho afferrato quello che si trovava vicino a me per chiedergli cosa facesse in casa mia. Mi ha colpito. ‘Se gridi sei morto’, mi ha detto”.

Se lo scrittore ha pensato inizialmente a un tentativo di furto, l’epilogo della vicenda lo ha fatto però ricredere: gli aggressori sono entrati dalla finestra e non hanno rubato niente, lasciando sul tavolo persino la carta di credito dello scrittore “per mostrare in qualche modo che non era questo ad interessarli. Hanno anche preso le mie chiavi, come se intendessero tornare“. Nel corso dell’irruzione, però, non sono state pronunciate nemmeno frasi antisemite: “Normalmente, vengono dette parole antisemite o razziste, ma in questo caso niente, come se volessero avvertirmi”, ha concluso l’autore.

Per Halter, l’uscita del suo prossimo libro nel quale attacca la “intellighenzia religiosa” potrebbe essere legata a questa aggressione. Anche se del libro i due aggressori non hanno fatto parola, tiene a precisare. Lo scrittore ha denunciato quanto accaduto alla polizia e l’Imam di DrancyHassen Chalghoumi, ha scritto un tweet di appoggio a Halter.

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1 risposta a IL FATTO QUOTIDIANO DEL 14 FEBBRAIO 2021 :: Aggredito nella sua casa di Parigi lo scrittore ebreo Marek Halter: “Avevano passamontagna, ma nessun furto. È sembrato un avvertimento”

  1. Donatella scrive:

    Pazzesco questo episodio, che fa pensare a film d’azione, dove l’intimidazione degli avversari è usata niormalmente.

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