LEON SPILLIAERT ( Ostenda, 1881 – Bruxelles, 1946 ), un grande pittore belga

 

 

 

 

19 idées de Léon Spilliaert | peintre belge, peintre, leon

De kunstenaar Spilliaert Léon

Leon Spilliaert (July 28, 1881 — November 23, 1946), Belgian painter | World Biographical Encyclopedia

Léon Spilliaert (Ostenda, 28 luglio 1881 – Bruxelles, 23 novembre 1946) è stato un pittore belga.

Spilliaert nacque a Ostenda nel 1881. Maggiore di sette fratelli, egli era figlio di un profumiere di nome Léonard-Hubert Spilliaert, e sua moglie Léonie (nata Jonckheere). Spilliaert si appassionò di arte e disegno quando era un bambino e imparò a disegnare e dipingere da autodidatta realizzando numerosi disegni raffiguranti scene di vita ordinaria e paesaggi della campagna belga. All’età di ventuno anni, Spilliaert si trasferì a Bruxelles, ove iniziò a lavorare come illustratore per Edmond Deman, editore che pubblicava molti romanzi di autori simbolisti come Edgar Allan Poe. Nel 1922, Spilliaert divenne Cavaliere dell’Ordine della Corona. Spilliaert trascorse un’esistenza appartata e segnata da vari problemi di salute, e morì a Bruxelles il 23 novembre 1946.

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https://it.wikipedia.org/wiki/L%C3%A9on_Spilliaert

 

 

TUTTE LE IMMAGINI CHE SEGUONO, fino ad un altro link, SONO DI:

 

Museo Reale delle Belle Arti del Belgio Tours - 2021

MUSEO DELLE BELLE ARTI DEL BELGIO, BRUXELLES

 

 

 

Musei Reali delle Belle Arti del Belgio: orari e informazioni utili per la visita - Belgio.info

 

 

 

Il Belgio, Bruxelles, il Museo Reale di Belle Arti, il Museo di Arte Antica (Vecchi Maestri museo) Hall Foto stock - Alamy

 

 

 

 

Bruxelles, Belgio - Alta risoluzione panorama della sala principale del Museo Reale di Belle Arti del Belgio (in francese, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique), uno dei più famosi musei del Belgio.

 

 

 

 

 

Bruxelles, viaggio nella Capitale europea - UNSIC - Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

BRUXELLES

 

MUSEO DELLE BELLE ARTI- BRUXELLES

https://www.fine-arts-museum.be/nl/de-collectie/leon-spilliaert-vrouw-op-de-dijk?artist=spilliaert-leon-1

 

 

 

 

 

 

The Sea Wall - Leon Spilliaert riproduzione stampata o copia dipinta a mano e ad olio su tela

 

 

 

 

 

 

File:Leon Spilliaert (1910) - De zeedijk van Oostende gezien vanop het staketsel.jpg - Wikimedia Commons

1910

 

 

 

 

 

 

Twee Oostendse meesters van het licht | 't Pallieterke

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Haven van Oostende, kaai met twee figuren

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Baadster

 

 

 

https://www.fine-arts-museum.be/nl

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Beukenstammen

 

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Bomen, wit en zwart

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Carnaval

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De dame met de hoed

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De masten

1924

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De schouw

1913

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De slaapkamer

1908

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De tunnel

1935

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De vrouw in de trein

1908

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De was

1927

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De waterdraagster

1912

 

 

 

 

Léon Spilliaert : De wind

1902

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Dozen voor een spiegel

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Drie figuren

1904

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Gele en paarse marine

1923

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Haven

1909

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Haven van Oostende, kaai met kar

1909

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Het paar

1902

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Koninklijke galerijen van Oostende

1908

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : La Glu

1917

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Het restaurant

1904

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Portret van Emile Verhaeren

Portret van Emile Verhaeren

1917

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Marine. De bospaardenstaart

1917

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Profiel

Profiel

1907

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Schetsboek

1907-09

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Schetsboek

1907-1909

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Schetsboek

1910-12

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Visioen. Elias op de vuurwagen

VISIONE, 1912

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Marine. Strand bij laagtij

MARINA, 1909

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Vissershaven, (Havendokken), Oostende

OSTENDA, 1924

 

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Vissersmeisje

1910

 

 

 

 

Léon Spilliaert : Vissersvrouw voor het dok

1909

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

video : 0.59

 

 

 

 

 

video fatto bene : 15 minuti ca

 

 

 

 

 

 

File: Léon Spilliaert (1909) - Strand en dijk te Oostende.jpg

“Strand en dijk te Oostende” (1909)

 

 

 

DA : 

La Musa Inquietante

Leon Spilliaert: lo spettro di Ostenda

 

LO SPETTRO DI OSTENDA

 

 

Le opere misteriose ed enigmatiche di Léon Spilliaert (1881-1946) abitano un inferno crepuscolare tra realtà e sogno. Un regno che il pittore evocava durante le passeggiate al chiaro di luna che era solito fare per calmare la sua irrequietezza, indotta dall’insonnia. Nel cuore della notte, meditava su questioni filosofiche che lo preoccupavano: la creazione del mondo, la relazione tra i sessi e il destino ultimo dell’uomo. I suoi pensieri si sarebbero trasformati in ritratti spettrali della sua città natale, Ostenda, nature morte in cui gli oggetti hanno una vita misteriosa propria e una serie di straordinari quanto enigmatici autoritratti.

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C’era qualcosa in quell’isolamento e solitudine che chiaramente lo attraeva, risvegliando in lui la creatività. Ostenda di notte, o nella foschia illuminata dall’eterea luce dell’alba, gli forniva una perfetta ispirazione. Dal faro alle Royal Galleries, si snodavano le sue passeggiate sul lungomare, che le ore notturne avevano lasciato privo di altra presenza umana. La sua ricerca esistenziale fu amplificata dal profondo impegno profuso nello studio della filosofia tedesca e della letteratura simbolista. Come Nietzsche, il pittore sente che, camminando indisturbato, nel silenzio di orari inusuali, la sua mente si schiariva e i suoi pensieri diventavano più puri, soprattutto in inverno, quando Ostenda appariva solitaria e silenziosa.

 

 

Léon Spilliaert (Belgian, 1881-1946), La Hofstraat à Ostende, vue ...

 

 

 

La lettura di poeti e drammaturghi simbolisti lo aveva portato a credere che il sogno e l’emozione potessero riflettersi nel paesaggio. Ostenda sarebbe così arrivata a incarnare i momenti di malinconia vissuti dall’artista. In una serie di composizioni stranamente desolate, Spilliaert crea straordinarie prospettive, che anticipano De Chirico. Sentieri precipitano in lontananza verso destinazioni apparentemente inesistenti. Le scene notturne hanno una qualità quasi astratta, in cui la luce sembra emergere dal nulla e gli edifici assumono curiose qualità antropomorfe. Il mare è una presenza costante, la sua corrente irrequieta rispecchia il suo stesso tumulto interiore, come in passato era capitato a molti altri artisti e letterati.

 

 

 

 

Dijk te Oostende by Léon Spilliaert on artnet

 

 

 

Ecco perché amava usare così tanto l’inchiostro nero. Probabilmente esisteva un nesso inesorabile tra questa oscurità, l’irrequietezza del mare e lo stato mentale turbato di Spilliaert.

Ma nonostante la loro oscurità e la qualità stranamente eterea, sarebbe un errore vedere queste opere come completamente desolate. Spilliaert potrebbe essere stato afflitto da dubbi e incertezze e frustrato dalla mancanza di consensi da parte della critica, ma non ha mai messo in dubbio il valore intrinseco della sua arte.

In effetti, la sua tavolozza, concentrata su poche tonalità, ha un effetto meditativo, che può essere stranamente calmante e persino edificante. I colori delle sue opere spaziano dal crepuscolo argentato, al grigio piombo, al nero più buio, con solo il tocco occasionale di una luce, che sia la luna o l’alone di una lampada. Bisogna avere luce dentro di sé, per creare l’oscurità e si ha bisogno dell’oscurità per comunicare luminosità. I vari strati di inchiostro, una volta osservati attentamente, sembra inizino a brillare.

In opere come Light Reflections, le strade nere come la pece sono trafitte dal bagliore di luci lontane. È come se, nel mezzo della sua oscurità interiore, Spilliaert fosse costantemente alla ricerca della bellezza e della luce.

Leon Spilliaert (With images) | Art, Ostend, Painting

L’artista ha anche mostrato una profonda consapevolezza delle sfide che le donne dovevano affrontare nei primi anni del XX secolo e sembra aver empatizzato con le loro sensazioni di ansia, isolamento e dipendenza.

C’è un costante senso di solitudine e di attesa nelle donne ritratte su spiagge deserte. Ma si può anche rilevare una certa fiducia in se stesse e un desiderio di indipendenza. Spilliaert sembrava credere che le donne alla fine avrebbero avuto la forza di superare gli ostacoli posti da una società patriarcale inflessibile. In nessun luogo questo è più evidente che in The Gust of Wind. Chiaramente influenzato da Munch, il dipinto è dominato da una ragazza, contro la ringhiera di ferro sul lungomare. Il vento solleva il vestito, rivelando un bagliore di una sottoveste bianca nell’oscurità, e i suoi capelli sono scossi violentemente di lato. Guardando da vicino, si nota che la sua bocca è spalancata in un urlo contro il cielo morente. Ma, lungi dall’essere vissuto come un trauma, questa ragazza sta voltando le spalle al mare tumultuoso alle sue spalle, preparandosi agli elementi. Potrebbe urlare, ma sta urlando più forte del vento, sopraffacendolo, o traendo forza da questo.

Léon Spilliaert review, Royal Academy of Art: an almost comical ...

La ragazza in The Gust of Wind (1904) si sta preparando contro gli elementi – urlando più forte del vento

Certo, non si potevano negare le frustrazioni affrontate da molte donne in quel momento. Il soggetto della sua straordinaria Young Woman on a Stool è circondato da un’aura luminosa, come se stesse promanando energia, eppure è costretta a sedersi di fronte a un muro bianco, incapace di realizzare il potenziale che esonda dalla sua interiorità. Tuttavia, non si può fare a meno di sentire che desidera ardentemente sfruttare il potere della luce proveniente dalle finestre e infrangere le strette aspettative della società nei suoi confronti.

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Young Woman on a Stool (1909) è circondata da un’aura luminosa, come se fosse frizzante di energia – una giovane donna sopra uno sgabello.

La stessa incapacità di Spilliaert vedere riconosciuto il suo potenziale pesava molto sulla sua mente. Sebbene la lettura di Nietzsche lo avesse portato a considerarsi un artista prescelto, l’incapacità del mondo dell’arte di apprezzare la sua visione unica gli causò un’ansia intensa. Ha affrontato di petto le sue insicurezze e i suoi dubbi in una serie di straordinari autoritratti, che rivelano un’intensa introspezione. È come se volesse vedere attraverso l’esterno ciò che è dentro.

Spesso si ritrae con i capelli scarmigliati e cerchi scuri sotto gli occhi, come se fosse stravolto dalla fatica, mentre sembra lottare con i suoi demoni interiori e la privazione del sonno, per raggiungere una comprensione più profonda di se stesso. In Self Portrait in Front of a Mirror il suo volto spettrale, simile a una maschera, sembra essere entrato in un altro mondo, che solo l’artista poteva conoscere.

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Nei suoi autoritratti come Autoritratto (1907) sembra che stia lottando con i suoi demoni interiori

Il giovane Spilliaert, con il suo tipico abito stretto, è seduto ad un tavolo da disegno davanti a uno specchio, che mostra la parete con finestre nere e un altro specchio: uno spettro in una scatola di ombre.

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In questo inferno notturno materializzatosi nello studio che occupava nella casa dei suoi genitori, anche gli  oggetti inanimati suggeriscono oscure esistenze silenziose, alle quali nessuno presta solitamente attenzione. Le boccette e i pacchi regalo di suo padre, profumiere, un fascino misterioso, come se nascondessero una profonda verità interiore.

http://www.bbc.com/culture/story/20200319-how-lon-spilliaerts-dark-paintings-are-strangely-uplifting

Il mare è una presenza costante nelle opere di Spilliaert, come Woman at the Shoreline (1910); la sua corrente inquieta rispecchiava il tumulto interiore del pittore

Il mare è una presenza costante nelle opere di Spilliaert, come Woman at the Shoreline (1910); la sua corrente inquieta rispecchiava il tumulto interiore del pittore

Le opere misteriose ed enigmatiche di Spilliaert, come The Shipwrecked (1926), abitano un mondo sotterraneo crepuscolare tra realtà e sogno

Le opere misteriose ed enigmatiche di Spilliaert, come The Shipwrecked (1926), abitano un mondo sotterraneo crepuscolare tra realtà e sogno

Nei suoi dipinti di donne come The Absinthe Drinker (1907) Spilliaert ha ritratto la solitudine e una sottostante indipendenza e sfida

Nei suoi dipinti di donne come The Absinthe Drinker (1907) Spilliaert ha ritratto la solitudine e una sottostante indipendenza e sfida

Léon Spilliaert: Virtual Exhibition Tour– 22 minuti ca

Royal Academy of Arts

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1 risposta a LEON SPILLIAERT ( Ostenda, 1881 – Bruxelles, 1946 ), un grande pittore belga

  1. i. scrive:

    Bellissime le opere di questo pittore.

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