Il Museo di Icone Russe “F. Bigazzi” si trova a Peccioli, in provincia di Pisa.
Inaugurato nel 2000, ha la sua sede nell’antico Palazzo Pretorio della città, un edificio il cui impianto risale all’epoca medievale, rimaneggiato tra il XVIII e il XIX secolo.
Sulla facciata del Palazzo sono presenti 19 stemmi appartenenti alle famiglie notabili e ai podestà che qui esercitarono il loro potere.
Il giornalista Francesco Bigazzi, per molti anni corrispondente da Mosca, donò al Comune di Peccioli la sua raccolta di sessanta icone russe realizzate nel corso del XIX secolo e dei primi anni del secolo successivo. Per questo motivo il museo è a lui intitolato.
A questa si è aggiunta la collezione Belvedere, con icone lignee del mondo ortodosso, prevalentemente russo. Un’intera sezione espositiva, caso unico in Italia, è dedicata a croci, icone e polittici di bronzo per la maggior parte tipici della produzione dei Vecchi Credenti, tra cui un raro esemplare di croce battesimale del XV secolo.
Un’ altra interessante sezione del museo è la Collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini (filantropo locale): si compone di ben 279 fogli tra incisioni, litografie, xilografie e serigrafie che sintetizzano il panorama artistico italiano del XX secolo. Molti gli incisori puri, da Viviani a Parigi, oltre a pittori e scultori come Baj, Carrà, Guttuso e Possenti. che si sono dedicati a questo genere.
Fa parte del Polo Museale di Peccioli, insieme al Museo Archeologico e al Museo di Arte Sacra
Madre di Dio di Akhtyrka Ru
Madre di Dio (fine XIX Secolo)
foto sopra da :
http://www.fondarte.peccioli.net/attivita_restauro_icone.php
Scuola Internazionale e Laboratorio di Restauro
Nel 2002 è stata ufficialmente inaugurata la Scuola Internazionale e Laboratorio di Restauro di Icone Russe in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
Piazza Fra’ Domenico
56037 Peccioli (PI)
Tel. 0587 672158
Peccioli – Veduta
LigaDue – Opera propria
PECCIOLI NELLA PROVINCIA DI PISA
PECCIOLI E’ SULLA DESTRA ALL’ALTEZZA DI LIVORNO
foto Corriere
PISATODAY
IL PALAZZO PRETORIO DOVE HA SEDE IL MUSEO DELLE ICONE RUSSE F. BIGAZZI
UN’ALTRA FOTO
Logge in piazza del popolo
Sailko – Opera propria
Pieve di San Verano, facciata
Matteo Tani – Opera propria
Pieve di San Verano, chiesa parrocchiale di Peccioli, è stata edificata probabilmente tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo e presenta una struttura trecentesca in stile romanico-pisano. Ha il prospetto costituito da cinque arcate cieche. Al suo interno sono custodite tre tele del pittore secentesco fiorentino Jacopo Vignali. Si trova nella piazza principale del paese chiamata Piazza del Popolo, dove si può ammirare uno splendido loggiato, il palazzo del municipio e il palazzo pretorio.
Peccioli, l’antico borgo che guarda al futuro (ecosostenibile)
Peccioli, l’antico borgo che guarda al futuro (ecosostenibile)
Francesca Pace
Tra le colline della Valdera, un intero paese – Bandiera arancione del TCI – diventato un museo diffuso di arte contemporanea. Tra memorie archeologiche, avveniristici progetti green e sapori toscani
Un borgo arroccato su una collina, affacciato sulla campagna della Valdera. Dove lo sguardo corre da Pisa, a nord, fino a Volterra e San Gimignano, più a sud, passando per campi coltivati di olivi, viti e alberi da frutta, affiancati da antiche tenute e tipici casolari toscani. Siamo a Peccioli, un piccolo paese di quasi 5000 abitanti da visitare con calma, passeggiando lungo le strette vie, tra il centro storico ben conservato, antiche pievi e piccoli musei. Ma non solo. Perché Peccioli non è un luogo sospeso nel tempo, ancorato alla sua storia. Qui si guarda al futuro, dove l’arte contemporanea e la sostenibilità giocano un ruolo di primo piano. A vantaggio di residenti e visitatori.
E’, infatti, uno dei borghi Bandiera Arancione, la certificazione del Touring Club Italiano assegnata alle località italiane con meno di 15.000 abitanti che, oltre ad avere un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, sanno anche valorizzare il proprio territorio in termini di sostenibilità ambientale e di accoglienza turistica di qualità.
NEL LINK BELLE FOTO DI PECCIOLI:::
tra una e l’altra devi aspettare un po’
La storia del borgo di Peccioli
A Peccioli, infatti, già da qualche anno sono in corso diverse iniziative, condivise tra comune e cittadini, per rendere il borgo un luogo vivo, con una buona qualità della vita per gli abitanti e una meta turistica interessante da visitare. Passeggiando per le sue vie, infatti, si scopre un luogo ricco di storia e ben conservato. Il cuore di Peccioli è Piazza del Popolo sulla quale si affacciano il palazzo del Municipio, il palazzo Pretorio, la Chiesa di San Verano, eretta verso la fine del XI secolo e affiancata dalla Torre campanaria, del 1885, che spicca sopra le case del paese. Da qui si passeggia tra strette stradine e ripide scalinate che scendono seguendo il pendio della collina regalando scorci unici sulla campagna circostante.
Nel bel Museo Archeologico si ripercorre l’antica storia di Peccioli, che conserva reperti etruschi rinvenuti nel vicino sito di Ortaglia, reperti romani e anche una kylix attica, una coppa da vino con figure rosse del celebre pittore greco Makron, attivo ad Atene intorno al 490-480 a.C.
Sempre nel centro del paese restano i ruderi dell’antico castello, oggi chiamato la Castellaccia dove, salendo sulla cima per una ripida scalinata, si ha una vista unica su tutta la valle, da Pisa a Volterra e San Gimignano e, oltre i rilievi di fronte, Livorno e il mare.
Il museo diffuso
Ma Peccioli vanta anche un’altra storia, ben più recente. E’ quella nata con il progetto Cantiere Peccioli, condiviso tra Comune e abitanti, promotore di una serie di iniziative nel segno dell’arte e della cultura contemporanea facendo del borgo una sorta di museo diffuso. Da quasi trent’anni, infatti, artisti di fama internazionale, anche in collaborazione con i giovani dell’Accademia di Brera, creano opere ad hoc pensate per la cittadina e il territorio destinate a restare nel tempo. Dagli enormi Gabbiani che sembrano spiccare il volo da Piazza del Popolo alle installazioni luminose di Vittorio Corsini che appaiono, a sorpresa, tra vicoli, facciate delle case e portici, fino allo Sguardo di Peccioli, sempre dello stesso artista, dove gli occhi degli abitanti sono stati fotografati e affissi lungo il Belvedere del paese. Un progetto in progress che cresce nel tempo ed esteso a tutto il territorio comunale. Come nella frazione di Ghizzano dove David Tremlett, artista britannico della neo-avanguardia noto per i suoi muri decorati, sta lavorando a The Houses, con la colorazione della Via di Mezzo della cittadina.
Il Triangolo verde: il futuro è green
La valorizzazione del territorio di Peccioli non di ferma qui. La storia del comune è, infatti, legata anche alla presenza di un impianto di smaltimento nella frazione di Legoli che oggi, grazie a un progetto di riqualificazione ambientale e alla tecnologia d’avanguardia, avviato dal sindaco Renzo Macelloni, ne fa un esempio virtuoso nell’ambito della sostenibilità.
Da vent’anni, infatti, la società Belvedere ha messo a punto un sistema di funzionamento in grado di estrarre materiali riciclabili dai rifiuti e generare energia derivante dal biogas, oltre a preservare il territorio. Ma non solo. Perché il progetto, oltre a limitare l’impatto dell’impianto sul territorio, ha ripensato quest’area, chiamata Triangolo Verde, tanto da renderla parte integrante della vita culturale locale.
Biennale, Peccioli in mostra a Venezia
Il Comune è stato scelto per la sua capacità di resilienza. Da maggio sarà presente nella città lagunare all’interno del padiglione Italia
LA NAZIONE, 28 FEBBRAIO 2021
https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/biennale-peccioli-in-mostra-a-venezia-1.6075172
LE PRESENZE CHE SEMBRANO SORGERE DAI RIFIUTI — FONDAZIONEPER
FONDAZIONE PECCIOLIPER
Grazie alla fondazione Peccioliper, infatti, il luogo è stato dotato di un anfiteatro arricchito dalle Presenze, sculture di enormi dimensioni che sembrano risorgere dai rifiuti, realizzate da Naturaliter, per accogliere i visitatori durante i diversi eventi, spettacoli e incontri didattici. Come il Festival 11 Lune che, da 14 anni, propone una rassegna estiva dedicata alla musica e al teatro.
I sapori della Valdera
In Toscana non mancano, poi, i sapori della buona tavola. E la Valdera ha una tradizione agricola secolare portata avanti con dedizione e passione dalle tante tenute e i tipici casolari. Luoghi antichi che però hanno saputo stare al passo dei tempi, rinnovarsi, con un occhio rivolto al futuro, da cui nascono, tra gli altri, vini e olio di ottima qualità. A cui si aggiunge il pregiato tartufo bianco, alla base di rinomate ricette. Ingredienti diversi che creano anche itinerari enogastronomici ideali per buongustai. Tra ristoranti dove assaporare piatti locali, rivisitati anche in chiave moderna, antiche cantine che offrono degustazioni e passeggiate nei campi dove provare l’emozione di “cavare” un tartufo insieme a un esperto. Dove tenute storiche e nuove aziende agricole biologiche e agriturismi contribuiscono a tramandare la tradizione per la cucina buona e sana (scopri nella gallery tanti indirizzi da provare).
Tutta l’Italia dovrebbe essere un museo in piena attività, non solo per conservare e studiare l’antico ma anche per progettare un futuro più armonioso e vivibile.