Bozzetto per la scenografia de Il principe Igor’ di Bilibin
– 1930
Costume di una giovane polovesiana
-1930
Rosina Galli e Giuseppe Bonfiglio – Danze polovesiane – 1915
– http://archives.metoperafamily.org/Imgs/PrinceIgor1915.jpg
Le danze polovesiane sono un gruppo di quattro danze, accompagnate da un coro, eseguite durante il secondo atto dell’opera lirica Il principe Igor’, composta da Aleksandr Borodin; il lavoro, iniziato nel 1869, rimase incompiuto alla morte del musicista nel 1887. Le danze prendono il nome da una popolazione dell’antica Rus’, i Polovesi, più noti come Cumani.
Le danze polovesiane da parecchi anni hanno un ruolo autonomo in ambito concertistico nella versione orchestrata da Nikolaj Rimskij-Korsakov. Alcuni episodi prevedono la presenza del coro che spesso è omesso nelle esecuzioni in concerto, in tal caso gli strumenti sostituiscono le voci.
https://it.wikipedia.org/wiki/Danze_polovesiane
Aleksandr Borodin nel 1865
Aleksandr Porfir’evič Borodin (San Pietroburgo, 12 novembre 1833 – San Pietroburgo, 27 febbraio 1887), è stato un compositore e chimico russo.
Era figlio naturale del principe georgiano Luka Stepanovič Gedianov, un luogotenente in pensione dell’esercito russo che faceva risalire la sua origine alla casa regnante dei Gedevanišvili dell’ex regno georgiano di Imeretia.
La madre di Aleksandr, Evdokija Konstantinovna Antonova, ventiquattrenne, era l’amante del principe che, essendo già sposato, diede ordine di registrare il fanciullo come legittimo figlio del suo servo di casa Porfirij Ionivič Borodin. In tale modo Aleksandr risultò servo della gleba, proprietà del vero padre. Tuttavia, poco prima della morte, Luka lo riconobbe in qualità di proprio figlio naturale.
Borodin crebbe con sua madre in un piccolo villaggio a pochi chilometri a sud di San Pietroburgo in un ambiente familiare abbastanza agiato. Significativo fu il contributo del padre che, facendo sposare Evdokija con un medico militare in pensione, assicurò loro una condizione economica stabile. La madre, da lui chiamata “zietta”, si dedicò energicamente all’educazione ed istruzione del figlio che si distinse sin da piccolo per la sua straordinaria diligenza e memoria, mostrando al contempo i primi segni del talento musicale.
All’età di nove anni imparò diverse lingue (come il tedesco, il francese, l’italiano e l’inglese) e iniziò a suonare da autodidatta il pianoforte, il flauto e il violoncello dando vita così alla sua prima composizione, Pol’ka in re minore.
video, 2.14
Questa polka non sarà la sua prima composizione, ma nella lista delle opere è data come del 1843, cioè quando l’autore aveva nove anni.
Parallelamente all’inclinazione verso la musica, si profilò in Aleksandr la passione per gli esperimenti chimici, che cominciarono con la fabbricazione di fuochi d’artificio ed altri divertimenti.
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Borodin visse durante la fase iniziale del movimento di massa nell'”epoca delle riforme”. La tendenza del tempo a coltivare le scienze esatte ed affermare l’autonomia nazionale della scienza russa, completò la formazione della personalità di Aleksandr quale rappresentante progressista degli anni ’60. Con tutto ciò, l’impegno per l’attività scientifica e quella creativa e le peculiarità del suo carattere, lo resero un uomo lontano dalla politica attiva anche se interessato alla vita pubblica e sociale, sempre disposto a compiere ciò che egli considerava proprio dovere patrio.
Con altrettanto impegno patriottico svolse l’attività di musicista e compositore, pedagogo, medico e scienziato–chimico, per lo sviluppo di una scienza nazionale. Si distinse, inoltre, nel suo rapporto con la lingua russa: egli è l’unico autore del testo dell’opera Il principe Igor’, considerato uno dei migliori libretti operistici russi, e scrisse numerosi testi poetici delle sue romanze. Infine, la ricchezza del suo stile epistolare, confermata dalla grande quantità di brutte copie delle sue lettere scoperte da S.A.Dianin, è la conferma di un lavoro paziente e responsabile e l’espressione di un’etica ed una cultura interiore peculiari a quest’uomo sensibile e, secondo le fonti, piuttosto generoso con il prossimo.
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La canzone Stranger in Paradise (adattata dal tema più celebre contenuto nelle Danze poloviciane dell’opera Il principe Igor’) venne portata da Tony Bennett, Four Aces e Bing Crosby al successo internazionale.
segue, molto interessante :
https://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Porfir%27evi%C4%8D_Borodin
La visione di un’orchestra che sta suonando è qualcosa di “commovente”: tutti i suoi componenti stanno dando il massimo perché la musica fluisca dai loro strumenti creando armonia.