PAULO MENDES DA ROCHA–UNO DEI PIU’ IMPORTANTI ARCHITETTI BRASILIANI DEL NOVECENTO, DIVERSO DA OSCAR NIEMEYER, FAMOSO PER LA COSTRUZIONE DI BRASILIA…–testo dopo le immagini

 


Paulo Archias Mendes da Rocha Premio Pritzker 2006 Premio Imperiale 2016
Paja Brava

Paulo Archias Mendes da Rocha (Vitória25 ottobre 1928 – San Paolo23 maggio 2021) è stato un architetto e urbanista brasiliano.
Nell’ultimo decennio, ha assunto una posizione di spicco nell’architettura brasiliana contemporanea.
È autore di progetti polemici e che costantemente dividono la critica specialistica, come quello del museo brasiliano di scultura e del portico nella Praça do Patriarca, entrambi nella città di San Paolo. In questa città l’architetto ha trascorso gran parte della sua vita.

Premio Premio Pritzker 2006
Premio Premio Imperiale 2016

 

 

https://designtellers.it/

MUSEO BRASILIANO DI SCULTURA ED ECOLOGIA DI SAO PAULO

 

File:Praça do Patriarca 02.JPG

Portico di Piazza del Patriarca a San Paulo

Dornicke

 


CASA GERASSI – SAO PAULO

IMMAGINI DA : https://arquitecturaviva.com/works/casa-gerassi-10

 


MOLO DELLE ARTI DI VITORIA – BRASILE

IMMAGINI DA : https://arquitecturaviva.com/works/muelle-de-las-artes-0#lg=1&slide=7

 

 

 

IL POST DEL 5 MAGGIO 2014
https://www.ilpost.it/2014/05/05/paulo-mendes-da-rocha/

 

 Stadio municipale Serra Dourada Goiânia (Goiás), 1973 e seguenti, veduta dell’interno. © Leonardo Finotti

 

 

 

Casa Mário Masetti
Perdizes, San Paolo, 1967-70, vedute dell’esterno dalla strada e del paesaggio a valle della casa dalla scala di accesso.—© Leonardo Finotti

 

 

Museo d’arte contemporanea di San Paolo

 

Casa Francisco Malta
Cardoso, Morumbi, San Paolo, 1963 e seguenti, veduta della veranda che si affaccia sul giardino in fondo al lotto.
© Leonardo Finotti

 

Progetto del club nautico
Ponta da Enseada, Guarujá (San Paolo), 1955 (datazione ipotetica).

 

Edificio residenziale Jaraguá
Perdizes, San Paolo, 1984 e seguenti, vedute del fronte su strada.
© Leonardo Finotti

 

Cappella di São Pedro, Campos de Jordão (San Paolo), 1987 e seguenti, veduta della cappella dal piazzale antistante con, a sinistra, il palazzo del governatore.
© Cristiano Mascaro

 

Progetto di concorso per la sede del Conselho Regional de Engenharia, Arquitetura e Agronomia (CREA) degli stati di São Paulo e del Mato Grosso, San Paolo

 

 

Museo d’arte contemporanea di San Paolo

 

 

 

Casa Edmundo De Freitas

 

Casa Nabor

 

Casa Mário Masetti, Perdizes, San Paolo, 1967-70.
@Leonardo Finotti

 

 

Martedì 6 maggio (2014) alla Triennale di Milano si inaugura una mostra dedicata all’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha, che nel 2006 ha vinto il prestigioso Pritzker Prize, consegnato ogni anno alle figure più rilevanti dell’architettura contemporanea internazionale. L’esposizione raccoglie 150 fotografie, insieme a progetti e schizzi, disegni artistici, plastici, volumi conservati nella sua casa e video girati appositamente per l’evento. Gran parte del materiale proviene dallo studio dell’architetto. La mostra, a cura di Daniele Pisani, resterà aperta fino al 31 agosto.

 

Paulo Mendes da Rocha nacque nel 1928 a Vitória, capitale dello stato brasiliano Espírito Santo. Studiò architettura alla facoltà di San Paolo e iniziò a progettare edifici dal 1957. Fu influenzato dal lavoro di João Batista Vilanova Artigas, il più importante architetto modernista brasiliano, e divenne presto uno dei principali esponenti della scuola Paulista.

Il movimento prendeva a modello gli insegnamenti di Mies van der Rohe, si contrapponeva alle linee curve della scuola carioca, impersonata per esempio da Oscar Niemeyer, e realizzava edifici in cemento armato e acciaio, caratterizzati da forme massicce e linee rigorosamente geometriche. L’utilizzo del cemento armato permetteva anche di costruire in breve tempo e a costi ridotti, e molti suoi lavori avevano un intento e un’importanza sociale.

Tra le sue opere più importanti e dibattute ci sono il museo brasiliano di scultura e il portico nella Praça do Patriarca, entrambi a San Paolo.

Mendes da Rocha è diventato famoso a livello internazionale soprattutto dopo il 2000: l’anno successivo ha vinto l’importante Premio Mies van der Rohe per l’America Latina per il progetto di ristrutturazione della Pinacoteca dello Stato di San Paolo, e nel 2006 il Premio Pritzker.

Paulo Mendes da Rocha (AP Photo/Courtesy of Paulo Mendes da Rocha, Ana Ottoni)

Paulo Mendes da Rocha
(AP Photo/Courtesy of Paulo Mendes da Rocha, Ana Ottoni)

“Devo molto alla mia infanzia, che è stata molto avvincente. Ho vissuto cose straordinarie. A essa devo molto della mia formazione. Sono nato a Vitória do Espírito Santo, una città di mare, con un grande porto, una città che non si ferma mai, dove nel porto si lavora sempre. Questa idea del lavoro continuo ha impresso nella mia mente l’idea del lavoro slegata da quella dell’orario. […] Immagina un grande porto, nel quale arrivano e partono navi a tutte le ore, una gigantesca officina perennemente illuminata, come se non ci fosse mai orario, che ci riporta all’idea di Universo… del resto chi naviga non ha orari… Sono nato nella casa dei miei nonni materni. Mio nonno, Serafim Derenzi, era un costruttore di strade di origine italiana. La nostra era una famiglia molto numerosa, due uomini e otto donne. Ricordo quando facevano gli gnocchi. Hai presente il movimento che si fa con le mani e la forchetta?
Ho imparato moltissime cose da mia nonna. Era una donna fantastica. A Vitória faceva molto caldo e in quella casa c’erano tre ghiacciaie. Lei faceva i sorbetti e tutti i nipoti accorrevano a casa sua. A quel punto lei prendeva una sediolina, si sedeva di fronte alla ghiacciaia e si metteva a fare l’uncinetto, altrimenti noi avremmo mangiato i sorbetti prima che fossero pronti.. Mia nonna mi ha insegnato cose incredibili. Se ci pensi, erano delle lezioni di termodinamica, calorimetria, meccanica dei fluidi, il tempo come vero e proprio ingrediente d’azione e l’uncinetto e il suo codice, come unità di misura del tempo: non guardava l’orologio, cuciva per un po’. Mio padre era un ingegnere di origini baiane, cresciuto a Rio de Janeiro. Si occupava di ingegneria idraulica. Sono cresciuto vedendo l’ingegnosità delle cose, la possibilità di trasformarle. Mi rendo conto che tutto ciò ha influenzato il mio punto di vista sulla progettazione, sulla relazione tra idea e cosa. L’uomo può trasformare la bellezza che esiste già in una bellezza desiderata e necessaria affinché ci sia la vita e costruisca le città… esiste un rapporto tra crescita naturale e ingegno umano”.

 


Pinacoteca do Estado de São Paulo, Brasile.

Dopo il Pritzker del 2006, il Leone d’oro alla Biennale di Venezia di cinque anni fa esatti, il Premio Imperiale del Giappone del 2016, la Medaglia d’Oro del Royal Institute of British Architects del 2017, la Madaglia d’Oro dell’Unione Internazionale degli Architetti che gli sarebbe stata consegnata il prossimo giugno.

 

MUSEU BRASILEIRO DE ESCULTURA, SAO PAULO

 

 

Con il libro Matter of Space. Città e architettura in Paulo Mendes da Rocha, Carlo Gandolfi indaga in profondità il concetto d
FaMagazine

Paulo Mendes da Rocha, Padiglione del Brasile all’Expo di Osaka, 1969. Modello di Carlo Gandolfi

da:

DOMUSWEB.IT  – 25 MAGGIO 2021
https://www.domusweb.it/it/architettura/2021/05/25/in-memoria-di-paulo-mendes-da-rocha.html

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1 risposta a PAULO MENDES DA ROCHA–UNO DEI PIU’ IMPORTANTI ARCHITETTI BRASILIANI DEL NOVECENTO, DIVERSO DA OSCAR NIEMEYER, FAMOSO PER LA COSTRUZIONE DI BRASILIA…–testo dopo le immagini

  1. DONATELLA scrive:

    Mi piacciono molto quegli spazi interni ma aperti alla natura.

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