Artista del delta del Niger interno non identificato
DATA c.1200
Terracotta
ASSOCIATO A
Regione di Mopti, Africa occidentale e costa della Guinea, Mali, Africa
DIMENSIONE (21 x 24,5 x 16,2 cm)
REGIONE DI MOPTI
CARTA : https://it.wikipedia.org/wiki/Mali
CARTA : https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Mopti_Region?uselang=it#/media/File:Mali_regions_map.png
REGIONE DI MOPTI CON LA CAPITALE MOPTI
DJENNE’ — GRANDE MOSCHEA — IMPERO DEL MALI
Foto ::Andy Gilham
Grande moschea di Djenné
Si trova nella regione di Mopti, in Mali, il più grande edificio al mondo in adobe.
Lo stile architettonico è quello sudanese-saheliano, con influssi islamici. Il primo edificio risale al XIII secolo, mentre quello attuale è del 1907.
Si trova nel centro della città di Djenné e con tutta la città è dal 1988 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Un primo edificio adibito a moschea venne costruito nella città di Djenné, nella piana alluvionale del fiume Bani, affluente del Niger, in un luogo precedentemente occupato da un palazzo.
La costruzione fu ordinata nel 1240 da Koi Kunboro, prima che Djenné divenisse una delle principali città dell’impero del Mali dopo Songhai. La moschea originale ospitava uno dei centri di insegnamento islamico più importanti dell’Africa durante tutto il Medioevo
Il conquistatore di Djenné Amadou Lobbo (1818-1893) la fece demolire, ritenendo che il palazzo dal quale era stata ricavata fosse troppo ricco per ospitare una moschea: dell’edificio originario demolito resta solamente un recinto con le tombe dei capi locali.
Una ricostruzione identica dell’originale edificio venne completata nel 1896 e fu in seguito nuovamente demolita per essere ancora ricostruita con l’edificio attuale. La costruzione di questo iniziò nel 1906 e fu probabilmente completata nel 1907 o 1909. I lavori di costruzione furono diretti dal capo della corporazione dei muratori di Djenné, Ismaïla Traoré, quando Djenné apparteneva al territorio dell’Africa Occidentale Francese: fu probabilmente il governo coloniale francese che aiutò la ricostruzione della moschea, insieme a quella della vicina madrasa dal punto di vista sia finanziario sia economico.
Tecnica di costruzione
L’edificio in adobe o terra cruda, è costruito con il sistema djennè-ferey, il metodo di costruzione tradizionale, consistente in una sovrapposizione di palle di terra cruda ancora bagnata, che ricopre il ruolo sia di mattone che di legante. Questa tecnica si differenzia da quella del toubabou-ferey, introdotta dagli occidentali, con la fabbricazione di mattoni crudi seccati, tenuti insieme da terra cruda ancora bagnata come legante.
SEGUE :
https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_moschea_di_Djenn%C3%A9
DJENNE’ — UN MERCATO E LA MOSCHEA
PHOTO Devriese
Djenné è un comune urbano del Mali, capoluogo del circondario omonimo, nella regione di Mopti. Il nome significa “La città di fango”.
IL MERCATO DI DJENNE’
– Opera propria
DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Djenn%C3%A9
Bellissima quest’arte, così distante dai canoni occidentali, che ci fa intuire qualcosa di molto diverso dal nostro mondo e che ci affascina.
E’ incredibile l’intensità con cui, nella statuetta, l’uomo guarda la donna che sta per partorire.