LA STAMPA  DEL 9 NOVEMBRE 2022 : Lettera di Valditara agli studenti sui danni del comunismo, Anpi e Pd: “Ministero della propaganda”

 

 

LA STAMPA  DEL 9 NOVEMBRE 2022
https://www.lastampa.it/politica/2022/11/09/news/lettera_
di_valditara_agli_studenti_sui_danni_del_comunismo_
anpi_e_pd_ministero_della_propaganda-12229273/

 

«Care ragazze e cari ragazzi, la sera del 9 novembre del 1989 decine di migliaia di abitanti di Berlino Est attraversano i valichi del Muro e si riversano nella parte occidentale della città: è l’evento simbolo del collasso del blocco sovietico, della fine della Guerra Fredda e della riunificazione della Germania e dell’Europa. La caduta del Muro, se pure non segna la fine del comunismo – al quale continua a richiamarsi ancora oggi, fra gli altri paesi, la Repubblica Popolare Cinese -, ne dimostra tuttavia l’esito drammaticamente fallimentare e ne determina l’espulsione dal Vecchio Continente».

Inizia così una lettera indirizzata alle scuole italiane dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione del Giorno della Libertà, istituito per celebrare la ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino. «Il comunismo è stato uno dei grandi protagonisti del ventesimo secolo – scrive ancora il ministro – nei diversi tempi e luoghi ha assunto forme anche profondamente differenti, e minimizzarne o banalizzarne l’immenso impatto storico sarebbe un grave errore intellettuale. Nasce come una grande utopia: il sogno di una rivoluzione radicale che sradichi l’umanità dai suoi limiti storici e la proietti verso un futuro di uguaglianza, libertà, felicità assolute e perfette. Che la proietti, insomma, verso il paradiso in terra. Ma là dove prevale si converte inevitabilmente in un incubo altrettanto grande: la sua realizzazione concreta comporta ovunque annientamento delle libertà individuali, persecuzioni, povertà, morte. Perché infatti l’utopia si realizzi occorre che un potere assoluto sia esercitato senza alcuna pietà, e che tutto – umanità, giustizia, libertà, verità – sia subordinato all’obiettivo rivoluzionario. Prendono così forma regimi tirannici spietati, capaci di raggiungere vette di violenza e brutalità fra le più alte che il genere umano sia riuscito a toccare. La via verso il paradiso in terra si lastrica di milioni di cadaveri. E si rivela drammaticamente vera l’intuizione che Blaise Pascal aveva avuto due secoli e mezzo prima della rivoluzione russa: ‘L’uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l’angelo fa la bestia’. Gli storici hanno molto studiato il comunismo e – ricorda ancora il ministro nella lettera agli studenti – continueranno a studiarlo, cercando di restituire con sempre maggiore precisione tutta la straordinaria complessità delle sue vicende. Ma da un punto di vista civile e culturale il 9 novembre resterà una ricorrenza di primaria importanza per l’Europa: il momento in cui finisce un tragico equivoco nel cui nome, per decenni, il continente è stato diviso e la sua metà orientale soffocata dal dispotismo. Questa consapevolezza è ancora più attuale oggi, di fronte al risorgere di aggressive nostalgie dell’impero sovietico e alle nuove minacce per la pace in Europa».

«Il crollo del Muro di Berlino segna il fallimento definitivo dell’utopia rivoluzionaria. E non può che essere, allora, una festa della nostra liberaldemocrazia. Un ordine politico e sociale imperfetto, pieno com’è di contraddizioni, bisognoso ogni giorno di essere reinventato e ricostruito. E tuttavia, l’unico ordine politico e sociale che possa dare ragionevoli garanzie che umanità, giustizia, libertà, verità non siano mai subordinate ad alcun altro scopo, sia esso nobile o ignobile. Per tutto questo – conclude il ministro dell’Istruzione e del Merito – il Parlamento italiano ha istituito il 9 novembre la ‘Giornata della libertà’. Su tutto questo io vi invito a riflettere e a discutere».

La replica dell’Anpi

«Nella lettera si rimuove il fatto che il 9 novembre è la giornata mondiale contro il fascismo e l’antisemitismo proclamata dalle Nazioni Unite». Così il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, commenta la lettera inviata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara agli studenti, in un’intervista al ‘Domani’. «Le parole del ministro sono un modo scorretto e unilaterale per affrontare errori ed orrori del cosiddetto socialismo reale che effettivamente ci sono stati e che meriterebbero ben altra e più obiettiva e imparziale riflessione. Si ignora inoltre, visto che il professor Valditara è ministro della Repubblica italiana, il ruolo determinante nel PCI nella Resistenza, nella conquista della democrazia, nella stesura della Costituzione», prosegue il presidente dell’Anpi che conclude: «Questa lettera è soltanto un dotto manifesto anticomunista, ma ciò che preoccupa è che nella misura delle sue rimozioni e della sua tendenziosità, diventa per gli studenti elemento de-formativo».

 

L’opposizione

«Alla denominazione “merito”, da oggi bisogna aggiungere “e della propaganda”». Come altro definire il ministero dell’Istruzione dopo la lettera fuori luogo inviata da Valditara alle scuole con una lettura strumentale della caduta del Muro di Berlino? Ma perché il Ministro non si occupa di scuola?» Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta la lettera del ministro Valditara ai dirigenti scolastici sulla giornata del 9 novembre.

«La lettera inviata a studenti e studentesse dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per celebrare il Giorno della Libertà, ovvero la caduta del Muro di Berlino, indica chiaramente l’approccio fortemente ideologico con cui intende assolvere al suo ruolo. Celebrare la storica caduta del Muro di Berlino solo in chiave anticomunista, con una lettura volutamente forzata e per nulla sobria, è ciò che di più sbagliato possa fare un ministro dell’Istruzione», scrive in una nota la deputata dem Irene Manzi, responsabile scuola del Partito Democratico.

 

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1 risposta a LA STAMPA  DEL 9 NOVEMBRE 2022 : Lettera di Valditara agli studenti sui danni del comunismo, Anpi e Pd: “Ministero della propaganda”

  1. DONATELLA scrive:

    “Fallimento definitivo dell’utopia rivoluzionaria”: ah, ah, ah…

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