1 marzo 2014 ore 06:53 ITO SHINTOKU (1634-1698) – poeta giapponese // L’HAIKU E /ALTRO

 

 

 

Kanō Tan’yū (1602-1674) – All’origine della pittura giapponese moderna—-Probabilmente il più famoso esponente della scuola Kano che dal XVI secolo ebbe di fatto l’esclusiva nella decorazione di palazzi, ville e castelli imperiali e shogunali. Quasi tutti gli artisti del periodo Edo (nome antico di Tokyo) (1603-1868), si formarono in questa scuola.

 

 

 

 

ITO  SHINTOKU  (1634-1698)

 

pioggia:

attraverso il mio cancello

un mazzo di iris

 

 

 

 

plenilunio d’autunno:

illuminerà anche

delle nascite

 

 

 

Nato a Kyōto  (京都市, Kyōto-shi), la sua prima formazione poetica avviene sotto la guida di Takase Baisei, della scuola di Tritoku. Esponente della nuova borghesia mercantile che nel seicento energe e viene ad occupare in molti campi, compreso quello artistico, un ruolo chiave, Shintoku si sposta spesso per affari, e proprio durante i suoi viaggi a Edo ( l’antico nome di 東京都 Tōkyō-to ), viene a contatto con la scuola Danrin, che lì conosceva una vivacità particolare. Insieme a Basho e a Yamaguchi Sodo compone uno haikai-no-renga ancora molto legato a quest’ultimo stile, dal quale si affranca decisamente con la raccolta Shichihyakgojuin (750 versi), pubblicati nel 1681.

 

 

dalla Prefazione  ad “Haiku. Il fiore della poesia giapponese da Basho all’Ottocento” –Oscar Classici Mondadori   (1998)—vedi sotto la copertina

(ITO  SHINTOKU è il primo poeta della raccolta)

 

 


“L’arte occidentale trasforma l’ “impressione” in descrizione. L’haiku non descrive mai: la sua arte è anti-descrittiva nella misura in cui ogni stadio della cosa è immediatamente, caparbiamente, vittoriosamente trasformato in una fragile essenza di apparizione” ha scritto Roland Barthes nel suo volume sul Giappone (L’impero  dei segni, Einaudi Torino, 1984)—citato nella prefazione ( p. IX-X)

 

“L’haiku è un breve componimento di 5-7-5 sillabe che inizia con l’origine della poesia giapponese, rispecchiando un tratto che segnerà nel tempo questa cultura, ossia la tendenza a compattare, a preferire cio’ che è minuto, perché, seconde “Le note del guanziale” di Sei Shonagon, “in verità, tutte le cose piccole sono belle” (dalla Prefazione di Elena Dal Pra, p. VII)

 

“In Europa la conoscenza della poesia giapponese è iniziata con il giapponismo, quella corrente di arte e di moda che vide tutto il Vecchio Continente, sullo scorcio del secolo scorso (Ottocento), rivolgere uno sguardo affascinato verso l’impero del Sol Levante, che dopo un isolamento secolare schiudeva finalmente i suoi battenti.” (dalla Prefazione di Elena Dal Pra, p. VI)

 

 

 

 

 

MUSICA ANTICA GIAPPONESE FORSE DEL PERIODO EDO—ATTENZIONE! OGNI TANTO SCOPPIANO LE PROPAGANDE! E ANCHE DELLE PIPI’!  LE FOTO MI PAIONO BELLE.

https://www.youtube.com/watch?v=EIksYc2ouQI&list=PLEFA257292A5D21D5

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