ORE 21:13 RUBO UNA STROFA (LA SECONDA) AD ANTONIO VOLTOLINI- LA PORTA DEL MARE —NIENTECHEMENO DA UNA POESIA DI BERTOLD BRECHT (1934)

 

di BERTOLT BRECHT

“An die Nachgeborenen” (1939)
A quelli che verranno (trad. Franco Fortini)

 

 

 

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2
Nelle città venni al tempo del disordine
quando la fame regnava.
Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte
e mi ribellai insieme a loro.
Così il tempo passò
che sulla terra m’ era stato dato.
Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi insieme agli assassini.
Feci l’ amore senza badarci
e la natura la guardai con impazienza.
Così il tempo passò
che sulla terra m’ era stato dato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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1 risposta a ORE 21:13 RUBO UNA STROFA (LA SECONDA) AD ANTONIO VOLTOLINI- LA PORTA DEL MARE —NIENTECHEMENO DA UNA POESIA DI BERTOLD BRECHT (1934)

  1. nemo scrive:

    “Lontano lontano si fanno la guerra./ Il sangue degli altri si sparge per terra. // Io questa mattina mi sono ferito/ a un gambo di rosa, pungendomi un dito.// Succhiando quel dito, pensavo alla guerra./ Oh povera gente, che triste è la terra!// Non posso giovare, non posso parlare,/ non posso partite per cielo o per mare. // E se anche potessi, o genti indifese,/ ho l’ arabo nullo! Ho scarso l’ inglese! // Potrei sotto il capo dei corpi riversi / posare un mio fitto volume di versi ?// Non credo. Cessiamo la mesta ironia. / Mettiamo una maglia, che il sole va via. ” ( Lontano lontano … in Composita solvantur di Franco Fortini -Giulio Einaudi Editore 1994 )

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